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Matteo Trogu

About Me



Sono nato a Genova nel ‘74 ed ho cominciato lo studio della chitarra classica all’età di 6 anni, ho avuto la fortuna fino all’età di 12 anni sperimentare qua e là l’approccio con gli strumenti più disparati (flicorno, trombone, clarinetto…). Stanco della teoria e (come tutti i teenagers) ansioso di passare alla pratica, non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di collaborare con un gruppo come bassista. L’incontro con questo strumento segnerà la mia esistenza in maniera indelebile: da quel momento in poi il basso elettrico diventa il mio unico strumento. Lo studio da autodidatta si affina con l’andare degli anni sino a diventare metodico, dai 17 anni in poi comincia una serie di progetti studio e live che mi hanno maturato. Nasce “Alì va a l’école (FunkyConFusion)” che mi porta un po’ dappertutto (in senso geografico e in senso musicale) per quattro anni. Lo spostamento a Cremona mi ha allontanato dal funky per avvicinarmi ad altri generi e interfacciarmi con altri musicisti, jazz e latin diventano i nuovi obbiettivi del mio studio. Nasce il Max Pieri Latin Project il mio primo vero approccio al jazz e limitrofi. Negli anni ho fatto della composizione il vero scopo della mia attività, cercando di sviluppare un linguaggio ed un’identità che non dovessero necessariamente coincidere con un genere musicale definito. Alla fortuna devo l’incontro con Max Bonvini con il quale ho intrapreso un cammino che supera il decennio e che rende la sezione ritmica una cosa sola. Da qui inizia una serie di collaborazioni come sezione ritmica che culmina nel progetto Sound4Sale naturale espressione di una continua evoluzione insieme. Credo che le collaborazioni siano sempre positive e quindi non ricordo, a memoria d’uomo, di aver mai rifiutato di collaborare con un progetto artistico. Cito quei pochi che ricordo in ordine assolutamente casuale: Francesco Camattini, Max Pieri, Marco Pieri, Key Foster, Giovanni Bardini, La Spina, Mauro Slaviero, Roberto Boccasavia, Mauro Capitale, Gabriele Compare, Gherardo Dacquati, Ermanno Facchi, Fulvio Sigurtà, Gioia Zaniboni, Fabio Zeri, Giampiero Fronte, Simone Gagliardi, Florindo Grillo, Giovanni Guerretti, Steve Labib, Renato Podestà, Alberto Venturini, Aldo Pini. Chiedo scusa per ogni mancanza, la mia memoria è quello che è….Attualmente collaboro con Chiara&GliScuri che fanno delle serate stupende e mi fanno bere un sacco rhum assolutamente gratis e con Etnorchestra anche se oramai posso essere considerato una vera prostituta del basso (tengo a precisare solo musicalmente) difficilmente legata ad un unico gruppoUltimo, non in termini di importanza, è per me lo studio del funzionamento meccanico, fisico ed elettronico dello strumento: ho la fortuna di conoscere il basso attraverso gli occhi di chi li fa: a tale proposito devo infinita gratitudine al Maestro Liutaio Eros Barcellari, che in tutti questi anni mi ha aiutato donandomi uno degli strumenti più belli mai visti su questo pianeta e condividendo il suo vasto sapere frutto del proprio estro e della grande cultura della liuteria italiana che non ha eguali al mondo. Un’altra persona che mi ha aperto gli occhi su molte cose è Andrea Ballarin (il signor Manne) così come Rob Green (il signor Status) con il quale ho scambiato idee ed impressioni in forma epistolare. Ogni musicista potrebbe trarre grande ispirazione dalla conoscenza approfondita del proprio strumento, garantisco che a parità di capacità la differenza tra chi sa e chi non, è udibile facilmente.Matteo Trogu

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