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SOUND PROJECT
Questo progetto nasce nell’ambito del corso integrato di Arte e Comunicazione Visiva della facoltà di Architettura Ambientale del Politecnico di Milano e ha l’obiettivo di riassegnare all’ udito la funzione primaria che ebbe nell’antichità e di sensibilizzare il pubblico a porre una maggior attenzione ai suoni che ci circondano. Prima dello sviluppo della stampa e della scoperta della prospettiva nella pittura era l’udito ad avere il primato sugli altri sensi. A dimostrazione di questo è il fatto che quando l’orecchio era ancora la principale fonte di informazione Dio era concepito come suono, da quando invece l’orecchio cedette all’occhio questo primato la divinità iniziò ad essere concepita come immagine. Per approfondire il tema che vi proponiamo potreste soffermarvi ad ascoltare la varietà di suoni che ci circonda. Tale analisi vi porterebbe sicuramente a scoprire che l'ambiente acustico di una società può essere letto come uno strumento rivelatore della propria epoca e come un indicatore delle condizioni sociali che lo ha prodotto. Oltre 20 anni fa, il musicologo e ricercatore canadese R.M.Schafer iniziò a studiare e a profetizzare i dinamici cambiamenti sonori che avrebbero cambiato e trasformato radicalmente la nostra società. In tale occasione coniò il concetto di soundscape ossia il paesaggio di suoni in cui vive l'uomo dalle sue origini, riuscendo a raccontare e a spiegare l'evoluzione dell'ambiente sonoro dalle società agricole a oggi. Oggi il nostro "soundscape" non solo è più forte di quello di qualsiasi altra cultura nel tempo e nello spazio, ma è anche caratterizzato da un'esuberanza di rumori incessanti a bassa fedeltà (lo-fi), e quindi non di qualità: il ronzio delle condutture, il traffico, i ventilatori, il computer, le sirene, il rombo degli aerei...
Con questo brano abbiamo cercato di mostrare il cambiamento di ritmo tra il paesaggio sonoro pre-industriale e paesaggio sonoro post-industriale . Con la rivoluzione industriale infatti, ci sono state molte importanti invenzioni che hanno portato la diffusione di suoni mai uditi prima. Questi ebbero conseguenze disastrose per i suoni dell’uomo e della natura che finirono con l’essere trascurati e sopraffatti. Si assiste quindi al passaggio da paesaggio hi-fi (high fidelity) a paesaggio lo-fi (low fideliy). Prima della rivoluzione infatti il basso livello del rumore ambientale permetteva di udire con chiarezza i singoli suoni in maniera discreta. In genere la campagna è un ambiente a maggiore alta fedeltà rispetto alla città, e così la notte rispetto al giorno, i tempi antichi rispetto a quelli moderni. Nel paesaggio sonoro hi-fi i suoni si sovrappongono con minore frequenza ed esiste la prospettiva, esiste un primo e un secondo piano. La serena calma del paesaggio sonoro hi-fi permette un ascolto a maggior distanza, nello stesso modo in cui in un paesaggio rurale è possibile una visione a largo raggio. La città riduce tale possibilità di ascolto a distanza, e questo costituisce una delle più importanti trasformazioni nella storia della percezione. In un paesaggio sonoro lo-fi i singoli segnali acustici si perdono all’interno di una sovrabbondante presenza sonora. Un suono limpido scompare, come mascherato, in un generico, rumore a larga banda. La prospettiva non esiste più. Nella città moderna è abolita la distanza, c’è solo presenza. C’è interferenza su tutti i canali e anche i suoni più ordinari per essere uditi devono venire amplificati.
Il brano è diviso in quattro capitoli che raccontano dal punto di vista sonoro i due paesaggi presi in esame, campagna e città, prima e dopo la rivoluzione industriale.
I. Campagna Pre-Industriale:
In questo capitolo vengono riproposti i suoni caratteristici di una campagna appartenente a un’epoca nella quale il paesaggio sonoro era scandito dai ritmi lenti della natura e dei lavori manuali. Il brano si apre con il costante fruscio del vento che fa da sfondo creando un basso livello di rumore ambientale, sopra al quale in primo piano si percepiscono svariati versi di animali, una carrozza passante, il rintocco delle campane.
II. Città Pre-Industriale:
Non ancora contaminata dall’inquinamento sonoro provocato delle tecnologie, la città pre-industriale mantiene i ritmi lenti che si trovano in campagna ma si possono iniziare a sentire i rumori dei mestieri, i calzolai, gli arrotini e le folle vociferanti che si radunano in piazza al rintocco delle campane, vero e proprio richiamo per tutti gli abitanti delle città.
III. Città Post-Industriale :
I suoni della natura scompaiono inghiottiti dall’azione combinata delle macchine industriali, delle apparecchiature domestiche e del sempre più crescente traffico veicolare. Il ritmo si fa martellante e conciso e i singoli segnali acustici quasi si perdono all’interno di una sovrabbondante presenza sonora e diventano poco percepibili.
IV. Campagna Post-Industriale :
Ritornano i suoni della campagna antica, le tradizioni si sono mantenute. Ma ecco che ai suoni melodiosi della natura si accostano i rumori delle macchine agricole, che essendosi motorizzate ora accompagnano i fastidiosi rumori delle automobili e dei motori. I ritmi si fanno quindi piu serrati. Un gioco di contrasti tra antico e moderno.
QUARTIERE PEEP - Ludens Architetti
Collage animato - Nuovo quartiere Peep a Ventoso di Scandiano (Reggio Emilia) per il Laboratorio di progettazione architettonica e urbana III
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Collage animato - Riqualificazione degli spazi pubblici nel quartiere Gratosoglio a Milano. Laboratorio di progettazione architettonica e urbana III - Politecnico di Milano
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Music:

Member Since: 26/06/2007
Band Members: Michi
Nip
Robi
Il Bomba
Influences:
- Linguaggio pre-grammaticale e fonosimbolico : Pascoli apportò delle novità strutturali nel campo dell'architettura del componimento poetico. Il poeta violò le norme codificate della lingua ricorrendo anche ad un linguaggio pre-grammaticale (o “a-grammaticale”) costituito da onomatopee (vedi 'La ma sera', 'L'assiuolo'), il cui valore non è semantico ma fonosimbolico. Il linguaggio pregrammaticale in funzione fonosimbolica è frequente nelle sperimentazioni del futurismo, del dadaismo e del surrealismo, che comunque sono postume all’esperienza pascoliana.
- Futurismo : in letteratura, autori come Palazzeschi e Marinetti amano le forme impersonali del verbo, le risorse del linguaggio più informale e i suoni del linguaggio pregrammaticale: "Tri tri tri, / fru fru fru, uhi uhi uhi, / ihu ihu ihu" ('Lasciatemi divertire', Palazzeschi). Usano elementi linguistici più disparati per esprimere immediatamente il meccanismo psichico dell'impressione, come espressioni dialettali, neologismi, onomatopee di suoni animali o meccanici...
- Rumorismo : è l' arte dei rumori ideata negli anni dieci del Novecento dal pittore futurista Luigi Russolo. Si diffuse prima in Francia e poi, attraverso l'avanguardia dadaista, in Germania. Nel suo laboratorio milanese di via Stoppani si mise all’opera nel realizzare tutta una serie di macchinari atti alla produzione di quello che sarebbe diventato l’elemento fondamentale della nuova musica: il rumore. Nascono così gorgogliatori, stropicciatori, ululatori, etc. andando a costituire quella classe di strumenti detti intonarumori. L’idea di Russolo era quella di sostituire l’orchestra classica con tutti questi marchingegni e di realizzare musica appositamente scritta per questi nuovi tipi di timbriche, realizzare quindi una specie di orchestra futuristica che esaltava il suono delle macchine e della tecnica.
- Musica concreta : è un genere musicale che ebbe origine dalle esperienze del compositore francese Pierre Schaeffer. « Noi abbiamo chiamato la nostra musica concreta, poiché essa è costituita da elementi preesistenti, presi in prestito da un qualsiasi materiale sonoro, sia rumore o musica tradizionale. Questi elementi sono poi composti in modo sperimentale mediante una costruzione diretta che tende a realizzare una volontà di composizione senza l'aiuto, divenuto impossibile, di una notazione musicale tradizionale. »
- «Il paesaggio sonoro» (Murray R. Schafer): Raymond Murray Schafer che coniò per primo l'espressione, "un qualsiasi campo di studio acustico [...], una composizione musicale, un programma radio o un ambiente".Così inteso, si riferisce innanzitutto all’ambiente acustico naturale, consistente nei suoni delle forze della natura e degli animali, inclusi gli uomini. È il campo di studio del design acustico.
- World soundscape Project E' un progetto di ricerca che teorizza il paesaggio sonoro che è stato condotto negli anni Settanta da Schafer alla Simon Fraser University di Vancouver (Canada).
Sounds Like: Corso di Arte e Comunicazione Visiva
Facoltà di Architettura Ambientale
Politecnico di Milano.
Type of Label: Major