GHOST è un brano tratto dall'album A SPACE GRAVEYARD'S ODYSSEY, album registrato a casa (nel lontano 2005) in 10 giorni circa, frutto dell'improvvisazione più totale ed del tentativo di musicare certi processi e loop che inconsciamente si materializzano nella mia testa. chiaro?
"Sir Rick Bowman registra i suoi pezzi in camera. Fa tutto lui, lì, da solo! A volte ci chiediamo come diavolo faccia.. forse però è anche un po' merito nostro, visto che gran parte dell'arredamento della camera ci sembra quantomeno familiare."
Bjorn-Marcus Ikea
"Mi piace quella lì.. come si chiama.. Bloody Mary! E' acida, ironica, incazzata e distaccata.. è geniale! Dovreste leggere il testo ragazzi.. la prima parte è tutto un gioco di parole, rimandi, metafore, ma allo stesso tempo è fottutamente diretta e fredda, sembra quasi un serial killer che parla con lucidità dei suoi momenti di follia! La seconda parte è sentita.. quasi drammatica, ma sempre trattata come farebbe uno scienziato con un paziente perso sotto i ferri.. non lo so, io, io vedo queste cose!"
Jack Drugstore, ex giornalista e noto consumatore di allucinogeni
"Quando sento Stop ho le vertigini. Il testo è visionario. Il resto sono sensazioni inspiegabili. Ma Sir Rick Bowman si droga?"
Arthur Carroll
"Changes è il futuro. O il passato. O entrambi."
Anonimo
"Streets where I belong è un viaggio psichedelico fuori e dentro di sè. Immagini oniriche di ciò che ci è sconosciuto all'interno del nostro corpo, e familiare all'esterno. Post-modernismo pre-apocalittico, immagini di città industriali che scompongono l'identità in una caleidoscopica scala di grigio e che allo stesso tempo alzano mura nel tentativo di definire queste identità . Viaggio "back to the streets where I belong" che è anche, e sopratuttto, un viaggio geometrico nell'infinito interiore."
John Roundabout, Rockstar Magazine
"La prima volta che l'ho sentita ero in una laundry-mat a New York. M'è piaciuta così tanto che mi sono incantato sul cestello della lavatrice davanti a me. Non riuscivo a smettere di guardare la sua rotazione - e tutto quel movimento mi faceva pensare alla canzone, e alla cara vecchia Londra."
Paul Lemonshire, New NonMusical Express, riguardo Streets where I Belong
"Sir Rick Bowman a letto è una bomba."
Nelly Furtado
"Face in the sky è la mia preferita. Mi rende allegro, anche se il testo non l'ho mica capito. A cosa si riferisce, parla per caso di Marte?"
Doctor Robert Grigsby
"E' un inno alla determinazione,alla volontà , alla forza interiore. Presa di coscienza del fatto che la realtà in realtà non esiste. O se esiste, è nelle nostre mani e possiamo gestirla come desideriamo; ma deve essere fatto! "Ricorda, il tempo è un gioco, e tu sei l'unico da incolpare se tutto giunge ad una fine.." Dobbiamo sempre andare Over borders' ground, fare un passo avanti verso la conoscenza. Vi ricordate Age of Empire? Ecco, quello. Esplorare il nero. Magari non con un contadino però."
Bill DeLorean, Hill Valley Magazine
Sir Rick Bowman - Watch Those Feet Folks
Sir Rick Bowman - 6 pm