Il progetto "Mircalla Karnstein" (dal nome di un personaggio del racconto "gotico" di Joseph Sheridan Le Fanu "Carmilla") nasce ufficialmente nell’estate del 2005 in occasione dello spettacolo "Parole Prima dell’Alba", liberamente ispirato alla vita e alle opere di D’Annunzio, per il quale cura le musiche di scena.
L’esperienza nel campo della colonna sonora prosegue con gli spettacoli "L’Incendiario", tratto da alcune poesie di Palazzeschi, "Ultimo Colloquio", basato sull’opera di Guido Gozzano, e "W.", riduzione per quattro personaggi e due danzatrici del "Woyzeck" di Georg Buechner.
Parallelamente a questa attività , Mircalla Karnstein ha realizzato alcune opere "di ricerca" in cui tenta di coniugare minimalismo, elettronica e influenze della classica contemporanea e della musica sperimentale tedesca.
Ha al suo attivo tre EP autoprodotti: "Soundtracks", che rielabora le musiche di scena dei primi tre spettacoli, e "W.". "Requiem" è disponibile gratuitamente in download.
Qualche nota sui brani che potete ascoltare in questa pagina: "Distanze del silenzio - Fari nella notte" e "Pavana", contenuti in "Requiem", sono di ispirazione maggiormente classica e psichedelica: il primo comincia con una melodia minimale e ripetitiva che viene via via "sporcata" da disturbi e leggeri mutamenti per sfociare poi in un corridoio buio fatto di rumori ed effetti elettronici variamente manipolati; il secondo, una "pavane pour une jeune fille défunte", dedicato ad una cara amica, segue con una partitura sintetico-orchestrale il ricordo di tempi passati, dapprima malinconico poi turbato da inquietudini e, attraversando l’astratta rievocazione dell’incidente (rumorismi e carillons), di nuovo triste e dolce.
"Ultimo Colloquio" è una suite tratta dalla colonna sonora dello spettacolo omonimo: ritmi elettronici e sintetizzatori tentano di evocare la tachicardia e le atmosfere decadenti gozzaniane.
"Rotola nella sera", da "W.", accompagna un’allucinazione di Woyzeck: "Ecco quella striscia là sul prato. E’ là che di sera rotola la testa. Un tale una volta l’ha raccolta, credeva che fosse un porcospino. Tre giorni e tre notti dopo era già steso nella bara. Sono stati loro, io lo so. Si muove! Cos’è? Si muove dietro di me, sotto di me. E’ vuoto, tutto vuoto qua sotto. Loro! Che strano silenzio, uno non osa nemmeno fiatare. Che chiarore! Un fuoco corre nel cielo ed un frastuono rimbomba qua sotto, come di trombe. E s’avvicina! Ora tutto tace, come se il mondo fosse morto". L’idea ossessiva del personaggio è resa attraverso brevi frasi ripetitive ed una melodia circolare che serpeggia sotto un’increspata superficie di rumori.
L’EP "Requiem" può essere gratuitamente scaricato cliccando QUI oppure collegandosi all’indirizzo http://www.mediafire.com/?1x1rwyzoy9x
"C’è bisogno di un atto retorico, e non di un inutile teatro di rappresentazione" (Carmelo Bene)