Sono un’inguaribile demodè.
Non mi amicate, non mi taggate, non inviatemi commenti, né messaggi privati.
Questa realtà parallela non fa per me.
Lascio su questa pagina le immagini dei quadri di mia madre, affinché lei possa mostrarle per lo meno alle amiche durante i ginecei.
D’altronde nessun cliente miliardario ha voluto acquistarli dopo averli visti su Myspace…
Lascio le mie poesie nel blog, le foto ed i video, affinché si conservino al sicuro.
Non si sa mai, dovessi subire nuovamente un furto del computer…
Quand’ero piccola sognavo di avere otto figli.
Oggi lo sogno ancora, sebbene l’infertilità di questa realtà parallela abbia intaccato anche la fanciulla che è dentro di me…
Quando saranno grandi insegnerò loro a scrivere ancora lettere d’amore “con la biroâ€,
a spedirle al destinatario “privatamenteâ€,
a credere nella poesia, a credere nei sogni.
E, soprattutto, a chiamare un amico per sentire se sta bene, piuttosto che andare a sbirciare quale “mood†ha messo oggi sul profilo internet…
Ci ho provato. Non è servito a niente.
Ho amicato 569 amici, ma solo due di questi sono davvero i MIEI amici. Di tutti gli altri non me ne importa assolutamente niente…
Ho imparato tramite queste pagine molte cose nuove.
Ho imparato ad usare l’HTML.
Ho imparato a montare i video, gli audio e a caricarli su youtube.
Ho imparato a giocare con Photoshop e a creare dei fantasiosi fotomontaggi.
Ho imparato che la mia fantasia è davvero fervida. Ma questo in realtà lo sapevo già …
Ho imparato che tutto ciò non è servito assolutamente a niente.
Quest’estate ho vissuto un paio di settimane nelle campagne della valle d’Itria e due settimane in barca a vela.
Per mare, nel mare, sul mare.
Trasportata, cullata, sbattuta dal vento.
Questo è servito davvero a qualcosa.
Questo è servito ad insegnarmi…che cosa diavolo ci faccio on-line adesso!
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