Marialucia

Come spesso accade e' piu' facile lasciare che siano gli altri a parlare di te, non foss'altro che per una forma improvvisa di pudore che ti puo' spingere o ad essere fin troppo sincero o ad essere un magnifico bugiardo. Cerchero' per una volta nella mia vita di collocarmi nel mezzo, abbandonando ogni estremismo. Ed eccomi qui' con queste agende e fogli sparsi sotto mano a cercare di costruire me stessa da quello che mi hanno scritto gli altri, quelle persone che per un periodo piu' o meno breve sono passate attraverso i miei occhi, scivolate tra le mie dita e rimaste nel cuore. Migliaia di parole scritte e altrettante dette di cui traccia tangibile non e' rimasta. La definizione piu' frequente e piu' calzante e': "mi hai rincoglionito di parole!". Affabulatrice, questo si che e' un bell'aggettivo!! Uno di quelli che hanno un quid di aulico e rendono la persona a cui sono riferiti gia' a priori charmant. La parola e' il mio mezzo di seduzione preferito, la carico di colori, suoni e sensazioni. Ci sono voluti anni e tante "vitttime" prima che mi accorgessi del suo potere. Il racconto come mezzo per comunicare uno status dell'anima e indurre chi ti ascolta a desiderare avidamente quello status...quel locus amoenus dove lo spazio e il tempo perdono importanza e cio' che conta è quello che si prova quì ed ora. Il passaggio successivo e' il necessario compimento del DETTO. Spesso la sua fine; un po' come l'amor cortese: cessa nel momento in cui il desiderio viene portato a compimento. Arduo e' far vivere l'oniricità, incastrarla nel quotidiano, ridurla in uno spazio-tempo circoscritto...questa e' la mia sfida più grande, questa sono io. Un ringraziamento particolare a Tiziana, la sua arte al mio servizio.LOVEMYFLASH CODE /LOVEMYFLASH CODE