Bartolomeo

www.myspaceeditor.itIo,dopo lunghi e singolari esperimenti,ho scoperto un modo di pulirmi il culo che è di gran lunga il più signoresco,il più eccellente,il più spedito che si sia mai visto.Una volta mi pulii con il guardagote di una damigella,e lo trovai buono,perchè la morbidezza di quella seta mi procurava al fondamento un piacere da matti. Un'altra volta con un suo cappuccio,e fu lo stesso.Un'altra volta con una cuffietta di raso rosso;ma quell'intreccio di ricami di merda di palline dorate che c'era attaccato mi scorticò tutto il deretano - che il fuoco di Sant'Antonio incenerisca la canna delle scoregge dell'orefice che le fece e della damigella che le portava! Questo male mi passò forbendomi col berretto di un paggio bene impennacchiato alla svizzera. POi,cacando dietro un cespuglio,trovai un gatto marzolino e mi pulii con quello,ma le sue unghie mi ulcerarono tutto il perineo. Ne guarii l'indomani pulendomi con i guanti dia mia madre ben profumati all'acqua nanfanaria. Poi mi nettai con la salvia,con il finocchio,con l'aneto,con la maggiorana,con le rose,con le foglie di zucca,di bietola,con i pampini,con la bismalva,con il tassobarbasso (che è il rossetto da culo),con la lattuga,con gli spinaci - e sempre me ne venne un gran bene al terzo piede. Mi pulii con il fieno,con la paglia,con la stoppa,con la borra,con la lana,con la carta.Ma Sempre i coglioni di merda si imbelletta chi con la carta il suo culo si netta Io mi son quel poeta che poetando peta. Per la Merdonna! Non fa mestieri di pulire il culo se non siavi lordura;ma lordura non vi può essere se non dopo cacato;e dunque:cacare deinde culum astergere. Poi mi nettai con una gallina,con un gallo,con un pollastro,con una pelle di vitello,con una lepre,con un piccione,con un cormorano,con una borsa da avvocato,con una barbuta,con una cuffia. Ma in conclusione dico e sostengo che non c'è nettaculo migliore di un papero ben coperto di pennematte,a condizione che gli si tenga ben stretta la testa fra le gambe.E credetemi sul mio onore.Perchè vi produce al buco del culo una voluttà mirifica,sia per la dolcezza della calugine,sia per il calore temperato dell'uccello,il quale agevolmente si comunica al budello culare e agli altri intestini fino a pervenire alla regione del cuore e del cervello.E non crediate che la beatitudine degli eroi e dei semidei che scorazzano per i campi Elisi consista nel loro asfodelo,nell'ambrosia o nel nettare,come dicono queste vecchie qui.Essa a mio parere sta in questo,che loro si puliscono il sedere con un papero.