_______ DICHIARAZIONE DI NON APPARTENENZA CONSAPEVOLE _______
I BEDEDEUM NON APPARTENGONO ALLO STATO ITALIANO - BEDEDEUM ARE NOT ITALIAN -
IL GRUPPO BEDEDEUM, PUR RICONOSCENDO A CIASCUN POPOLO LA LIBERTA' DI SCEGLIERSI I GOVERNANTI E I SISTEMI DI GOVERNO CHE MEGLIO CREDE - RIBADISCE CON FORZA LA PROPRIA DISTANZA DA QUALSIVOGLIA AFFINITA' CON UNA NAZIONE DOVE LA MAGGIORANZA DELL'ELETTORATO VOTA, DELEGANDO LA PROPRIA LIBERTA' ED IL POTERE DI DISPORNE AD UN MANIPOLO DI MAFIOSI, EGOMOSTRI, LADRI, SCIACALLI, FASCISTI, TANGENTISTI, EVASORI, PUTTANIERI, RUFFIANI, LECCACULI, INVASATI IN CAMICIA VERDE....
_______ ULTIMA ORA _______
FEBBRAIO 2009
- Nuove recensioni positive per il disco "Oltre il Sipario"
- Alla viola di Andrea si sono aggiunti il violino di Sara e il violocello di Alessandro. Il gruppo sta arrangiando i brani per la nuova formazione e componendone di nuovi.
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_______ BIOGRAFIA (ITALIAN) _______
Perché Bededeum?
".....bededeum bededeum mena la m'nata..." è la strana nenia che le anime dannate, descritte nella favola ligure apuana de "La M'nata", cantano ogni notte, scendendo al paese di Miseglia, ad insidiare i sogni e le coscienze dei viventi.
"...Un eterno ritorno dalla morte, un cerchio ininterrotto che dall'abisso della dimenticanza attorce alle anime dei vivi il fardello del ricordo. Un percorso che coinvolge tutti i sensi, partendo dal silenzio e tornando al silenzio, transitando attraverso quadri intessuti di simboli e di tensioni emotive..." (André la Vallette)
La memoria è esistenziale, per questo vogliamo appuntare qui di seguito alcuni passaggi fondamentali della nostra storia.
Il Progetto Bededeum nasce ufficialmente il 2 Settembre 1997, in seguito ad un fortuito incontro in occasione del concerto di un noto arpista italiano, Vincenzo Zitello.
A prescindere dall'occasione in sé, ciò che ci ha convinti a cominciare questa esperienza è stata la comune passione per la musica popolare, in particolar modo per quella di area cosiddetta "anglo - celtica" (tradizionale irlandese, bretone, inglese, scozzese...). Gruppi come Pentangle, Fairport Convention, Steeleye Span (...) hanno condizionato non poco il nostro gusto musicale, sebbene ciascuno di noi non si sia mai limitato al solo ascolto di musica "folk". Il rock di fine anni '60 ed inizio '70, il progressive inglese e quello italiano, la psichedelia americana, la musica di Canterbury, il Jazz e le figure cardine che hanno animato la grande stagione della rivoluzione musicale negli anni della contestazione - da Jimi Hendrix alla follia dei Gong di Daevid Allen, dal kraut rock tedesco dei Can ai Jethro Tull, dai King Crimson, ai Genesis; i Pink Floyd, Bob Dylan e, soprattutto, Fabrizio De André... Molti compagni di viaggio che ci hanno donato infinite sfumature, infiti modi di "sentire" la musica e che inevitabilmente hanno influito, o meglio “partecipatoâ€, indirettamente, alla definizione del modo di comporre e di proporre la nostra musica.
E’ stato proprio questo il motivo per cui abbiamo abbandonato quasi subito la strada della musica "tradizionale" pura, sul modello irlandese, avventurandoci in mille sperimentazioni e contaminazioni che hanno toccato la musica antica, le sonorità balcaniche e mediorientali, gli intrecci della musica barocca e le mille influenze che ogni componente del gruppo inevitabilmente portava con sé.
Dicembre 1997 - La prima apparizione live del gruppo (difficile parlare ancora di un concerto…) si è avuta a pochi mesi dall'inizio della nostra avventura, in occasione di una festa presso il Centro Patapin, organizzata all’Autoaiuto Psichiatrico di Carrara. Il repertorio era molto scarno, composto per lo più da brani della tradizione popolare irlandese ed inglese, arrangiati alla meglio, con i pochi strumenti che avevamo a disposizione: una small pipes (una piccola cornamusa a mantice senza bordoni), un whistle irlandese, due chitarre e un flauto dolce, un paio di percussioni improvvisate.
La prima formazione Bededeum era composta da:Antonio Pincione – chitarre
Davide Lazzaroni – voce, flauti, percussioni e recitato
Enrica Mariani – voce solista
Fabio Ghelli – chitarra e cori
Jacopo Bisagni – flauti e small pipes
Martino Salvetti - violino
8 Agosto 1998 - La data del primo concerto vero e proprio del gruppo, in cui abbiamo realizzato uno spettacolo organico, arricchito dalle videoproduzioni artistiche di Lara Borghetti, proiettate direttamente sui nostri corpi, a creare l’effetto di “quadri dinamiciâ€, fatti di musica ed immagini, suoni e colori. Il concerto si è tenuto nel suggestivo castello di Calice al Cornoviglio in provincia di La Spezia ; un maniero che ricorda molto le illustrazioni gotiche ottocentesche. Un luogo ideale per il tipo di spettacolo che proponevamo. A prescindere dall’essere legati a questo episodio perché rappresenta di fatto l’inizio effettivo della nostra attività musicale davanti ad un pubblico, ognuno di noi è intimamente legato al concerto di Calice per diversi motivi, non ultimo l’essere riusciti nell’intento di creare una precisa atmosfera, capace di coinvolgere il pubblico profondamente; instaurare quel particolare “contatto†di cui si ha bisogno per trasmettere una sensazione, un’idea, un messaggio…
Fu proprio in seguito a questo concerto che il progetto Bededeum entrò a far parte del “Centro Studi Tecnognimiciâ€, seguendo la filosofia lavallettiana degli spazi dinamici .
13 Marzo 1999 – Enrica Mariani lascia il gruppo e viene sostituita dopo qualche mese dalla cantante Laura Mannocci, nel frattempo il repertorio si arricchisce di nuovi brani di composizione. Ad aprile fa il suo ingresso nei Bededeum anche Davide Giromini, un tastierista da poco convertitosi alla fisarmonica.
13 Agosto 1999 - Con la nuova formazione, ma senza Fabio Ghelli infortunato, suoniamo per la prima volta nel borgo di Nicola di Ortonovo (SP), all’interno della “Passeggiata Musicaleâ€, organizzata dal Comune di Ortonovo. Il concerto di Nicola rappresenta un’altra tappa fondamentale nella storia del gruppo, offrendoci molti spunti per la definizione di un nostro stile personale, di gruppo, sia per il modo di comporre che di proporre la nostra musica ed il nostro spettacolo in genere. Da ricordare in quell’occasione la partecipazione dell’autore e poeta Mario Baccigalupi, interprete di due poesie dell’autore americano Charles Bukowski, recitate con suggestiva maestria su improvvisazioni di uillean pipes e bouzouki. La contaminazione fra musica, prosa e poesia è uno degli elementi che ci ha più caratterizzati nel corso della nostra storia.
15 Gennaio 2000 – Il nuovo millennio comincia con alcuni cambiamenti radicali nella formazione. A Laura Mannucci , uscita dal gruppo a settembre, si sostituisce la nuova cantante Micaela Guerra che si dimostra subito essere un’ottima interprete per il ruolo di voce solista dei Bededeum. L'ingresso di Micaela nell'organico è accompagnato da una breve partecipazione di una seconda voce femminile, Miriam Dell'Amico; un esperimento che non ha seguito. A breve distanza entrano a far parte dei Bededeum altri due elementi fondamentali per il proseguo del progetto: Rodolfo Giardina e Gabriele D’Ascoli, rispettivamente alle percussioni e alla chitarra basso. Quest’ultimi già insieme in una formazione hard-core ben conosciuta nella zona, gli Arsi Vivi. Rodolfo è un cantante molto bravo, di grande esperienza, che fra le altre cose è stato la voce del gruppo rock progressivo Cage (ex Sound Proof Red), oltre ad avere un’ottima esperienza come batterista. Gabriele D’Ascoli invece è il chitarrista degli Arsi Vivi ma, fra le altre cose, suona anche il basso nella più famosa formazione heavy metal degli Angels Grace.
20 Maggio 2000 – Rodolfo ha l’indiscusso merito di aver dato una forte spinta in avanti al progetto Bededeum, sostenendo con decisione una maggiore attività live ed introducendo per la prima volta l’idea di una registrazione del materiale prodotto. Il primo appuntamento con uno studio di registrazione si ebbe proprio in occasione dell’uscita dell’ultimo album autoprodotto degli Arsi Vivi, per il quale abbiamo arrangiato ed inciso un brano di loro composizione. L’esperienza positiva di quella registrazione ci ha convinti a mettere nero su bianco il materiale composto fino a quel momento e ci siamo riproposti di lavorare al progetto di album nostro – ovviamente nel rispetto dei tempi biblici dei Bededeum…
3 Agosto 2000 – Concerto nelle rovine dell’antica città di Luni. Non ci sono parole sufficienti per descrivere quanto è stato importante per noi quel concerto. I ruderi di un antico teatro romano, nella campagna della Val di Magra. Il silenzio assoluto e la notte tiepida che avvolgeva tutto e tutti, nascondendoci al mondo. Un folto pubblico silenzioso. Le torce e le proiezioni virtuovisive di Lara Borghetti, che giocano con le cose e coi corpi, traducendo in immagini dinamiche, ombre sinuose, la musica degli strumenti… Il primo concerto “amplificatoâ€â€¦
Questa la formazione:Antonio Pincione – chitarre, bouzouki, mandolino
Davide Giromini - darmonica
Davide Lazzaroni – voce, flauti, percussioni e recitato
Fabio Ghelli – chitarre, balalaica, cori, recitato
Gabriele D'Ascoli - basso
Jacopo Bisagni – flauti, whishtles, uillean pipes, piva dal carner
Martino Salvetti – violino
Micaela Guerra – voce solista
Rodolfo Giardina – percussioni, cori
Il concerto di Luni ha inaugurato un periodo di intensa attività live, che ha toccato diverse città del nord Italia. Proprio in questo momento della vita Bededeum viene a delinearsi una proposta artistica del gruppo, divisa sostanzialmente in tre soluzioni distinte:
- Attività di musica di strada: seguendo la tradizione degli antichi musici girovaghi, si offre un repertorio musicale caratterizzato per lo più da musica antica e musica di nostra composizione “in temaâ€, indossando abiti medievali e associando alla proposta musicale una sorta di improvvisazione farsesca, al fine di interagire con il pubblico. Il tipo di spettacolo è rivolto squisitamente a contesti di rievocazione storica, mercati medievali e affini…
- Concerti: una proposta adatta per lo più a concerti di piazza, in locali pubblici, rassegne musicali. Si presenta un repertorio di brani vari, per lo più di nostra composizione, in cui l’elemento scenico/teatrale è ridotto al minimo indispensabile.
- Spettacolo: dedicato per lo più a luoghi particolarmente suggestivi o situazioni organizzate ad hoc. Si propone una forma di concerto/spettacolo organizzato sulla base di un plot preciso, in cui gli elementi scenici e le soluzioni teatrali rivestono un ruolo fondamentale. Questo tipo di proposta artistica è stata molto ridimensionata con l’andar del tempo…
Fondamentale è stato l’incontro con Walter Siccardi, responsabile della gruppo di rievocazione storica “Confraternita dell’Arco e della Spada†di Aqui Terme, conosciuto proprio ad Agosto del 2000 in occasione del Mercato Medievale di Filetto, in Lunigiana. Walter è un maestro d’armi e come tale ha lavorato alla realizzazione di diversi film, fra i quali “I cavalieri che fecero l’impresa†(2001), del regista Pupi Avati ed il film “King Arthur†(2004) di Antoine Fuqua. L’amicizia con Walter ci ha permesso di partecipare ad alcuni interessanti happening di rievocazione storica, soprattutto in Piemonte ed in Lombardia.
11 Novembre 2000 – Registriamo per la prima volta qualcosa di nostro. Lo studio è in casa di Rodolfo Giardina, dove poi verrà registrato il nostro prima lavoro completo. I brani scelti sono: Fairy Nurse, brano del gruppo Whisky Trail, Foggy Dew , storico brano legato alla lotta di liberazione del popolo dell’Irlanda dall’occupazione britannica, e il Tourdion brano medievale francese. La scelta di questi brani è spiegata con il fatto che, pur non essendo di nostra composizione ma solo “arrangiati†secondo il nostro gusto, rappresentavano di fatto tutti gli aspetti che ci avevano caratterizzato fino a quel momento.
Il 2001 ci vede impegnati in molti concerti un po’ ovunque, alcuni particolarmente suggestivi, come il secondo appuntamento con Calice al Cornoviglio, il concerto alle “Pietre Biancheâ€, o quello “in casaâ€, l’8 Agosto sul grande palco di Piazza Alberica a Carrara. I “Viaggi Bededeum†si fanno sempre più frequenti, rigorosamente in macchine stracolme di strumenti di ogni genere e forma. Da menzionare anche la collaborazione artistica con Fabio Lucetti, nel ruolo di “maestro di cerimonia†bergmaniano all’interno dei nostri concerti. Un 2001 piuttosto intenso, con il G8 di Genova a fine Luglio e l’attentato alle torri gemelle di New York l’11 Settembre…
28 Settembre 2001 – Comincia la registrazione del nostro primo lavoro in studio. Si chiamerà “Brevisteleâ€, un nome scelto per associazione linguistica fra due sinonimi “Brevi†e “Steleâ€, con riferimento alle statue sacre antropomorfe, lasciate nei boschi dalle antiche popolazioni liguri-apuane che abitavano queste terre. Il primo a mettersi davanti al microfono per la registrazione dell’album è Fabio Ghelli con la sua chitarra. Avevamo problemi di tempo, perché da lì a poco sia Fabio, sia Jacopo Bisagni sarebbero partiti per le rispettive città europee scelte per il periodo di studi dell’Erasmus. Fabio parte per Tubinga, in Germania, il 1 Ottobre e ritorna a Dicembre, ma solo per una breve visita natalizia. Jacopo parte per Galway, in Irlanda, il 3 Gennaio 2002. Cerchiamo di sfruttare al massimo i pochi giorni della loro presenza per registrare quanto più possibile. L’architettura del brano è definita. Lo studio di registrazione è allestito a casa di Rodolfo, che fra le altre doti ha anche quella di essere un buon tecnico del suono. Il lavoro al disco procede a rilento per diversi contrattempi.
7 Giugno 2002 – Il disco Brevistele è finalmente terminato e consegnato alle macchine per la stampa. Uscirà ufficialmente il 29 Giugno 2002.
19 Luglio 2002 – Una delle esperienze più ridicole vissute dal gruppo Bededeum: la partecipazione al Tim Tour, con tanto di concerto in piazza Garibaldi a Livorno davanti ad una flottiglia di adolescenti urlanti (non certo per noi.. ma per i belloni del programma della De Filippi), con uno splendido “Red Ronnie†Ansaloni. Come conciliare il mondo dei “tronisti†con un gruppo che si presenta in calzebraghe e cornamuse…?
Purtroppo lo stress collegato alla lunga e sofferta registrazione dell’album, le imminenti nuove partenze di Fabio e Jacopo per Germania e Irlanda, l’auto-sospensione provvisoria dal gruppo di Martino Salvetti (ormai chiamato Martinoki il Chimico) a causa di problemi personali, hanno creato un senso di instabilità e insicurezza, alimentando uno stato di tensione fra gli elementi del gruppo. Nonostante gli ottimi riscontri di critica e di pubblico ottenuti con la diffusione del disco e nei vari concerti di promozione, le cose peggiorano di giorno in giorno. Comincia una delle fasi più critiche della nostra esistenza.
5 Agosto 2002 – Durante un incontro chiarificatore, Rodolfo Giardina decide a malincuore di lasciare i Bededeum.
Nonostante la frattura il gruppo prosegue, sostenendo alcuni interessanti concerti e partecipando in formazione ridotta (Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli) ad un progetto della scuola del Teatro Grotowsky di Pontedera.
Accanto all’attività concertistica ordinaria, l’interazione con il mondo del teatro prosegue nel 2003 con una proposta della Compagnia Teatro degli Auras (oggi Blanca) di Carrara, in relazione ad un loro spettacolo “Terre di Nessuno – Viaggio di un Ulisse qualunque†per il quale il gruppo ha composto alcune musiche.
Agosto 2003 – Sull’onda della collaborazione con il teatro degli Auras una parte del gruppo partecipa alla turné in Sardegna dello spettacolo “Sottosopraâ€. Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli e Antonio Pincione si ritrovano così ad interpretare il ruolo di musicisti della prima metà del 1900.
Valige di cartone, scarpacce risuolate, decorosi pezzenti dallo spirito rivoluzionario e libertario, odore di brillantina, salnitro e polvere da sparo. Si smettono gli abiti medievali e si cominciano ad indossare gilet e orologi da tasca, giacche con camice bianche e fiocchi levalliere neri. Una scelta di percorso che non è solo l’apparenza, l’aspetto scenico, il costume. Il nuovo mondo Bededeum è qualcosa che di certo rappresenta la “appartenenzaâ€: appartenenza ad un’idea, ad un percorso, ad una terra, alla storia di migliaia di esseri umani anonimi, apparentemente silenziosi, che non si arrendono alla condanna di una vita misera e che affermano il proprio diritto ad un’esistenza libera camminando a testa alta, nelle proprie vecchie scarpe risuolate, ostentando dignità nei loro vestiti buoni "della domenica", rattoppati alla meglio. La musica, intesa come linguaggio di note, risente inevitabilmente di questo nuovo bisogno di raccontare e di raccontarsi. Si arricchisce di sfumature e ricerca nuove sonorità .
Jacopo si è ormai trasferito in Irlanda, dove insegna filologia celtica e antico irlandese all’università di Galway, mentre Fabio dalla Germania è passato al Giappone, impegnato anche lui nei suoi studi matti e disperatissimi. Entrambi comunque mantengono la loro parte nell’organico del gruppo. Davide Giromini ha invece deciso di intraprendere una carriera solista, pubblicando un primo disco (Apua Mater) nel 2005, che ha riscosso un buon successo, non solo a livello locale, proseguendo poi con la fondazione di una nuova formazione che prende il nome proprio dal titolo di quel suo primo lavoro.
Fra il 2004 e il 2005 l’attività concertistica del gruppo è calata sensibilmente, per ovvi motivi logistici, anche se tutte le esibizioni di questo periodo sono considerate fra le migliori della nostra storia. Citiamo fra tutte l’esibizione al “Cantiere San Bernardo†di Pisa: una chiesa sconsacrata, convertita a centro culturale, in cui il progetto Bededeum ha allestito uno spettacolo di due ore. Proprio con le immagini di quel concerto il giovane regista Gabriele Lucchetti ha realizzato un cortometraggio molto suggestivo.
2006 - Dopo un periodo di assestamento il gruppo Bededeum ha ripreso il suo cammino con nuove idee e obiettivi precisi. Alcuni cambiamenti strutturali nella formazione hanno permesso al progetto di sperimentare l’apporto di nuove sonorità nell’arrangiamento dei brani.
Settembre 2006 - comincia la registrazione del nuovo disco...
La storia continua…_______ BIOGRAPHY (ENGLISH VERSION) _______
Why ‘Bededeum’?
".....bededeum bededeum mena la m'nata..." is the strange litany sung in the liguro-apuan fairytale “La M’nata†by the cursed souls who, every night, go down to the village of Miseglia, to haunt the dreams and the minds of the living.
“...An eternal return from death, an uninterrupted circle which, from the abyss of oblivion, wrenches memory’s burden from the souls of the living. A trail which involves all senses, which begins from silence and goes back to silence, crossing pictures interwoven with symbols and emotional tensions...†(André la Vallette)
Memory is existential, and this is why we want to take note here of some or our history’s most fundamental moments.
The ‘Bededeum Project’ started officially on September 2nd 1997, due to an accidental encounter of some of the group’s members at a concert of Vincenzo Zitello, a well-known Italian harpist.
Apart from that occasion itself, what convinced us to begin this experience was the shared interest in folk music, especially from the ‘anglo-celtic’ area (Irish, Breton, English, Scottish etc.). In particular, groups such as Pentangle, Fairport Convention, Steeleye Span etc. have considerably influenced our musical taste, even if none of us had exclusively listened to folk music, but also to Rock music from the late sixties and early seventies, English and Italian progressive, American psychedelia, Canterbury music, Jazz, as well as the central characters of the great age of musical revolution in the years of the youth protest movements – from Jimi Hendrix to the frenzy of Daevid Allen’s Gong, from the German ‘kraut rock’ of Can to Jethro Tull, from King Crimson to Genesis, and then Pink Floyd, Bob Dylan and, most of all, our own Fabrizio De André... Many travelmates who left us with endless nuances, endless ways of “feeling†the music, and who inevitably had an influence on (or even were indirectly involved in) our way of composing and proposing music.
This is the main reason why we almost immediately abandoned pure traditional (especially Irish) music, attempting numerous experimentations and fusions, reaching as far as early music, sounds from the Balkans and the Middle East, baroque music, and all the various influences which every member of the group inevitably brought in.
December 1997 – The group’s first live exhibition (we cannot really call that a concert yet...) took place only a few months after the beginning of our ‘adventure’, on the occasion of a party in the ‘Centro Patapin’, organised by the Department for Psychiatric Care of Carrara. Our repertoire was still very meagre, and more or less constituted by a few Irish and English traditional tunes and songs, roughly arranged with the small number of instruments we could rely on: a Leicestershire small pipes (a bellows-blown English bagpipes with one drone), a tin whistle, two guitars, a recorder and some improvised percussions.
The group’s first line-up was:Antonio Pincione – guitars
Davide Lazzaroni – vocals, recorders, percussions and acting
Enrica Mariani – lead vocals
Fabio Ghelli – guitar and back vocals
Jacopo Bisagni – whistles, recorders and Leicestershire small pipes
Martino Salvetti - fiddle
8th August 1998: this is the date of the group’s first proper concert, a complete show enhanced by artistic video-productions realised by Lara Borghetti, which were projected directly on our bodies, creating ‘dynamic pictures’ made of music and images, sounds and colours. The gig’s venue was the haunting castle of Calice al Cornoviglio, in the mountains near the town of La Spezia, a manor which easily recalled 19th-century gothic drawings and carvings: in a nutshell, the ideal place for the kind of show we were thinking of. Apart from the obvious fact of still having a deep affection for that event (which actually represents the beginning of our live musical experience), each of us is emotionally bound to that concert for various reasons, last but not least because we managed to create a precise kind of atmosphere, which strongly dragged the audience and created that special ‘contact’ one needs to convey a feeling, an idea, a message...
After and because of this concert the Bededeum project became part of the ‘Centre for Technognomical Studies’, following the Lavallettian philosophy on dynamic spaces.
13th March 1999: Enrica Mariani leaves the group and is substituted after a few months with the singer Laura Mannocci; meanwhile, the group’s repertoire grows with new compositions. In April, Davide Giromini, a keyboard player who had just started playing the accordeon, also enters the group.
13th August 1999: with this new line-up, but without Fabio Ghelli (who had hurt himself), we played for the first time in the village of Nicola di Ortonovo, as part of the ‘Musical Walk’ organised by the Townhall of Ortonovo. This concert represents another essential moment in the group’s history, as it offered many hints for a better definition of both our style and our way of composing and proposing our music, and our show in general. In particular, Mario Baccigalupi took part in the gig, reading (with impressive know-how) two poems by Charles Bukowski, on improvisations of uilleann pipes and bouzouki. The fusion of music, prose and poetry is one of the elements which has characterised us the most throughout our experience.
15th January 2000 – The new millenium opened with a few radical changes in the line-up. The new singer Micaela Guerra replaced Laura, who had left the group in September: Micaela appeared at once as a very good song interpreter. Micaela’s arrival was accompanied by a brief involvement of a second singer, Miriam Dell’Amico, but this experiment did not last. Shortly afterwards, Rodolfo Giardina (percussions) and Gabriele D’Ascoli (bass), who had been playing together in the relatively well-known hardcore group ‘ArsiVivi’, also entered the group: these two elements would play a major role in the project’s near future. Rodolfo was an excellent singer who, among other things, had been the lead voice of the progressive rock group ‘Cage’ (former ‘Sound Proof Red’), and had a good experience as drums player. Gabriele was the guitar player of ‘ArsiVivi’ but was also playing the bass guitar in the more famous heavy metal group ‘Angel’s Grace’.
20th May 2000 – Rodolfo has the unquestionable merit of having brought forward the Bededeum Project, stimulating the group to a more intense concert schedule and proposing for the first time to record the material which we had composed and arranged so far. The group’s first contact with a recording studio was precisely on the occasion of the production of an album by ArsiVivi, for whom we arranged and recorded a song. The positive outcome of such experience convinced us it was the right moment to fix on a recording at least a part of the repertoire: we started thus working on our first proper album – obviously taking into account the legendary slowness of Bededeum...
3rd August 2000 – This is the date of a memorable concert among the ruins of the ancient Roman town of Lunae. No words or speech can ever express how important that concert has been to us. The ruins of an ancient Roman theatre in the countryside of the Magra valley; the absolute silence and the warm summer evening which enshrouded everything and everyone, hiding us from the world; a numerous silent audience; the torches and the virtuo-visual projections by Lara Borghetti, playing with things and bodies and transforming into dynamic pictures, into wiggly shadows, the music of our instruments... the first “amplified†concert..
This concert’s line-up:Antonio Pincione – guitars, bouzouki, mandolin
Davide Giromini - darmic accordeon
Davide Lazzaroni – vocals, recorders, percussions and acting
Fabio Ghelli – guitars, balalaika, back vocals and acting
Gabriele D'Ascoli - bass guitar
Jacopo Bisagni – recorders, whistles, uillean pipes, piva (aemilian bagpipes)
Martino Salvetti – fiddle
Micaela Guerra – lead vocal
Rodolfo Giardina – percussions, back vocals
The concert of Lunae inaugurated an intense period of live exhibitions, during which we travelled to several towns of North Italy. At this stage, three different typologies of show were defined by the group:
1) Street music, according to the tradition of the travelling minstrels; a repertoire mainly constituted by early music and newly composed tunes and songs inspired by early music, played in medieval costumes and combining musical performance with farcical improvisations, with the aim of interacting with the audience. A type of show which is perfect for contexts of historical re-enactment, medieval fairs and the like.
2) Concert: a kind of performance more suitable for open air venues, pubs, festivals etc., with a repertoire of various tunes and songs, most of which composed by ourselves; the theatrical element is here kept to a minimum.
3) Complete programme: suitable for particularly suggestive venues and / or locations prepared ad hoc; this is a complete concert / recital structured on the basis of a precise plot, in which the theatrical elements play a fundamental role. This last typology has however been much reduced in scope in the meantime...
Another important moment of our history was the encounter with Walter Siccardi, chairman of the historical re-enactment group ‘Confraternita dell’Arco e della Spada’ (from Acqui Terme), whom we met in August 2000 at the Medieval Fair of Filetto, a small village in the region of Lunigiana. Walter is a fencing master who worked as advisor for several movie productions such as ‘I cavalieri che fecero l’impresa’ (Pupi Avati, 2001) and ‘King Arthur’ (Antoine Fuqua, 2004). Our friendship with Walter allowed us to take part in some interesting historical re-enactment events, especially in Piedmont and Lombardy.
11th November 2000 – On that day, for the first time we recorded some music. The studio was Rodolfo’s house, where we would record our first complete album only short time later. The songs were ‘Fairy Nurse’ (composed by the Irish music group ‘Whisky Trail’), ‘Foggy Dew’ (a well known Irish rebel song) and ‘Tourdion’ (a French renaissance tune). All these pieces, even if not composed by us, were nonetheless arranged according to our own taste, and represented all the aspects which had characterised us up to that moment.
In 2001 we played several concerts in different parts of North Italy. Some venues were particularly suggestive: we may refer to our second concert in Calice al Cornoviglio, or the one on stage in Piazza Alberica, in the town of Carrara (8th August). The ‘Bededeum journeys’, distinguished by the use of cars filled with musical instruments of every possible kind and shape, became then more and more frequent. We should also mention here our artistic collaboration with Fabio Lucetti, in the role of Bergman-like ‘ceremony master’. 2001 was definitely an intense year, with the G8 in Genoa in late July, September 11th in New York...
On the 28th September 2001 we began to work seriously on our studio album. Its title was ‘Brevistele’, a name we chose by associating to synonims, ‘Brevi’ and ‘Stele’, referring to the ancient anthropomorphic statues of Lunigiana, left in the woods by the pre-Indoeuropean peoples who lived in these lands. The first of us to record anything was Fabio Ghelli with his guitar. On the other hand, we had some problems with our time schedule, as both Fabio and Jacopo had to leave shortly afterwards as part of the Erasmus project. Indeed, Fabio went to Tübingen, Germany, on the 1st of October, coming back in December only for a short Christmas visit. Jacopo left for Galway, Ireland, on the 3rd of January 2002. Therefore, we tried to benefit of their presence in order to record as much as possible, when they were still in Italy. The studio was set, once again, in the house of Rodolfo who, among other skills, had a good knowledge of sound recording. Our work on the album, however, was slowed down considerably by a number of difficulties.
Nevertheless, on the 7th of June 2002 the album was eventually completed and sent for printing. The official launch was on June 29th, 2002.
19th July 2002: this date marks one of the most ridiculous experiences we ever lived, our participation in the ‘Tim tour’ (a sort of pretty commercial pop music event), i.e. a concert in Piazza Garibaldi, in the town of Livorno (Tuscany), in front of a crowd of screaming youngsters (screaming certainly not for us, but for some handsome television hunks...), with a ‘wonderful’ (even though admittedly quite well known) guy called Red Ronnie as host. How to conciliate the world of ‘Big Brother’ with a group playing bagpipes in medieval costumes...?
Sadly, the stress due to the long and painful recording of the album, the impending new departures of Fabio and Jacopo respectively for Germany and Ireland, the temporary self-proscription of Martino Salvetti (by then known as Martinowho the Chemist) owing to personal difficulties, created a sense of instability and lack of self-confidence, fuelling a state of tension between the group’s members. Notwithstanding the good results obtained by the album’s distribution and by the various promotional concerts, things grew worse and worse every day. At that point, one of the most critical periods in the group’s life began.
5th August 2002 – After a meeting in which we tried to clarify some issues, Rodolfo Giardina decided reluctantly to leave Bededeum.
In spite of this internal fracture, the group went on, playing some interesting gigs and taking part, even though with a smaller team (Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli), in a project organised by the school of the Grotowsky Theatre (Pontedera).
Beside the usual concert activity, the interaction with the dimension of theatre continued in 2003, when a new project was proposed by the Carrara Theatre Company ‘Auras’ (nowadays known as ‘Blanca’), aiming to the realisation and the performance of a play called ‘No man’s lands – Journey of an ordinary Ulysses’, for which Bededeum composed some music.
August 2003 – As a consequence of such first collaboration with ‘Auras’, a part of the group participated in a tour in Sardinia for the show ‘Upside down’, in which Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli and Antonio Pincione had to play the role of musicians from the early 20th century.
Pasteboard baggages, worn boots, respectable tramps filled with ideas of freedom and revolution, smell of hair oil and gunpowder... Forget the medieval clothes! Now we wear waistcoats and pocket watches, jackets, white shirts and black levallière tied ribbons...This is a choice which is not only about the way we look, the stage, the costume. The Bededeum dimension is something which represents the ‘sense of belonging’: belonging to an idea, to a vision, to a land, to the history of thousands of nameless men, apparently silent, who did not and do not surrender to a fate of misery, and who claim their right to a free life, walking head-high, in their old worn boots, boasting a sense of dignity in their cobbled and barely amended Sunday clothes. Music, as a language made of notes, was inevitably affected by this new need to narrate stories, to narrate oneself. Our music was thus enriched with nuances and started looking for new sounds.
Jacopo lives now in Ireland, doing a Ph.D. in Celtic Philology and teaching Old Irish grammar in the National University of Ireland, Galway. Fabio has left Germany for Japan, and is also busy with some crazy research... Both, however, are still part of the group. Davide Giromini has by now undertaken a solo career: he has published an album called ‘Apua Mater’ (2005), which had some success not only in the neighborhood; he has also founded a new group named after that album’s title.
Even if in 2004 and 2005 we played much less live gigs, for obvious logistical difficulties, yet this period’s few concerts rank probably among our best ones. One for all, the concert at ‘Cantiere San Bernardo’, in Pisa: the venue was an unconsecrated church turned into cultural centre, in which Bededeum performed a two-hour show. With the images of that concert, the young director Gabriele Lucchetti realised a very suggestive short movie.
2006 – After a period of settlement, Bededeum have once again set off for new ideas and targets. Some changes in the line-up have allowed the group to experiment new sounds and new musical arrangements..
September 2006 – We start recording our new album...
The story goes on...