Gli Ombra Partenopea nascono nel tardo 2006 da un idea di Umberto Izzo, il quale propone all’amico di sempre, Marco Monaco, di fondare un duo dalle sonorità innovative che fondessero contaminazioni folkloristiche partenopee alla musica rock/metal.
Il progetto piace a Marco,ed in breve tempo i due registrano il primo singolo intitolato “Senza Speranzaâ€, ballata di denuncia sociale con tematiche forti che Umberto compose in una insonne notte invernale.
La canzone viene registrata negli studi di Ultravena Records (Torre Annunziata), con la collaborazione del caro amico Roberto alias “Gothâ€, fonico nonché voce della band “Goth Townâ€.
Agli albori del 2007 il duo ritorna in sala per la ripresa di altri brani: “Chiassoâ€, “Per un pugno d’euro†(che diventerà poi “L’ultima notaâ€) e “Lu munaciellu pazzu..ma bellu!â€.
Le sessioni avvengono nello studio di Napoli “Bigstone†sotto la diligente assistenza di Luca Coppola e Luigi Borgogno.
Le idee ci sono e i primi brani cominciano a girare tramite web raccogliendo discreti consensi dal pubblico che, inizialmente un po’ scettico nell’ascoltare un genere decisamente insolito, man mano col tempo riesce ad apprezzare il messaggio dei ragazzi incoraggiandoli ad andare avanti nella pubblicazione di un album, ovviamente autoprodotto.
Verso la metà del 2007 iniziano i primi tentativi di ricerca di altri elementi in grado di consentire al duo di potersi esibire live.
Ricerca che in un primo momento non portò grossi risultati, fino all’arrivo nel gruppo di Francesco Maglione (chitarra ritmica), ex allievo di chitarra di Marco e di Guido Saporito al basso
La sorte vuole però che Guido, dopo qualche mese di prova, è costretto a trasferirsi fuori Campania per motivi familiari.
Siamo ad Ottobre 2007, e fra problemi personali e mancanza di musicisti disposti ad affrontare un genere non molto usuale, le Ombre attraversano un periodo statico.Periodo che per fortuna termina poco dopo con l’inizio della sessione di registrazione con la rinomata scuola di fonici di Pomigliano D’Arco “AudioEngineersâ€.
Si lavora cosi a brani come “Scritto per Voiâ€, “Scaramanziaâ€,â€Oinèâ€,â€SpaccaNapoli Straße†e “La follia di un momentoâ€.
La sessione di ripresa dura però, per motivi organizzativi, vari mesi, portando cosi il gruppo ad un ulteriore registrazione stavolta presso “La Casetta Recording†del sempreverde Giovanni Santoro.
Altri cinque brani vengono registrati, fra i quali l’omonima “Ombra Partenopea†, “Ovunque Presenti†e “Sogni e Delusioniâ€.
Proprio queste canzoni vengono ascoltate ancora tramite web, riscuotendo stavolta un consenso più largo da parte degli ascoltatori, che sempre più incuriositi dalla musicalità del progetto, cominciano a richiedere esibizioni live e notizie circa la prossima uscita dell’album.
Frattanto, un amico di vecchia data, si unisce al gruppo.
Parliamo dell’intramontabile Vincenzo Barone, bassista di larga esperienza con molteplici gruppi alle spalle.
Così, con l’arrivo di Vincenzo al basso, e con la conferma di Francesco alla chitarra ritmica, gli Ombra Partenopea cominciano a riprovare in sala per la preparazione di concerti e per terminare le ultime sessioni di registrazione di quello che sarà il primo cd autoprodotto.
A giugno 2008 il gruppo rilascia un’intervista per il settimanale locale “Tutto èâ€, il quale, grazie all’articolo pubblicato da Salvatore Formisano, fornisce una piccola vetrina per i quattro ragazzi, decisi più che mai nel lanciare il proprio messaggio e di seguire le proprie passioni.
Nella prima metà di Luglio, la band completa l’album intitolato “Non ci resta che ridereâ€, presentandosi al pubblico con un lavoro di 10 brani inediti.
Alla realizzazione dell'album partecipa anche una cara amica di Umberto: Anna Rita Di Pace, contribuendo come violinista e corista in due brani.
Nel Maggio del 2009, le strade di Francesco e delle Ombre si dividono: Umberto affida la sezione ritmica al batterista Carmine Natale, per occuparsi delle seconde chitarre.