Giovanni Apuzzo MusicSpace
Parlaci di te…:“Mi chiamo Giovanni, nome di origine ebraica, il cui significato è "dono del Signore", che in passato veniva dato a un figlio lungamente atteso (Spero che non sia il mio caso). E' il secondo nome più diffuso in Italia (dopo Giuseppe) le cui varianti straniere sono molte: Eoin, Evan, John, Iain, Ian, Ioannes, Ion, Ivan, Jan, Janos, Jean, Jens, Joan, Joao, Johann, Johnny, Juan, Keoni (hawaiano), Sean, Yan, Yannick.
Sono nato il 23 marzo 1982 a Castellammare Di Stabia (Napoli), dunque sono Terrone di natura ed è per questo forse che la mia carnagione ricalca il bruno colore della terra. Il termine Terrone spesso viene utilizzato con accezione dispregiativa ma a me questo termine piace, forse perchè il suo suono richiama la natura, la terra da cui tutto prende vita e dalla quale sgorga l' acqua che bagna le coste di quel paese, il SUD, per me sinonimo di "latino", "caliente".
Ho cominciato a studiare musica presto, quando avevo più o meno 6 anni. Inizialmente mi sono avvicinato al pianoforte, dato che in casa ne avevo uno e ogni tanto con quelle mie manine piccole cercavo di strimpellare qualcosa. Ma non era la mia strada; più avanti con l'età ho avuto l'opportunità di conoscere il mondo dei fiati ed è lì che ho iniziato a studiare sul serio. Col grande maestro di musica e di vita Amedeo Ricci ho cominciato a suonare il clarinetto. Dopo tante soddisfazioni (vari esami al conservatorio Santa Cecilia di Roma) sono arrivato ad un passo dal diploma…che purtroppo però è rimasto lì. E' stata una grande delusione, soprattutto per me stesso, ma davanti al bivio università -musica ho scelto di seguire la strada dell'università interrompendo la mia carriera musicale al quinto anno di conservatorio a soli due esami dalla meta. Chissà , forse un giorno avrò il coraggio di riprendere tutto in mano e concludere quel percorso….
Lo studio del clarinetto mi è stato utile per il sax, col quale di tanto in tanto mi diletto (Sax Improvisation è un esempio)
La chitarra, studiata da autodidatta, insieme ai fiati rimane uno dei miei strumenti preferiti.â€
Di cosa vivi?:
"Vivo di utopie; vivo pensando che la gente non possa mai fregarti, vivo pensando che la giustizia esista, vivo pensando che tutti abbiano quel che hanno perchè se lo sono meritato, vivo pensando che la cattiveria sia solo un istinto primordiale e che la libertà esista veramente."
Tell you...:"My name is John, a name of Jewish origin, meaning "God's gift ", which in the past was given to a child long awaited (I hope this is not my case). It is the second most common name in Italy (after Joseph) whose foreign variants are many: Eoin, Evan, John, Iain, Ian, JOHN, Ion, Ivan, Jan, Janos, Jean, Jack, Joan, Joao, Johann, Johnny, Juan, Keoni (Hawaiian), Sean, Yan, Yannick. I was born on 23 March 1982 in 'Castellammare di Stabia' (Naples), therefore I am 'Terrone' of nature, which is why perhaps that my complexion reflects the brown color of the earth. The term 'Terrone' often is used with disparaging meaning but I like this term, perhaps because its sound recalls the nature, the land from which everything takes life and springs from which the water that washes the shores of this country, SOUTH for me synonymous with "Latin", "caliente".
I started studying music early, when I was more or less 6 years. Initially I approached the piano since I was in a house and occasionally with my small hands trying to play something. But it was not my way; later with age I had the opportunity to know the world of wind instruments and it is there that I began to study seriously. With great master of music and life Amedeo Ricci I started playing the clarinet. After many satisfactions (several tests at Santa Cecilia Conservatory in Rome) have arrived at a stone's throw from diploma… but unfortunately that has been there. It was a great disappointment, especially for myself, but before the junction university-music I 've chosen to follow the path of university interrupting my musical career in the fifth year of the conservatory just two examinations from the goal. Maybe one day I will have the courage to resume everything in the hands and conclude that path…. The study of the clarinet I was useful for the sax, with which from time to time I delight (Sax Improvisation is an example) The guitar, studied self, along with wind instruments remains one of my favorite tools. "
What do you live?:
"I'm living of utopias;I live thinking that people can never rub you, I live thinking that justice exists, I live thinking that everyone has what they have because if they are deserved, I live thinking that the wickedness is just an instinct primordial and that freedom really exists. "
La Musica per me
Non saprei come poterla definire.....
La musica è una magia che ti avvolge, ti trascina,
ti sconvolge, dandoti sensazioni senza uguali...
è la compagna che segna la nostra esistenza
è uno sfogo che ci porta alla ribellione e all'indipendenza
è un'arma che colpisce senza far male ma ferisce più di qualsiasi altro dolore
è nemica dell'apatia, amica dell'inverosimile
è creazione, profondità , comunicazione
è qualcosa senza la quale.....NON POTREI VIVERE!
..Ascolta la versione prova di "Solo tre minuti"
Una passione nata da poco,grazie soprattutto all'aiuto del digitale che ha permesso a molti di avvicinarsi a questo splendido mondo: LA FOTOGRAFIA.
Questa è una piccola raccolta dei miei scatti preferiti.
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FOTOGRAFIE DEL BORGO DI CERI
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