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Member Since: 29/07/2007
Band Members:
Gli italianissimi ParticularCarryMods nascono nel 1999
I cinque brani di "Denied Rebirth" (il quale nella versione definitiva ne conterrà altri) sviluppano un incandescente concentrato di dark digitale ed intimidatorio, svolgendo con giusto intuito qualcosa di simile alle procedure power noise industriali di Nine Inch Nails, catapultandone l'acida intelaiatura tecnocrate in una sorta di paesaggio post-atomico in grado di tenere conto anche delle rarefazioni inflazioniste ed intrusive dell'elettronica mitteleuropea più caustica (logicamente amplificate in una monolitica prospettiva futurista). Fondamentale nell'approdo cibernetico di episodi quali "Eternal" o "Chains Of Shame" è l'imponente costruzione ipnotico-melodica delle frequenze droniche ad un passo dal collasso siderale, come se Aphex Twin e Massive Attack andassero a braccetto per reti neurali simulate. Sinfonie artificiali mai assordanti "Ultra-Hammered", con un titolo che faceva presagire ben altre condizioni di martellamento), marce intransigenti per Terminator sul sentiero di guerra "Synthetic Pleasures", scansioni robotiche con prospettive gotiche "Don't Care" tratteggiano un panorama sintetico di immani proporzioni, con una spiccata predisposizione alla sperimentazione (soprattutto nella scelta delle basi) e un minimalismo formale che trascina negli abissi più oscuri così come innalza verso lo spazio più profondo. Se apprezzate le minacciose concatenazioni ritmiche edificate completamente da macchine, tools e sequencer, questo "Denied Rebirth" diventa senz'altro un acquisto raccomandato e sicuro.
voto: 7,5
By - Flavio Ignelzi www.silentscreamzine.com
Influences: VERSI IL NEO-DECADENTISMO
La nuova realta' che si cela dietro le ampie ali del dark-digitale e' da qualche anno territorio dei ParticularCarryMods; una potente dose di computer-programming affiancata da sonorita' elettro-acustiche che danno l' impressione di essere di fronte ad una imminente rivoluzione musicale, e' l’ espressione di una nuova tendenza che va controcorrente. I PCM varcano il muro dell' anonimato proponendo un cd-demo chiamato “Denied Rebirthâ€, frutto dell’ estenuante ricerca di suoni elettronici che spezzano e rifiutano le classiche linee della ormai rimescolata musica “alternativeâ€, esaltando sregolatezza, stravaganza e cinismo per una societa' sempre piu' decadente. La proposta della band si muove su un connubio ben riuscito tra sonorita' anni '80, metal industriale e sperimentazione elettronica, da cui scaturiscono una vasta gamma di soluzioni molto personali, e soprattutto innovative. I ritmi sono fondamentalmente lenti ed avvolgenti, nonostante si sposino spesso con riff distorti ed aggressivi; le armonie e le linee vocali sono sempre in bilico tra una maestosita' lirico-melodica e un lato piu' oscuro e noise.Insomma un’ esperienza da vivere in assoluta purezza
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Type of Label: Unsigned