About Me
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Correva l'anno 2002. Quattro ragazzi si svegliano nelle loro case ignari di quello che sta per accadergli quel giorno. Il pomeriggio ritrovo come sempre nei giardini vicino casa, a dire due stronzate, tuttavia quel giorno ci fu qualcosa di diverso. Uno di loro decise di portarsi dietro la vecchia chitarra , pretendendo di imparare a suonare almeno qualche famoso successo italiano. E da li partì tutto. Un pancale messo vicino alle panchine a mo' di palco, 2 accordi imparati e Sapore di Sale urlata a squarciagola. Il pubblico non tardò ad arrivare: una bambina di 4 anni ed il suo fratellino più piccolo, che impauriti da questi 4 ragazzi che storcevano in modo punk-rock la bellissima di Gino Paoli, scappano via piangendo. Ci guardiamo negli occhi e tutti pensiamo la stessa cosa: è fatta. Fujan il Chitarrista leva la chitarra di mano da Vincy il Cantante, Poldino il Percussionista prende 2 ramoscelli da terra e Tempe il Bassista prende una donna (si sa che i bassisti trombano). Iniziò così, in un giardino di città . Il gruppo era formato. Ci serviva un nome. Guardando le nostre lunghe chiome selvagge unte dal sudore dell'estate, il nome non tarda ad arrivare: i Sugna Boyz. Da quel giorno i nostri ritrovi non erano più all'insegna del cazzeggio, bensì di un cazzeggio melodico e ritmato, in cui ogni parola poteva essere utile a creare nuove canzoni. E' in questi giorni che nasce la famosissima Babbo Punk e la canzone identificativa del nostro gruppo, Sugna Boyz. Un giorno, ascoltando della buona musica nei nostri lettori cd, in un cd dei mitici Ramones, scopriamo una cosa inaspettata: la cover di “Surfin' Safari†dei Beach Boys. Da lì è un attimo: andiamo a ricercare la discografia della magnifica band anni 60 ispirata alle onde della California e al ritmo Surf che la accompagnava in quegli anni. Era deciso: era quella l'inclinazione che la nostra band doveva prendere, diventare una Surf Rock Punk Band. Le prove non tardarono ad arrivare: andati presso una sala prove parrocchiale, l'unica libera nel territorio, abbiamo provato per ore ed ore i nostri pezzi, ispirati ai mitici Beach Boys ma con la forza dei fantastici Ramones. Il parroco non ha nemmeno esitato a concederci nuovamente la saletta, avendo frainteso il nome della band in Sogna Boys, ignaro della nostra forza punk-rock e fiducioso di ascoltare canzoni dolci e sognanti. Da lì la strada è stata tutta in salita. Non sempre è stato facile riuscire a conciliare gli impegni personali con quelli del gruppo, ma non è stato questo a fermarci. Il primo concerto finalmente è arrivato, anche se in una sagra paesana in un luogo sperduto. Ad assisterci c'erano solo signori di mezz'età e un piccolo gruppetto di fighettini poco interessati alla musica. Appena iniziamo a suonare le prime note, i vecchi iniziano a ballare tra loro pervasi dal ritmo delle nostre canzoni e memori dei bellissimi anni che furono, con la loro giovinezza e le canzoni che ricordano ancora i primi innamoramenti. Il ritmo prende vita, ed anche i ragazzini fighettini cominciano a dimenarsi in mezzo al cortiletto, pogando come matti e dandoci la carica per continuare a suonare, ancora con più forza e più gioia, la stessa che provavamo vedendo quei rimasti essere felici e divertirsi. A fine concerto tutti sul palco a cantare uno dei nostri più grandi brani, il rifacimento di Surfin' USA in versione punk-rock. Una serata bellissima. Quei ragazzi adesso sono i nostri più grandi fans, dimenticando le loro origini simil-truzzi e dandosi al rock vero, quello puro. Le date non si sono fatte attendere, anche se tutte a livello comunale, ma non disperiamo, poiché il successo è inaspettato e arriva quando meno te l'aspetti.
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