Ciò che di me sapeste/
non fu che la scialbatura,/
la tonaca che riveste/
la nostra umana sventura/Ed era forse oltre il telo/
l'azzurro tranquillo;/
vietava il limpido cielo/
solo un sigillo/O vero c'era il falotico/
mutarsi della mia vita,/
lo schiudersi d'un'ignita/
zolla che mai vedrò./Restò così questa scorza/
la mia vera sostanza;/
il fuoco che non si smorza/
per me si chiamò: l'ignoranza./Se un'ombra scorgete, non è/
un'ombra - ma quella io sono./
Potessi spiccarla da me,/
offrirvela in dono./(Eugenio Montale, OSSI DI SEPPIA)"...credo che in musica aver ragione non conti proprio nulla. Nella musica non si tratta di aver ragione, di aver buon gusto e cultura e che so io».
[...]
«Si tratta di far della musica, Signor Haller, di sonare, possibilmente bene e molto intensamente. Ecco qua signore. Se ho in mente tutte le opere di bach e Haydn e ne so dire le cose più intelligenti, non ho fatto nulla per nessuno. Ma se piglio il mio saxofono e suono uno shimmy insinuante, lo shimmy potrà essere buono o cattivo, ma certo piacerà alla gente, entrerà loro nelle gambe e nel sangue. Questo conta.
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Per questo si fa della musica.»(il lupo della steppa. H. Hesse)"Fare musica richiede inevitabilmente un punto di vista:
non un punto di vista ostinato e puramente soggettivo, bensì basato sul rispetto totale delle informazioni che si ricevono dalla pagina stampata,....
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...Ma quanto deve essere sommesso un piano ? Questa semplice domanda è un esempio dell'importanza di avere un punto di vista riguardo alla quantità e alla qualità del volume,[...]. rispetto all'indicazione piano. Suonare piano perchè questo dice la partitura può forse essere segno di modestia, ma rappresenta anche un peccato di omissione. Un musicista deve sempre porsi tre domande: perchè, come e per quale scopo.
L'incapacità o la riluttanza a porsi tali domande sono sintomatiche di una sconsiderata fedeltà e di un inevitabile tradimento dello spirito."(la musica sveglia il tempo. D. Barenboim)WHO I AM ?+++sono un individuo scontroso, contraddittorio e irascibile.
sono banalmente complicato, antropologicamente misantrapo, caoticamente organizzato e follemente razionale, cosa che mi porta a compiere atti di "lucida e calcolata follia".
sono sposato con la morte e fidanzato con la vita, amo ed odio tutto in egual misura.
insomma sono un diciottene unico e conforme alla massa come chiunque altro della mia età ... o forse sono unico e conforme alla massa come chiunque altro abbia un cuore un cervello e un'anima e possa essere considerato "umano"....+++
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