I'd like to meet:
Di gente, nel corso del mio cammino fatto finora, ne ho conosciuta parecchia e quindi la mia vita è ricca di belle o brutte fotografie e strette di mano più o meno sincere. Certo che conoscere nuovi amici, belle persone simpatiche e interessanti e che ti possano arricchire come persona, non è mai una cosa negativa.
Mi piacerebbe conoscere similitudini, altri mercanti di parole e di versi, divoratori di libri, anime perse e tutti quelli che ancora credono che esista...l'Isola che non cè...
"L'Isola che non c'è, paradiso incantato di chi sogna un mondo migliore. Terra immaginaria dove è una musica soave il silenzio notturno.
Terra, aria e cielo dove, seduto davanti al giardino dei ricordi mi fermo ad ascoltare una fiaba guardando l'ombra azzurra del giorno che sta arrivando.
Poi guardo in alto e penso che in un mondo dove tutto è frenesia solo nella nostra Isola felice potrà tornare la luce, solo nell'Isola che non c'è la bellezza è eterna e si ripete tra le nuvole e le stelle.
Solo nell'Isola che non c'è le vaste ali che muovono lo spazio si allargano e, liberandosi in volo, vegliano, splendide, sui nostri pensieri". (Luca)
"Ognuno di noi ha un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare". (Jim Morrison):
Ho pianto sognando degli anni passati. Ho pianto volando sopra il cielo della mia adolescenza.
Ho rivisto tutto: la gente che ho incontrato, le donne che ho amato e le storie che ho vissuto ed è come se tutto sia fuggito insieme al vento che trascina con se le foglie secche.
Giovinezza passata o quella d’animo, insieme alle altre cose c’eri anche tu in quel giardino desolato al centro del quale mi sono ritrovato a gridare il tuo nome in preda a un lampo di vita.
Giovinezza, aspetta. Aspetta ancora un pò. Ti prego, ascolta ancora una volta la mia voce, i miei lamenti, le mie preghiere e la mia rabbia di amare. Ascolta tutto, fosse solo per l’ultima volta, ma per favore, fallo.
Ho ancora da raccontare di alberi in fiore e bagni di pioggia. Devo ancora cercare alcune verità , quelle verità che fanno muovere l’universo, devo ancora vedere cieli azzurri e camminare scalzo su prati verdi…e poi: trovare quelle labbra da baciare per sempre. (Luca)
"Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno". (C. Baudelaire)
Diventerò per te il mare, il vento caldo che d'estate ti asciuga e scompiglia i capelli. Mi tramuterò in sole per baciarti la pelle, in temporale per bagnare il tuo viso, in nebbia per poter avvolgere il tuo corpo.
Non sarai mai sola, amore mio. Senti la pioggia sui vetri? Ascoltala bene, sono io che ti chiamo.
Stai con me, impara ad amarmi, e sarà allora che l'alba diventerà il mio sorriso, le gocce di rugiada il mio pianto, il fuoco la mia gioia, il tempo che passa la mia disperazione, la vita il mio amore e la morte, la mia vendetta.
E poi mi vedrai nella notte come l'ombra della Luna che ti sorveglia e quando infine sarai stanca della realtà e chiuderai gli occhi per riposare, il velluto del buoio sarà la mia carezza e la mia bocca sarà sulla tua per completare il silenzio della notte.
Sarà allora che mi sognerai, perchè i tuoi sogni saranno i miei, sarà allora che le nostre anime si sveglieranno e, danzando in un frammento di tempo, si fonderanno per dar vita all'infinito. (Luca)
"Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare" (F. Nietzsche)
Effetto notte, non c’è pubblico, neppure i riflettori accesi. Il campo è illuminato solamente dalla luce, splendida, della luna. Il prato è verde, ma non quel verde acceso tipico delle partite del pomeriggio, un verde tenue, avvolgente, passionale.
Le squadre scendono sul terreno di gioco e gli schieramenti sono subito evidenti: attacco, difesa e centrocampo, ben disposti, impeccabili, pronti a giocare. L’arbitro non c’è, sono le emozioni di ogni reparto a comandare le operazioni. Nessun cartellino giallo o rosso, ma solo ammonizioni verbali, piccoli rimproveri alternati all’incitamento a proseguire nella manovra da parte degli attaccanti.
Pronti via. Palla all’attacco che però non spinge, aspetta, torna indietro verso il centrocampo ed imposta nuovamente. Si destreggia bene la difesa, ma il pacchetto avanzato non affonda, anzi si sofferma a stuzzicare i difensori avversari per rendere fin troppo fluida la manovra.
La difesa ricambia, ed il match entra nel vivo.Le squadre in campo si sono studiate a dovere quindi, intorno a metà del primo tempo cominciano i primi affondi. L’attacco stavolta è determinato, cerca di arginare la difesa e si spinge ripetutamente verso la porta.
Il pallone entra ed esce ripetutamente dall’area di rigore, corre per le vie centrali fino a che capisce che per il gol c’è ancora tempo ed allora cambia fronte d’attacco sfruttando, magari le fasce.
Quindi gli attaccanti si spostano alternativamente a destra e sinistra in cerca della penetrazione migliore. La difesa subisce gli attacchi fin quando non riesce a prendere lei l’iniziativa e ribalta la situazione.
Ora è l’attacco che subisce il ritorno dell’avversario che cavalca l’onda dell’entusiasmo e si lascia andare a degli affondi molto belli che gli attaccanti fanno fatica a ribattere, anzi, provano a spingere a loro volta e ne nasce un’azione tambureggiante che determina il ritmo della gara.
A questo punto è partita vera e saltano tutti gli schemi. Diventano sempre più frequenti i capovolgimenti di fronte, ripetuti, alternati, da ogni parte del campo. I contatti tra gli avversari diventano evidenti, molteplici e profondi e il match sta per giungere al termine.
Le squadre sono stanche, provate, ma non si fermano, anzi aumentano il ritmo ed iniziano il forcing finale cercando il modo migliore per giungere alla conclusione. Sul finale, difesa ed ed attacco formano però una squadra molto unita, sanno che possono arrivare insieme alla conclusione ed è per questo che si muovono insieme, si avvicinano all’area, si passano la palla una, due, tre volte, scambiano, triangolano, si sovrappongono e dribblano.
L’azione si fa intensa, è una delle ultime della partita, attacco e difesa vedono la porta, continuano ad avvicinarsi, non c’è nessun ostacolo davanti a loro, insieme, uniti per vincere, pochi metri, la porta è li davanti, ultimi passaggi, ultime sovrapposizioni, la spinta finale e... GOL... gooool.... goooooool...
Un finale in crescendo, con l’urlo della folla, l’abbraccio finale, le mani che si stringono e soprattutto i cuori che battono. Finisce il match, a quando la rivincita? (Luca)
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