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Se proprio devo essere sincero non sono Tommaso Pincio, ma soltanto un parto della sua fantasia. Una sua creatura letteraria. Nella fattispecie, il protagonista di un suo romanzo intitolato CINACITTÀ. Si dice che gli scrittori creano i personaggi a loro immagine e somiglianza. Sarà, ma ne dubito. A me non sembra di avere molto in comune con questo sedicente signor Pincio. Comunque sia, resta il fatto che lui è un persona in carne e ossa, mentre io esisto solo nella testa di quelli che hanno letto il suo libro. E credetemi, non è la stessa cosa. Se ho deciso di farmi una bella pagina su myspace è perché così esisterò anche in internet, dove le persone sono tutte uguali, tutte virtuali allo stesso modo, reali o immaginarie che siano. Ma passiamo alle cose concrete. Non ci vorrà molto. La cosa più rilevante che sono riuscito a combinare in quaranta anni di vita è farmi arrestare per l’omicidio di una ragazza cinese della quale ero insensatamente innamorato. Quanto al resto, che dire? Da ragazzo sognavo di fare il pittore famoso e perciò ho studiato all’accademia. Mi dilettavo anche a disegnare fumetti. Purtroppo le mie aspirazioni morirono praticamente sul nascere, il che mi portò a vendere quadri in un galleria. A fare il bottegaio, insomma. Poi, un bel giorno, il capo mi ha licenziato. Non me la sono presa più di tanto perché mi illudevo di campare di rendita coi soldi della liquidazione. Questa brillante pensata mi venne per via di certi cambiamenti climatici di cui sui parla nel romanzo. Roma era diventata una specie d’inferno. Faceva un caldo boia. Da non resistere. Infatti a un certo punto la gente non ha resistito più e si è trasferita in massa su al nord. Solo i cinesi sono rimasti. A loro l’eterna canicola faceva un baffo. Grazie a loro e al caldo, Roma era diventata una città da terzo mondo. Se non addirittura da quattro. Si poteva campare con poco e siccome non avevo nessuna voglia emigrare al nord dove sarei stato costretto a sgobbare alla maniera dei muli per guadagnarmi un tozzo di pane, decisi di restare qui, insieme ai cinesi. E così sono cominciati i miei guai. Ma non temente non sono qui per raccontarvi la mia storia, quella è scritta nel romanzo. Compratelo se proprio vi interessa. Come ho già spiegato, se sono qui su myspace è solo per provare l'ebbrezza di esistere, seppure in modo virtuale.