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Brevi tratti biografici: Francesco Luzzi, nasce a Terni il 5/8/80. Artista poliedrico, rimane affascinato dalle sonorità del jazz anni 30, dalla tromba di Miles Davis e dal virtuosismo di Charlie Parker. Così impara a suonare il sax dal maestro Lorenzo Fontana, fondamentale per la sua crescita musicale.
Tuttavia, col tempo, si accorge di avere la passione per l’armonia e comincia a comporre le prime canzoni. Nel 2002 conosce il maestro Corrado Fedrighi, che diventerà il suo insegnante di piano, da qui i primi concorsi e le prime finali: Il Myricanto nel 2002, l’accademia di San Remo 2003, Festival di Napoli 2003, Voci nuove per il successo 2004( dove vince il premio miglior personaggio della serata), e il Golden Disc di Livorno 2006 dove centra la finale assoluta arrivando tra i primi quattro finalisti, il pezzo è scritto insieme a Marco Collazzoni e si intitola “La Giostraâ€.
Il 2006 è anche la pubblicazione del disco “Prospettiva Emotivaâ€disco dalle sonorità lounge ed acid jazz. Autori del progetto sono anche Marco Collazzoni(sax soprano) e Roberto Lo Crasto(chitarrista) che ha curato la produzione artistica del disco.
In questi anni, però, le passioni aumentano…o meglio si scopre di avere qualcos’altro da raccontare e l’incontro con l’attore Gastone Moschin è profetico. Inizia a seguire la sua scuola di recitazione: la Mumos. Ergo impara il mestiere d’attore. Lì, in accademia, ci sono anche Marzia Ubaldi, Mico Cundari ed Emanuela Moschin. In quegli anni comincia ad entrare in un altro emisfero emozionale, a capire che lo spettacolo non è solo voce ma corpo, interpretazione, ritmo.
Jouer au Theatre diventa il motto per Francesco, almeno per tre anni precisamente dal 2004 al 2007. Va in scena con: “Piccola Città †di Thorton Wilder mise en scene di Gastone Moschin, il “Crogiuolo†di Arthur Miller diretto da Marzia Ubaldi( sua insegnante di doppiaggio). Intensa anche l’attività di doppiaggio con il maestro Giorgio Lopez( voce di Dustin Hoffman, Danny De Vito) in West Wings ( tutti gli uomini del presidente serie Tv ). L’ultimo spettacolo a Teatro è “Commedia†mise en scene di Oreste Crisostomi, tratto dall’opera di Beckett e dalla Divina Commedia del poeta Alighieri.
Proprio l’opera Dantesca, assumerà un ruolo determinante per l’artista. La rilettura del Canto 26 dell’inferno, sarà fonte d’ispirazione per la nascita d’un nuovo pezzo, il pezzo che lo condurrà alla finale del premio Mia Martini…Penelope…
La mia esibizione alla fase finale del Premio Mia MArtini 2008....
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