Il giocatore affronta due grandi sfide.
La prima e' la scelta, in base alla quale decidere le proprie mosse.
La seconda e' la scacchiera, che regge e scuote il giocatore.
Egli calcola anticipatamente e minuziosamente le possibili conseguenze delle proprie mosse, nella consapevolezza dei propri mezzi.
Silenzioso e nascosto ma in crescendo, è il tempo, che
aggredisce il giocatore scandendo inesorabile lo scadere per ogni mossa.
Tuttavia, la scacchiera presenta uno scenario grottesco e che sembra irridere il giocatore. Le pedine sono disposte in posizione di stallo: una situazione in cui egli non puo' effettuare alcuna mossa, ma allo stesso tempo non e' in scacco. Lo stallo e' una situazione nella quale la partita risulta bloccata: nessuna mossa possibile, nessun vincitore, nessun perdente.
Nel medesimo scenario gia' deciso e' quindi la scacchiera ad essere padrona della sfida.
Ma il giocatore disilluso, ritrova il suo ruolo, scoprendosi parte integrante e pedina fondamentale, anch'egli, nella propria scacchiera.Chi sono:
...e di nuovo trovo le parole, in questa Babele che mi circonda, e ritrovo l'amore. quello per la vita, cosi nascosta, dura, ovvia...eppure cosi viva.
ed ecco che rivoglio la terra, gli alberi, nuoto per il mare, volo verso il cielo, corro verso il sole,
piango la luna che rassicura.
ci sara un nuovo giorno.
respiro e mi nutro, ed ho paura di lasciare, ed ho voglia di scoprire.
tutto. niente di scontato. niente di passato, tutto mutato.
urlo e piango e voglio solo capire.
dove sei? quanto ami? parlami, ascoltami, piangi, ridi!
dammi la tua vita, ti daro la mia.
e voglio solo sentire.
le tue parole, le tue emozioni, la tua vita in me, la mia vita in te, ovunque sei.
tu sei me.
io sono te...