About Me
"Sestante" è il titolo di un progetto, ideato dal compositore e musicista
Marco Valentino , avente come tema l'incontro tra le diverse culture musicali.
In un duplice senso: tra culture di etnie diverse, ma anche tra espressioni artistiche culturalmente differenti, cioè tra generi musicali diversi.
Il progetto si compone di due spettacoli musicali e di uno teatrale.
"Sestante: Rotte musicali tra Oriente e Occidente", dedicato alle contaminazioni tra le forme musicali occidentali (musica contemporanea, jazz, minimalismo, elettronica) e mediorientali.
"Sestante: Rotta a Sud", dedicato all'incontro tra la cultura musicale europea e quella tradizionale dell'Africa.
"Sestante: I viaggi di Ibn Battuta", spettacolo teatrale ispirato ai viaggi di Ibn Battuta, il più grande viaggiatore musulmano. Durante la serata, musica e lettura si intrecciano per far rivivere allo spettatore le sensazioni e le emozioni vissute da Ibn Battuta nei suoi lunghissimi ed avventurosi viaggi che lo portarono a visitare l'equivalente di quarantaquattro stati moderni, dall'Africa a tutto il Medio Oriente, dalla pianura del Volga alle isole Maldive, dall'India alla Cina. L’adattamento dei testi e le letture teatrali sono ad opera di Giacomo Casti.
Sestante
Rotte musicali tra Oriente e Occidente
Ideazione e direzione:
Marco Valentino
Musiche composte ed eseguite dal vivo da:
Marco Valentino - Salvatore Maltana - Marcello Peghin - Roberto Pellegrini
Due culture che si parlano attraverso il linguaggio musicale.
Un viaggio tra i suoni di Oriente e Occidente, condotto da quattro musicisti che mettono a confronto, in un dialogo e scambio continuo, i loro diversi percorsi artistici, cercando e trovando un terreno comune nella contaminazione: tra forme musicali, tra esperienze artistiche, tra mondi apparentemente lontani come il jazz, la musica medio-orientale, ipnotici mantra e ritmi vorticosi, armonie europee e suggestioni arabe.
L’uso degli strumenti musicali riflette questa volontà di scambio: le chitarre elettriche si accostano ai liuti arabi, il contrabbasso crea tappeti sonori col canto armonico tibetano, il violino evoca paesaggi di terre bruciate dal sole, salsedine e scirocco che diventa voce, le percussioni accostano all’invenzione ritmica disegni melodici.
Un terreno comune, un Mediterraneo culturale e musicale solcato da note che si fanno portatrici di culture diverse che possono parlarsi, confrontarsi senza cercare lo scontro, riconoscere le reciproche differenze come fonte di ricchezza spirituale, che portano la propria identità come dono e contributo alla costruzione di un’armonia che si arricchisce dei diversi colori delle terre e dei mari di provenienza, e dei loro suoni.
I quattro musicisti hanno percorso strade diverse, che si sono incrociate per alcuni tratti, per poi arricchirsi di esperienze artistiche, spinti sempre dalla curiosità e dalla voglia di comunicare, anche con altre discipline come il teatro, la danza, la video arte, ottenendo importanti riconoscimenti a livello internazionale.
Ora, insieme, propongono al pubblico un incontro tra le espressioni musicali delle culture di cui si fanno portatori, i cui suoni evocano colori antichi e moderni, che disegnano un nuovo terreno di conoscenza.
Sestante
Rotta a Sud
Ideazione e direzione:
Marco Valentino
Musiche composte ed eseguite dal vivo da:
Marco Valentino - Salvatore Maltana - Marcello Peghin - Roberto Pellegrini
Prosegue il viaggio di esplorazione sonora intrapreso col progetto “Sestante – Rotte Musicali tra Oriente a Occidenteâ€, del 2006.
Questa volta si fa rotta a Sud.
Verso le radici del ritmo, verso l’Africa.
Un approccio verso la musica africana, che non si risolva in un folkloristico luogo comune, richiede una ricerca autentica del significato della musica tradizionale presso queste popolazioni.
E’ comunicazione, trasmissione di conoscenza, praticata tanto nei rituali quanto nei canti che accompagnano i giochi dei bambini.
E’ la sintesi dello spirito dei popoli.
Come quando ci accostammo alla musica del Medio Oriente, vogliamo, attraverso la contaminazione musicale, creare contatto, mettere in comunicazione lo spirito europeo con lo spirito dei popoli africani, attraverso il linguaggio musicale.
Ancora una volta ci facciamo portatori della cultura musicale europea, col jazz, con le radici classiche, con la sperimentazione elettronica e il minimalismo, per arricchirci della musica proveniente da popoli ancora in stretto contatto col cuore della terra.
E allora scopriamo le incredibili tessiture armoniche dei canti dei Pigmei, il linguaggio dei tamburi parlanti, i complessi poliritmi da cui hanno attinto i compositori contemporanei (quali György Ligeti e Steve Reich), le kalimbe che più che definire un’armonia ne tratteggiano i contorni, e solide pulsazioni ritmiche, i piedi nudi sulla terra, a farla vibrare, parlare.
Intraprendere una nuova rotta non significa dimenticare le tappe precedenti, per cui nel nostro bagaglio di europei portiamo anche ciò che ci è rimasto del precedente viaggio verso Est, la sabbia di Damasco che si è annidata in angoli dei nostri strumenti, le armonie mediorientali che ora fanno parte anche del nostro linguaggio.
Sestante: I viaggi di Ibn Battuta
Ideazione e direzione:
Marco Valentino
Musiche :
Marco Valentino - Salvatore Maltana
Eseguite dal vivo da:
Marco Valentino - Salvatore Maltana - Roberto Pellegrini
Adattamento dei testi e letture teatrali:
Giacomo Casti
Spettacolo teatrale ispirato ai viaggi di Ibn Battuta, il più grande viaggiatore musulmano. Durante la serata, musica e lettura si intrecciano per far rivivere allo spettatore le sensazioni e le emozioni vissute da Ibn Battuta nei suoi lunghissimi ed avventurosi viaggi che lo portarono a visitare l'equivalente di quarantaquattro stati moderni, dall'Africa a tutto il Medio Oriente, dalla pianura del Volga alle isole Maldive, dall'India alla Cina. L’adattamento dei testi e le letture teatrali sono ad opera di Giacomo Casti.
Sestante - I viaggi di Ibn Battuta.
Sinnai 19 dicembre e Pirri 20 dicembre 2008.
Foto di Laura Braga .
Marco Valentino : Violino, Viola, Violino elettrico 5 corde, Voce, Liuti, Live Electronics
Salvatore Maltana: Contrabbasso
Roberto Pellegrini: Percussioni
Marcello Peghin: Chitarre, Live electronics, Liuti arabi
Giacomo Casti: Letture teatrali
Marco Valentino : Violino, Viola, Violino elettrico 5 corde, Voce, Liuti, Live Electronics
Compositore, dopo la formazione violinistica classica svolge un ventennale percorso di ricerca e sperimentazione, mirato ad arricchire il linguaggio compositivo e le tecniche esecutive, in particolare violinistiche e vocali, con moduli espressivi propri delle culture medio-orientali, asiatiche, africane e nord-europee, e con elementi di sperimentazione elettronica, creando così un suono assolutamente personale.
Compone dal 1995 per numerosi lavori teatrali.
Attivo come musicista, performer e videomaker nell’ambito dell’arte contemporanea, ha collaborato con artisti internazionali (Ornella D’Agostino, Andrè Jaume, Joseph Carboni, Karima Mansour, Andreja Rauch, Henning Frimann, Corrado Loi, Mustafa Kaplan, Lotfi Abdelli, Constança Brncic, Margarida Mestre, Malek Sebai) della musica, della danza contemporanea, video-arte, teatro, e ha partecipato a numerosi festival e rassegne del settore, oltre che in Italia, in diversi paesi Europei (Corsica, Spagna, Portogallo).
Oltre al violino, suo strumento principale anche nelle varianti elettriche a 5 e 6 corde, e con live electronics, suona dal vivo e in studio viola, pianoforte e sintetizzatori, liuti arabi, flauti, percussioni, e svolge da anni un lavoro di ricerca sull’uso della voce.
Salvatore Maltana: Contrabbasso, Live Electronics
Compositore, contrabbassista, insegnante di contrabbasso e basso elettrico nei seminari invernali di Nuoro Jazz organizzati e diretti da Paolo Fresu e Giovanni Agostino Frassetto.
Dal 1996 al 2007 suona con il sassofonista Enzo Favata e il chitarrista Marcello Peghin, con i quali ha realizzato numerose incisioni (tra le quali il cd “Ajò†con la partecipazione di Dino Saluzzi) e intrapreso tournèe in vari festival e rassegne jazz italiane e internazionali.
Molti sono i musicisti con i quali ha potuto suonare e confrontarsi: Enrico Rava, Flavio Boltro, Django Bates, Daniele Dibonaventura, Riccardo Luppi, Roberto Cecchetto, Sandro Satta, Michel Marr, Andrè Jaume, Michele Rabbia, U.T.Gandhi, Tamara Obrovac, Mauro Palmas, Orchestra Metropole dell'Olanda, Tenores di Bitti, Tenores di Orosei, Concordu di Castelsardo, Luigi Lai e tanti altri…
Parallelarmente alla collaborazione con Favata, costituisce con la cantante algherese Franca Masu un ensemble che ha portato alla realizzazione di due cd, “El meu viatge†(Saintrock) e “Alguìmia†(Aramusica) del quale è arrangiatore insieme a Mauro Palmas. Con la Masu ha svolto un intenso lavoro di concerti in Italia e in Europa( Lussemburgo, Spagna, Corsica....).
E' membro fondatore del Madras quartet.
Roberto Pellegrini: Percussioni
Docente di Percussioni al Conservatorio di Cagliari si occupa di improvvisazione e di musica contemporanea.
Vincitore del primo premio al “Deuxieme Tournoi Europeen Musique Improvvisèe†(Poitiers 1995) e del “IX Concorso Musicale Internazionale S. Anna Arresi 1996â€.
Ha registrato per la Edipan, Il Ponte Sonoro, Il Manifesto.
Conduce da anni una sperimentazione sugli strumenti a percussione provenienti da differenti parti del mondo e sul loro utilizzo nell’ambito della musica jazz e dell’improvvisazione radicale.
Marcello Peghin: Chitarre classiche ed elettriche, Live Electronics
Compositore e arrangiatore, è uno specialista del linguaggio chitarristico, lo si può apprezzare in quasi tutta la discografia del sassofonista algherese Enzo Favata.
Diplomato in chitarra classica al conservatorio di Adria (Rovigo), alterna al repertorio classico la musica jazz, con l’utilizzo di chitarre classiche a sei e dieci corde, chitarre elettriche e synth, live electronics.
Suonando accanto a musicisti di diversa estrazione, ma di elevata caratura quali Dino Saluzzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tony Scott, Lester Bowie e Paolino Dalla Porta, la sua chitarra si arricchisce di stimoli ed esperienze, fino ad elaborare un discorso e una cifra stilistica assolutamente personali.
Accompagna e compone musica per Franca Masu, fa parte del quartetto “Band Union†e suona nel gruppo della cantante sarda Elena Ledda.
Nell’ambito classico predilige lo studio delle composizioni di Johan Sebastian Bach, di cui ha inciso le “Variazioni Goldbergâ€, da lui trascritte per decacordo.
Giacomo Casti: Letture teatrali
E' nato, vive e lavora in Sardegna. Laureato in Lettere con indirizzo antropologico, si occupa di letteratura, teatro (regista e autore, con Antas Teatro e Prospettive Lateatrali), cinema (attore, film con G. Cabiddu, E. Pitzianti, T. Mannoni) e musica. Da anni tiene laboratori di scrittura per ragazzi e adulti. Membro del direttivo della Fondazione Giuseppe Dessì, è socio fondatore dell’Associazione Chourmo, che da sei anni organizza a Cagliari il Marina Cafè Noir-Festival di letterature applicate.