Ardone Peluso Massa

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Il trio Ardone Peluso Massa (Corrado Ardone, Massimo Peluso, Ettore Massa) si forma nel marzo 1996, i componenti di questo gruppo provengono da diverse esperienze teatrali con Giorgio Albertazzi, Ruggiero Cappuccio, Michele Monetta., Giuliana De Sio (vedi curriculum dei singoli componenti). Nel 1997 il trio vince il premio nazionale “Cabaret Amore Mio” di Grottammare (AP). Diverse le esperienze televisive: “Laboratorio 5” su Canale 5, “Come si ride all’ombra del Vesuvio” in onda su Rai 2, “Premio Massimo Troisi: retrospettiva sulla nuova comicità napoletana” in onda su Rai 3, Crociere (Rai due), special su Happy Channel e Rai Sat.Nel 2000 a “Zelig.” il trio propone delle canzoni interpretate e ballate come prova che i più grandi artisti internazionali hanno attinto alla tradizione partenopea affermando ad esempio che i Bee Gees, con la loro Staying Alive, hanno in realtà copiato la più antica “ Funiculì Funiculà“.Gli Eagles con Hotel California hanno rubato “ Malafemmena” di Totò, e così via per un repertorio di circa 20 brani che ripropone in maniera comica il repertorio classico napoletano e le più belle hit dagli anni 70 fino ai giorni nostri.Nelle edizioni di “ Colorado Cafè” in onda su Italia1 il trio porta in scena tre No Global che fanno satira sul costume, gli usi e la politica del nostro paese. Andando a toccare anche la politica di guerra degli americani e l’invasione dei cinesi. E se gli americani attaccano l’Iraq con la più potente arma chimica americana, cioè il Mc Donald, dalla Cina importiamo l’influenza dei polli (…li vendono tutti spennati, il colpo di freddo può capitare!...). Si arriva così al concetto che la globalizzazione ci rende ulteriormente stereotipati e massificati, annullando tradizioni che hanno segnato la storia dei popoli fino ad arrivare ad oggi che è l’epoca dell’apparire e dell’incomunicabilità.Nel 2006 nella trasmissione “Tintoria” in onda su Rai Tre il trio veste i panni di tre camorristi imbranati che chiedono il pizzo. In una società che giustifica qualsiasi nefandezza con un alzata di spalle, l’espressione “una disgrazia po’ capità!” diventa il metro di paragone per convincere il negoziante a mettersi sotto la loro protezione. Dato che non ci si può fidare delle banche, delle assicurazioni, della politica, di niente e di nessuno, i tre si sentono comicamente autorizzati al reato ma alla fine vanno via sempre a mani vuote. Perché? Al trio Ardone Peluso Massa piace pensare romanticamente che anche nel nuovo millennio il crimine non paga. Ma sarà vero? Nella nuova edizione di Tintoria oltre a riproporre i tre camorristi che sono liberi grazie all’idulto e per questo vorrebbero “Mastella Santo Subito”, il trio è protagonista di “ Doctor ASL” una parodia della serie “Doctor House” che prende di mira la mala sanità italiana, con situazioni ciniche e paradossali anche se purtroppo a volte la realtà supera l’immaginazione. Nell’Asl a differenza della clinica del dottor House dove si scoprono rimedi a malattie sconosciute, mancano anche le cose basilari come bisturi e bende, e il personale medico si arrangia come può con esiti disastrosi.Tra le due edizioni di Tintoria il trio ha realizzato per Striscia La Notizia, diversi servizi molto apprezzati dal pubblico per la comicità e gli argomenti trattati.