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Bruce Lee

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Lee Jun Fan, al secolo Bruce Lee, nacque al Jackson Street Hospital situato nella Chinatown di San Francisco (U.S.A.), il 27 Novembre del 1940 durante l'anno cinese del Drago, tra le 6:00 e le 8:00 del mattino (ora del drago). In quei giorni, suo padre, Lee Hoi Chuen, e sua madre (Grace), si erano trasferiti per lavoro negli Stati Uniti D'America, Lee Hoi Chuen era infatti impegnato a recitare in una tournee della "Cantonese Opera Company". A soli tre mesi, il piccolo Lee Jun Fan, debuttò come attore in Jimmen nu/Golden Gate Girl a San Francisco, recitando il ruolo di una bambina in braccio a suo padre.All'età di 1 anno Bruce si trasferì con i suoi genitori nella casa al 218 di Nathan Road, distretto di Kowloon, ad Hong Kong la città della sua famiglia.Dall'età di 6 anni Bruce recitò in numerosi film prodotti ad Hong Kong ed in altri paesi dell'Asia, durante la lavorazione di decine di pellicole egli sviluppò quell'espressività intensa che avrebbe caratterizzato il suo personaggio nei film dedicati al Kung Fu. Curiosamente, in molti dei film che interpretò durante la sua infanzia e la sua adolescenza, Bruce Lee indossava gli occhiali. Solo più tardi un amico oculista gli suggerì di utilizzare le lenti a contatto.Il giovane Bruce divise la sua vita di attore con quella di studente, a 12 anni si iscrisse al La Salle College di Hong Kong. A queste due occupazioni, nel 1953 se ne aggiunse un'altra che avrebbe cambiato il corso della sua vita. A 13 anni, non molto alto e magrissimo, fu infatti malmenato da una banda di teppisti e decise di studiare il Kung Fu come tecnica di difesa personale. Il suo maestro fu Sifu Yip Man, esperto nel sistema Wing Chun.Nel 1954 Bruce cominciò ad imparare il Cha Cha Cha e già l'anno successivo vinse alcune competizioni ad Hong Kong, fino a divenire il miglior ballerino della città. A 18 anni, recitò nel suo primo film da protagonista: The Orphan, l'unico in cui non recita in scene di combattimento.In questo periodo, però, egli dovette fare i conti con il lato più irrequieto del suo carattere: fu infatti coinvolto in numerose risse da strada che attirarono l'attenzione della polizia di Hong Kong nei suoi confronti (fece tra l'altro l'errore di picchiare il nipote del capo della polizia durante una rissa). Preoccupati, i suoi genitori decisero di regalargli un viaggio di tre settimane in America, nella Chinatown di San Francisco, la sua città natale. La sua permanenza negli U.S.A., fu però molto più lunga, infatti, partito con $115 in tasca che arrotondò insegnando i passi del Cha Cha Cha ad alcuni passeggeri della nave che lo portò in America, egli andò a vivere nei primi tempi a San Francisco presso la casa di un amico del padre, e successivamente si trasferì a Seattle per lavorare come cameriere nel ristorante di un altro amico di suo padre, Ruby Chow. A Seattle, Bruce si diplomò presso la Edison Technical School e cominciò ad insegnare arti marziali nei cortili e nei parchi pubblici della città.All'età di 21 anni si iscrisse all'Università come studente di filosofia e solo 2 anni dopo, in compagnia dell'amico Doug Palmer, fece ritorno ad Hong Kong dopo 5 anni di assenza per una visita ai suoi genitori.Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, il 25 Ottobre del 1963, conobbe Linda Emery, sua futura moglie. Poco dopo quest'incontro, Bruce lasciò il suo lavoro di cameriere presso il ristorante di Ruby Chow e fondò la sua scuola di arti marziali: il Jun Fan Kung Fu Institute. Le iscrizioni alla scuola erano aperte a tutti, senza distinzione di sesso, razza o colore della pelle, una decisione in aperto contrasto con l'usanza di molte scuole dell'epoca che permettevano l'iscrizione soltanto agli asiatici.Nel 1964 Bruce si recò ad Oakland per aprire una seconda scuola di arti marziali. Nello stesso anno sposò Linda Emery a Seattle e si trasferì definitivamente a Oakland con la moglie.La fama di Bruce Lee cominciava così a diffondersi e, sempre nel 1964, fu invitato da Ed Parker, noto produttore televisivo americano, per una dimostrazione delle sue capacità marziali. Durante questa dimostrazione incontrò alcuni produttori di Los Angeles per i quali fece un provino destinato ad una serie televisiva.Il 1965 fu un anno fondamentale nella vita di Bruce Lee, infatti, egli fu sfidato da Wong Jack Man, uno dei più importanti praticanti di Kung Fu in America. I termini della sfida furono questi: chi dei due avesse perso avrebbe visto chiudere la propria scuola. Il combattimento fu breve, Bruce vinse in pochi secondi. Era il trionfo del Jeet Kune Do (letteralmente La via per intercettare il pugno). Lo stile/non stile da lui creato basandosi sulle tecniche di diverse arti marziali e privo di forme prestabilite, aveva conquistato la sua dignità nonostante le critiche delle scuole più tradizionaliste.Ma questo non fu l'unico evento significativo avvenuto nel 1965, in quello stesso anno egli fu scritturato per una serie televisiva intitolata The Green Hornet (più noto in Italia come Il Calabrone Verde), in cui interpretava la parte di Kato l'assistente/autista orientale esperto di arti marziali sempre al fianco del protagonista, l'attore Van Williams.Il 1° Febbraio nacque Brandon Lee (morto tragicamente il 31 Marzo 1993 durante la lavorazione de Il Corvo di Alex Proyas), ma la gioia di Bruce fu presto sostituita dalla tristezza per la morte del padre, avvenuta pochi giorni dopo, l'8 dello stesso mese. Questa circostanza lo costrinse a ritornare ad Hong Kong per i funerali del genitore, ma fu anche un'occasione propizia per far visita al suo maestro Sifu Yip Man al quale fece conoscere il piccolo Brandon. Le riprese di The Green Hornet cominciarono nel 1966, anno in cui Bruce si trasferì con la sua famiglia a Los Angeles nel quartiere di Westwood. In questo periodo le sue disponibilità economiche cominciarono a crescere fino a permettergli di aprire una terza filiale del Jun Fan Kung Fu Institute proprio a Los Angeles, al 628 di College Street.Tra il '67 e il '71, la vita lavorativa di Bruce Lee si divise tra la carriera cinematografica (fece tra l'altro piccole apparizioni in numerose serie televisive dell'epoca), la sua scuola di arti marziali e le costose lezioni private che impartiva ad alcuni dei più famosi divi di Hollywood: Roman Polanski, James Garner, Lee Marvin, James Coburn, Steve McQueen e la star della pallacanestro Kareem Abdul Jabbar. In questo stesso periodo conobbe Chuck Norris, allora campione americano di Karate e oggi divenuto uno degli attori cinematografici e televisivi più noti di Hollywood.Curiosamente il serial The Green Hornet ebbe vita breve nonostante la fama di Bruce, infatti, fu proprio a causa della popolarità di quest'ultimo che il protagonista abbandonò la serie, Kato, l'autista destinato ad un ruolo di secondo piano nel telefilm, divenne presto molto più amato dal pubblico del supereroe a cui avrebbe dovuto fare da spalla.Nel 1969, Linda diede alla luce una bambina a Santa Monica: Shannon, secondogenita di casa Lee. Ma, come accadde nel periodo della nascita di Brandon, anche quello successivo alla nascita della piccola non fu uno dei più fortunati per Bruce. All'età di trent'anni, nel 1970, egli subì un incidente che gli arrecò gravi danni al nervo sacrale. Gli allenamenti divennero insopportabili a causa di forti spasmi e continui dolori alla schiena. Secondo il parere dei medici che lo ebbero in cura, Bruce non sarebbe mai più stato in grado di praticare le arti marziali.Durante il periodo di ricovero, egli decise di mettere per iscritto le tecniche di combattimento e di allenamento del Jeet Kune Do, completandole con i fondamenti filosofici che considerava alla base di questa disciplina. Quest'opera, intitolata "Il Tao del Jeet Kune Do", fu pubblicata soltanto dopo la sua morte per volontà di Linda.Nel 1971, ripresosi dall'incidente che lo aveva costretto ad un lungo ricovero forzato, Bruce si recò in India con James Coburn per la realizzazione di un film intitolato The Silent Flute. In questo paese egli trovò ispirazione per la realizzazione di un'altra pellicola: Game of Death. Presto Coburn abbandonò il progetto e Bruce fu assorbito da diversi impegni.A 31 anni, la fama conquistata ad Hong Kong grazie al serial The Green Hornet, gli valse un incontro con Raymond Chow, proprietario di una compagnia di produzione cinematografica. Chow gli offri una parte in un film intitolato The Big Boss e Bruce accettò, decidendo di tornare a vivere a Kowloon in una casa sita in 2 Man Wan Road. Così, anche Brendon, 15 anni dopo il padre, finì per frequentare il La Salle College di Hong Kong.Con The Big Boss (Il furore della Cina colpisce ancora) girato interamente in Thailandia, a 31 anni Bruce comincia a girare una serie di film che lo consegneranno alla storia come il più grande attore marziale di tutti i tempi. Quando il film uscì nelle sale si affermò come un successo senza precedenti e lanciò definitivamente la moda dei King Fu movies. La vita di Bruce fu però costellata di episodi curiosi, e spesso misteriosi: il destino volle allora che gli fosse rifiutato il ruolo di protagonista nella serie Kung Fu dell'emittente americana ABC, nonostante egli fosse in quel periodo uno degli attori marziali più popolari del mondo. Curiosamente, al volto di Bruce fu preferito quello di Devid Carradine, un ottimo attore che però non sapeva assolutamente nulla in fatto di arti marziali.Il secondo grande film marziale di Bruce Lee, s'intitolò Fist of Fury (Dalla Cina con Furore ), distribuito negli U.S.A. come The Chinese Connection nel 1972. Fu anche questo un grande successo, ma gli regalò maggiori soddisfazioni, infatti la pellicola fu realizzata sotto la sua costante supervisione e molte scelte registiche furono influenzate dalle sue decisioni.Sempre nel 1972 cominciò la lavorazione di Game of Death (L'ultimo combattimento di Chen), un film che vide la partecipazione nei panni di attore del grande cestista e allievo di Bruce, Kareem Abdul Jabbar. La pellicola uscì solo dopo la morte di Bruce Lee e contiene poche (anche se ottime) scene girate da lui stesso. Il terzo film che vide Bruce come protagonista fu The Way of the Dragon (L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente), distribuito negli Stati Uniti come The Return of the Dragon nel 1972, che vide Chuck Norris, nella parte di supercattivo, sfidare il campione cinese tra le rovine del Colosseo. La pellicola fu infatti girata a Roma, una cornice inusuale per i Kung Fu movies, e su di essa Bruce ebbe il pieno controllo riguardo alla sceneggiatura, alla regia e alla produzione del film. The Way of the Dragon fu un successo, ma anche in questo periodo i successi lavorativi di Bruce si accompagnarono a tragedie di carattere personale. Nel 1972, infatti, suo fratello James scomparve prematuramente.Nel 1973, Bruce fu il protagonista principale del film Enter the Dragon (I tre dell'Operazione Drago), storica prima cooproduzione tra l'industria cinematografica americana (Warner Bros) e quella di Hong Kong (la Concord Production di Raymond Chow e Bruce Lee). Fu l'ultimo successo della sua vita. www.myspaceeditor.it

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