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Il Mondo non è come sembra...
Carlos Castaneda il Nagual, allievo di
don Juan Matus, un uomo di conoscenza
indio erede del lignaggio di una stirpe di
straordinari stregoni toltechi dell'antico
Messico, racconta una via di libertà...
Morpheus e Neo si incontrano per la prima volta
Morpheus: Immagino che in questo momento
ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella
tana del Bianconiglio.
Neo: L'esempio calza.
Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi: hai lo
sguardo di un uomo che accetta quello che
vede solo perché aspetta di risvegliarsi.
E curiosamente non sei lontano dalla verità.
Tu credi nel destino, Neo?
Neo: No.
Morpheus: Perché no?
Neo: Perché non mi piace l'idea di non
poter gestire la mia vita.
Morpheus: Capisco perfettamente ciò che intendi.
Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché
intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti.
Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la
sensazione che ci sia qualcosa che non quadra
nel mondo. Non sai bene di che si tratta,
ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello,
da diventarci matto. È questa sensazione che
ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
Neo: Di Matrix.
Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta?,
che cos'è? Matrix è ovunque, è intorno a noi,
anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello
che vedi quando ti affacci alla finestra o quando
accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro,
quando vai in chiesa, quando paghi le tasse.
È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi,
per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli
altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che
non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore,
una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in
grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri.
Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è.
È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai
altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti
sveglierai in camera tua e crederai a quello che
vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie
e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.

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I NAGUAL E LA LORO ENERGIA
IL SOGNARE COLLETTIVO

Stregoni meno antichi, risalenti a circa 3.000 anni fa riconobbero tra di loro alcuni che erano dotati di una particolare e potente configurazione energetica: i Nagual. L’uovo luminoso di un uomo normale è suddiviso in due scomparti, quello di un Nagual invece in quattro. Questa struttura permette di immagazzinare molta energia e di controllare con efficacia non solo il proprio Punto d’unione, ma anche quello di altre persone. Quindi un Nagual è un uomo o una donna che può guidare altri stregoni.

«Sotto la direzione di questi uomini e donne particolari, fiorì nel Messico antico una cultura che non è stata mai veramente compresa dagli storici. Gli stregoni di quel tempo avevano portato le loro tecniche del sognare ad un punto tale di perfezione, che erano in grado, tramite le loro attenzioni del sogno accomunate in un solo sforzo, di proiettare copie di case o di intere città in altre dimensioni, per poi seguire essi stessi e fermarsi a vivere in quei mondi. Sognavano e creavano insieme un nuovo mondo. I templi di Teotihuacan nelle vicinanze di Città del Messico sono un esempio di ciò, e gli archeologi continuano ad interrogarsi sulle dimensioni e sugli scopi di queste costruzioni. La piramide del sole, ad esempio, ha una superficie di base molto più grande di quella dell’opera più monumentale del mondo antico, la famosa piramide egizia di Cheope, ed un altro quesito irrisolto riguarda la cosiddetta strada dei morti, così chiamata perché negli anfratti delle mura di questa cittadella, lunga più di un chilometro, furono trovati resti umani deformati. Improbabile che fossero vittime di combattimenti di guerra, giacché non furono rinvenuti altri indizi, come armi, che potessero supportare questa tesi. E dove poteva essere sparita la popolazione – così, senza lasciare alcuna traccia, a tal punto che gli storici a tutt’oggi non sanno nemmeno quale popolo ci vivesse. Secondo Castaneda Teotihuacan era una città degli antichi stregoni. I sognatori sarebbero stati appostati negli anfratti delle mura per tutta la lunghezza della strada della morte, con il compito di fissare nell’attenzione del sogno l’immagine della piramide della luna posta alla fine della strada.»

Carlos riferisce:
«Ad un certo segnale, tutti fissavano con lo sguardo la piramide per memorizzarne le immagini, prese dalle diverse angolazioni per il Sognare. Alcuni per l’intensità dello sforzo, arsero bruciati dal “fuoco dal profondo”, anche se non completamente, e questo spiega i resti umani, che furono lasciati al loro posto perché si riteneva fossero pervasi da una forza misteriosa. Subito altri sognatori li sostituivano prendendone il posto di volta in volta.

Il loro scopo era di arrivare a Sognare insieme la piramide in un altro luogo, e quindi di concretizzarne e mantenerne l’esistenza in quel luogo per decenni o anche più. La città materiale di Teotihuacan e le sue costruzioni erano per essi solo una specie di modello: quella che contava era la versione Sognata della città. Usavano l’immagine della città per renderla immortale nella realtà del Sogno. In questo come anche in altri luoghi – per esempio nello Yucatan – tra l’800 a.C. e l’800 d.C. e in certi casi anche più tardi, le popolazioni di intere città scomparvero in altri mondi, cioè nelle città da loro ricreate nel Sognare.»

La scomparsa di questa cultura magica avvenne a causa di successive cruente ondate di invasori stranieri. Ancora oggi in Messico molti stregoni sono i discendenti di quei conqui-statori che dichiarano di seguire la via tolteca, senza però averla compresa nell’essenza e senza avere la capacità di vedere.

Record Label: unsigned
Type of Label: Indie

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