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Nei primi anni '80 un gruppo di amici della sperduta Bassa Friulana, dedito al cazzeggio multimediale, decide di improvvisarsi banda da sagra con l'improbabile nome di Mitili Folk.
Dopo un lustro di onorata gavetta a base di polke e mazurke rigorosamente “non” filologiche, il gruppo, sorprendentemente, si ritaglia un ruolo di tutto rispetto nel nascente movimento europeo delle combat folk band: sono di quegli anni le prime mitiche incisioni di “Ratatuie” e “Colors”, la vittoria, nel '93, ad Arezzo Wave, l'affiancarsi al nucleo storico di un nutrito numero di compagni di strada, la perdita di una vocale nel nome, che diventa Mitili FLK, l'imporsi prepotente di una grande voce, futura mamma e padrona del gruppo, Cristina Mauro.
Di seguito c'è il contratto con la Compagnia Nuove Indie che apre e chiude l'ultimo scorcio di secolo con le incisioni di “Re Noir” e “Sun”. In mezzo: le performances di teatro danza con gli Arearea, le epiche produzioni teatrali con il compianto Gilberto Presacco e quella che forse rimane l'esperienza più importante, la tournée sudamericana in Brasile e Argentina.
Il gruppo nel frattempo perde un altro pezzo di nome, che ora è FLK.
Dal 2000 in poi l'attività del gruppo è mantenuta viva da sporadici concerti e, soprattutto, dalle performances soliste di Cristina Mauro e Stefano Montello: il resto della banda fa figli, va a pescare, se ne va... o decide che è giunta l'ora di appendere gli strumenti al chiodo.
Oppure, e siamo al 2007, si comincia a pensare che il tempo è maturo per nuove canzoni, che magari sono belle, importanti ed è giusto che siano ascoltate: esce così "Dancing Calipso", registrato negli suti "Arte &Suono" del grande Stefano Amerio e distribuito su scala nazionale dalla EGEA Distribution
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