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Rolling Stone Luglio 2006, per la rubrica “5 stelle meno 4? 2 pagine (168-169)L’ISOLA DEI DUE FONZI”L’isola dei due Fonzi.”C’era un tempo in cui all’Elba la sera si usciva per pestarsi, così, per divertimento.I programmi delle discoteche recitavano pi o meno: .Oggi invece ci si pesta sul serio. I tempi stanno cambiando.Per questo siamo venuti all’Isola d’Elba, per raccontarvi si un mondo che sta lentamente mutando, forse scomparendo: un mondo in cui tutti hanno un soprannome. In cui tutti ci si conosce. In cui si parla ancora con gli anziani.Chi ha letto quel piccolo gioiello che è Bar Sport di Stefano Benni, sa bene a cosa mi riferisco. Da questo punto di vista, l’Elba è una riserva naturale, un patrimonio che andrebbe protetto dall’ Unesco.E perché non scompaia, abbiamo voluto dare un segnale forte, segliendo come base dell’avventura elbana un hotel che purtoppo a fine stagione chiuderà : L’Hotel Nobel.Si potrebbe anche leggere No Bel, dato che è uno degli alberghi più brutti del mondo.Ubicato in un anonimo palazzo di Portoferraio, l’Hotel Nobel accoglie i suoi ospiti nel bar adiacente (Bar Nobel) che fa anche da reception.Il Bar è dotato di due brioche confezionate, cartoline dell’Elba (che a giudicare dal colore risalgono al preiodo napoleonico), il Corriere dello Sport (perché la Gazzetta, con quel rosa, agli elbani è sempre sembrata un pò ambigua).Quando arriviamo sono passate le 8 di sera, troviamo le chiavi dell’albergo sotto il tappetino.Apriamo, saliamo le scale e ci ritroviamo in un film di paura: corridoi spogli e labirintici, dietro cui, da un momento all’altro, ci apsettiamo di veder sbufcare uno psicopatico armato di mannaia. L’odore è quello degli spogliatoi del 1983. Attraversiamo questo abbandono, questo addio alle armi e arriviamo miracolosamente vivi alla porta della nostra camera mentre un termosifone che perde acqua nel corridoio, ci regala un sinistro gocciolio notturno di cui non sentivamo il bisogno.Quando apriamo la porta, pur essendo pronti al peggio, restiamo a bocca aperta: un container della Protezione Civile.E’ tutto finto, finto legno, finto muro, finta plastica.Tubi in vista, polvere, asse del cesso rotta, lo sciacquone ha una sua personalità(decide lui quando sciacquare) I tutto per cifre che vanno dai 16 euro per una singola senza bagno in bassa stagione ai 50 euro della doppia con bagno in camera.Vi chiederete il perché di questa scelta masochistica. I motivi sono 2. Il primo è legato al “vai in culo”, trattasi di una particolare reazione al Bello sviluppata dagli elbani, che da millenni sono circondati da così tanta Bellezza che potevano evolversi in solo 2 modi: poetico-contemplativo, oppure toscano. Hanno optato per il secondo.Così, se per caso vi lasciate andare ad un osservazione sulla struggente poesia di un tramonto visto dalla spiaggia di Sansone, la risposta di un elbano di stazza media, in genere potrebbe essere : .Per questo abbiamo scelto la bruttezza dell’hotel Nobel, per non destare sospetti e non dare troppo nell’occhio.Per nostra fortuna l’Elba essendo un isola, ha permesso di conservare intatto questo spirito dissacrante e corrosivo tipico dei toscani.Per nostra fortuna l’Elba, essendo un isola, ha impedito agli elbani di diffondersi troppo, perché le coneguenze potevano essere disastrose.Immaginate se il migliore amico di Dante fosse stato un elbano.Ecco quello che sarebbe successo.Dante : Amico elbano : . Dante : Amico elbano : .Grasse risate di entrambi, Dante con le lacrime agli occhi: .Il secondo e più importante motivo per cui abbiamo scelto l’Hotel Nobel è che si trova nella posizione strategica per un safari alla ricerca delle più incredibili attrazioni dell’Elba, gli Elbani, quelli doc, quelli col soprannome.Il safari comincia a 2 passi dall’hotel, con la più imponente tra tutte le personalità : La bionda Muscolaia (perché quand’era giovane vendeva i muscoli, o cozze, a bordo di un motorino smarmittato). Da 73 anni all’°Elba, la Bionda è una forza della natura che ha un bar chiamato Stadio (ma nell’insegna c’è il ritratto di una pin-up platinata e la scritta “la Bionda”).Un giorno ne lsuo locale si presenta un noto principe e dice con tono affettato : . Risposta della Bionda : .E la cosa incredibile è che la bionda in realtà è tinta. Da 73 anni.La spedizione prosegue alla ricerca di un Fonzi. Dovete sapere che all’Elba ci sono 2 Fonzi: il Fonzi di Capoliveri e il Fonzi di Porto Azzurro. Il più importante è quest’ultimo. Lo avvistiamo nel suo habitat naturale, la discoteca Inferno. Il Fonzi di Porto Azzurro, di taglia piccola, è uno di quei personaggi un pò matti che nei posti come l’Elba tutti conoscono e a cui tutti vogliono bene, forse perché non si capisce niente di ciò che dice. Vive nelle discoteche e a 50 anni sta ancora con la mamma. Impossibile descriverlo: il nome dice tutto.Dopo questi due pilastri della fauna elbana, seguono gli altri. Bobbie (noto per il suo gusto di gelato preferito, il marsongléis, o marron glacé), Pasqualino Schiacciaragni (per il modo di camminare), Caca’nterra (per via del culo basso), il Tormenta, il Duro, il Ministro (calcola la radice quadrata di 2359901 in 5 secondi), Anna Rambo, il Meccanico (tu gli porti la macchina perchè forse ha la marmitta rotta e lui dice :; finge di ascoltare per un paio di secondi e poi la diagnosi è sempre :), Futuristic Hair Style (barbiere famoso per la frase : ) e tanti altri.Il giro finisce passando per la curva detta “della Topa”, sulla strada per Procchio: a causa dell’umido di un ruscello è sempre bagnata.L’elba è come l’ambra: ha intrappolato nella resina la poesia di un mondo che sta sbiadendo e ne ha fatto un gioiello. Ovviamente, se adesso ci fosse il Ragioniere a sentire queste parole, mi darebbe uno “stiaffo” dietro il collo e mi direbbe :ANGELO PANNOFINO e grazie a susydellelba per la rettifica