Mi chiamo Marco, ma in rete sono conosciuto come Kazoo_74.
Vi starete sicuramente chiedendo cosa significa il mio nick. Il kazoo è uno strumento musicale a fiato inutile e fastidioso, mentre il 74 è legato ad una storia troppo lunga per poter essere raccontata qui.
Lo so, sono stato fin troppo esauriente...
Riguardo a me posso dire che le ragioni della mia vita sono il cinema e la musica.
Ho realizzato tre cortometraggi di finzione intitolati "Alla ricerca della chiave perduta", "Fuga nel buio" e "In the bedroom" in qualità di regista, sceneggiatore, montatore, compositore e tecnico di post-produzione audio.
Tra le mie esperienze cinematografiche posso vantare con orgoglio alcune comparse fatte nei film "La meglio gioventù" di Marco Tullio Giordana e "La Passione di Cristo" (nelle scene girate a Cinecittà ) di Mel Gibson e con Monica Bellucci.
Ecco un paio di screens ricavati dai rispettivi film (clicca per ingrandire):
Inoltre, ho avuto l'opportunità di impartire alcune brevi lezioni teoriche e pratiche di Cinema in alcune scuole elementari e medie della Provincia di Latina.
Ho frequentato il D.A.M.S. (Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo) di Roma Tre per due anni e mezzo, ma successivamente ho abbandonato i corsi per indirizzare gli studi principalmente verso la musica; infatti frequento attualmente il corso di "Musica e nuove tecnologie" presso il Conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone, con l'obiettivo di ampliare la mia conoscenza riguardo alla componente audio nel Cinema e nei prodotti audio-visivi in generale.
Sempre per quanto riguarda la musica, oltre ad aver frequentato un corso di percussioni etniche, suono il pianoforte e la tastiera dall'età di otto anni e mi diletto nel comporre brani originali di vari generi. Sono stato un membro di svariati gruppi musicali, in qualità di tastierista, con cui ho eseguito concerti in piazza e serate dal vivo in vari locali per giovani.
L'IMPORTANZA DEI SUONI IN UN PRODOTTO AUDIO-VISIVO
Il campo dei suoni e dei rumori viene spesso sottovalutato da chi non è un addetto ai lavori. I suoni hanno sempre avuto lo svantaggio di passare inosservati rispetto a tutto il resto perché lo spettatore pone sempre la maggior parte dell’attenzione sulle immagini. Fa parte della nostra cultura, la "Cultura dell'immagine". Nonostante questo, i suoni ricoprono un ruolo fondamentale perché vengono percepiti in maniera inconscia e contribuiscono decisamente alla valorizzazione del prodotto.
L'IMPORTANZA DI AVERE UN'OTTIMA CONOSCENZA TECNICA
Chi lavora nel campo del suono, per un prodotto audio-visivo, sa benissimo che non basta abbinare i suoni giusti ad ogni evento, ma occorre anche manipolarli in base all’ambiente in cui vengono riprodotti. Prendendo come esempio il mondo dei videogiochi, è ovvio che il personaggio principale riprodurrà un suono di passi diverso a seconda della superficie che calpesterà , ma non basta, bisognerà tener conto anche del luogo in cui si trova. È necessario esaminare a fondo la conformazione dell’ambiente e i materiali da cui è costituito: ad esempio, se ci troviamo in un grotta – ambiente chiuso con pareti rocciose che riflettono quasi totalmente il suono – avremo parecchio riverbero, mentre in una spiaggia – ambiente aperto costituito esclusivamente da un pavimento sabbioso che assorbe il suono – avremo un riverbero del tutto nullo.
Tanto per offrire anche una piccola nozione di Psicoacustica, il riverbero darà al cervello l’idea della grandezza approssimativa dell’ambiente in cui ci troviamo. Inoltre, l’equalizzazione del suono (regolazione delle frequenze alte, medie e basse) ci farà capire se ci sono ostacoli tra noi e la sorgente sonora.
Insomma, è un argomento complesso. Basta farsi accompagnare bendati in qualche luogo sconosciuto e si verrà a conoscenza di un mondo nuovo, il mondo dei suoni e dei rumori.