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Dal 22 Giugno è in tutti i negozi il nuovo album di Max.... 37 Minuti, musica e poesia... a soli 14,90!!!
Album:37 Minuti
Marzo
Dedicata alla primavera, la stagione in cui rifiorisce la vita, è una canzone ottimista per dire a Lei che è bellissima. È un rock a sorpresa: parte con un’armonia dolce un po’ beatlesiana poi si apre a sonorità rock melodiche con chitarre sciolte.È così
L’ho composta quando credevo di avere fatto molto male a qualcuno. Quando si ha il coraggio di troncare una relazione, ci si accorge di abbattere l’altra persona, però un barlume di razionalità fa capire che è la soluzione più giusta per se stessi ma anche per chi subisce la decisione. Questa canzone descrive il momento in cui ti fermi a riflettere se hai fatto bene. La musica è un ponte morbido fra il primo disco e questo album più acustico e suonato, che mantiene spiragli di sonorità elettroniche.Vera e severa
La natura di una donna di cui si è innamorati. È ciò che pensiamo quando non riceviamo dalla nostra compagna le attenzioni che desideriamo. In ogni caso è meglio che ognuno di noi si comporti secondo la propria natura senza assecondare forzatamente le aspettative delle altre persone, perché prima o poi la vera natura si manifesta sempre. La musica ha soluzioni armoniche più articolate: riminiscenze di Sting con la chitarra classica che propone il tema portante.Ricordami
È un intermezzo strumentale con un loop elettronico “paranoicoâ€: una virgola nello svolgimento del tema del disco.Nevica
Davanti a una finestra a guardare una fotografia, lasciandosi rapire dalla magia di certi suoni. In un paesaggio innevato tutte le acustiche sono ovattate e riesci a cogliere atmosfere uniche, perché è come se il mondo avesse tutta un’altra colonna sonora. Il protagonista rivive la fine di una storia d’amore con nostalgia e la speranza che lei torni indietro: la sua porta per lei è sempre aperta. In un arrangiamento pop-rock tutto suonato, questa è la prima volta che apro un ritornello in falsetto.Non ho più sentito parlare di te
È una delle canzoni più profonde del disco. Quando ci si allontana da una persona, qualsiasi sia il motivo, resta sempre un legame, ma quando arrivi a dire o pensare “non ho più sentito parlare di teâ€, significa che le strade divergono definitivamente. Nel testo immagino di parlare con lei al telefono, ma chi può dire se si tratta di una rivincita oppure mera consolazione? Ha un arrangiamento musicale armonicamente retrò.Stai con me
Ci sono emozioni che scaturiscono da situazioni estremamente semplici. Un brano con una musica solare e un testo “fotografico†costruito su un insieme di immagini che raccontano attimi di intimità quotidiana. Quando stai bene con una persona, il tempo si ferma o scorre molto lento: sono momenti che riempiono la vita.Vola
È una di quelle canzoni che io riesco a scrivere solo di notte. Io al centro di una relazione appena finita e un’altra che sta iniziando: parlo a me stesso e al nuovo amore cercando una giustificazione alla decisione di lasciare una persona per un’altra. Il volo è un concetto di estrema libertà , che l’immagine della farfalla rende sublime, più aggraziato, fiabesco, ma anche più effimero. Musicalmente è una ballad acustica, dolce e crepuscolare con un’imponente sezione d’archi.Test
Un altro intermezzo del disco. È un’intervista a un politico coreano riguardo a test nucleari. All’inizio si sentono bambini giocare e alla fine una bimba che si domanda cosa abbia detto quell’uomo: oggi loro non capiscono questi argomenti; ma domani, quando saranno cresciuti, per loro rappresenteranno un grave problema.Incosciente
Un rock melodico per dire che dall’incoscienza nascono tutte le cose più importanti. È inversamente proporzionale alla nostra età : io a 20 anni ho provato il brivido del bungee jumping e oggi non lo farei mai. Crescendo sono diventato sempre più riflessivo, tranne in amore dove resto un grande incosciente.Splendida
Anche se una persona mi ha fatto del male e la coscienza mi suggerisce di lasciarla perdere, io non ci riesco perché lei è davvero splendida. Così meravigliosa che perfino una nuvola assume le sue sembianze e mi parla di lei. L’arrangiamento è sobrio e vicino alle atmosfere sonore del disco precedente.Massimiliano De Angelis è nato a Roma il 31 ottobre 1972. La musica è sempre stata la sua passione: all'età di due anni giocava con l'organo hammond nel salotto di casa; a quattro anni ha iniziato a suonare il pianoforte; ha studiato musica classica frequentando il Conservatorio da privatista fino a 11 anni; poi si è dedicato alla fusion e al jazz.
Ha fatto il liceo scientifico: otteneva un buon profitto con il minimo sforzo. Le materie preferite erano italiano, storia e filosofia. Con la matematica aveva un rapporto di amore-odio, perché possiede una mente matematica ma non gli piace quando smette di essere una materia intuitiva. All'università ha studiato giurisprudenza, ma si è fermato dopo undici esami.Torniamo sulle tracce del suo percorso artistico… Fino a undici anni ha studiato musica classica come privatista al Conservatorio: il suo maestro attuale, Elio Polizzi, direttore dell'Accademia Filarmonica di Bologna e inventore del "Metodo Polizzi" per l'arrangiamento e la composizione per orchestra con una particolare specializzazione nelle colonne sonore per film. A dodici anni ha avuto una crisi di rigetto per la classica, perché la considerava una musica troppo poco personale: lo stesso maestro Polizzi, ancora oggi suo grande amico e consulente, l'ha instradato verso sonorità classiche con componenti moderne; poi l'ha accompagnato alla scoperta della fusion e del jazz.
Dopo le prime esperienze live nelle feste dei compagni di scuola, a diciotto anni ha iniziato a esibirsi nei pianobar: prima con una performance pianoforte e voce, poi due voci, pianoforte e basso assieme al compagno di classe Andrea Romanazzo, che ancora oggi suona nei suoi concerti. Nel 1992 ha formato il gruppo Noisy Night con il quale ha tenuto più di mille concerti. Dal 1999 al 2002 è stato protagonista di una tournèe teatrale partita dal Parioli di Roma e proseguita in tutta Italia con uno spettacolo che ripercorreva cinquant'anni di musica.L'esordio discografico è avvenuto nel 2004 con il singolo "La Soluzione". Ed è stato un debutto con i fiocchi: Max De Angelis è stato uno degli artisti esordienti più venduti e suonati del 2004, infatti il singolo "La Soluzione" è rimasto due mesi nella Top 20 dei singoli più venduti e per oltre tre mesi nella Top 30 delle canzoni più trasmesse dalle radio. Identico successo per il tormentone estivo "Nuda", che per oltre tre mesi è stato fra le suonerie per telefoni cellulari più scaricate in Italia. Anche il terzo singolo "L'evaso", uscito in novembre, ha registrato un forte airplay, confermando Max De Angelis come uno degli artisti più programmati dalle radio nel 2004.In attesa dell'album d'esordio "La Soluzione", che esce il 4 marzo 2005 e contiene il brano "Sono qui per questo" con cui partecipa al suo primo Festival di Sanremo (categoria Giovani), facciamo una veloce escursione nella sua vita privata accompagnati da Tiberio, il suo vispo e affettuoso cane boxer di sei anni…
Massimiliano è un cuoco provetto: gli amici vanno pazzi per il suo risotto al nero di seppia su crema di zucca e per la pasta a forma di caramella (la fa con le sue mani!!!) con il ripieno di fontina e pere e cucinata con salsa di gorgonzola, mascarpone e pistacchi. Dal 1997 fino all'anno scorso aveva un suo ristorante a Roma: un'enoteca con cucina sperimentale che sposava i sapori classici italiani con la nouvelle cousine francese e i cibi orientali. Massimiliano accoglieva i clienti leggendo una poesia di Trilussa, poi suggeriva il giusto abbinamento fra cibo e vino (del quale si dice più amatore che esperto) e terminava la serata con un live acustico al pianoforte.
È uno sportivo praticante: gli piace pescare (lo attrae solo il confronto con il pesce, infatti ributta sempre in mare quelli che abboccano al suo amo) e soprattutto adora camminare tanto e dovunque, in particolare nei boschi. Ha giocato a calcio nelle giovanili della Lazio e oggi esprime il proprio talento calcistico giocando mediano nella Nazionale Italiana Cantanti, anche se il ruolo naturale sarebbe quello del fantasista d'attacco come i suoi idoli Falcao e Platini.
È un divoratore di letteratura e cinema. Il primo nome che gli viene in mente fra i suoi scrittori preferiti è Wilbur Smith, ma legge libri di tutti i generi e fra i più recenti apprezza molto i noir di Giorgio Faletti. Anche al cinema è uno spettatore onnivoro, ma qui la scelta dei preferiti è più immediata e sicura: Stanley Kubrick come regista e il suo "Barry Lindon" come icona filmica.