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I Sonu Divinu nascono nell’estate del 2005 dall’incontro di Cosimo Papandrea (voce, chitarra, organetto, lira calabrese), leader del gruppo, con Fabio Macagnino (voce, percussioni), Andrea Simonetta (chitarra) e Carmelo Scarfò (basso).
A gettare le fondamenta del loro progetto musicale è Cosimo Papandrea, mettendo a disposizione degli altri tre musicisti, la sua consistente conoscenza nel campo della musica popolare, che non è dovuta al risultato di un lavoro di ricerca ma piuttosto ad un’acquisizione spontanea proveniente da suo retaggio culturale.
Questa dote quasi vernacolare, ha veicolato il gruppo verso una scelta stilistica che si allontana da elaborazioni accademiche puntando invece su un sound più viscerale e spontaneo.
Quello che viene fuori, grazie anche alle esperienze eterogenee degli altri tre musicisti, è una commistione di intenti, che vedono come obiettivo principale non quello di recuperare una tradizione persa nell’oblio ma di dare ad essa una certa continuità , sia riprendendo vecchi testi e vecchie melodie sia componendone altre ex novo secondo una chiave di lettura che non fa parte del passato ma che ne mantiene soltanto il suo humus.
La carriera concertistica dei Sonu Divinu inizia con esibizioni occasionali in feste padronali e live music club della provincia di Reggio Calabria, in attesa di due episodi che iniziano a dare più spessore al loro progetto musicale: l’incontro con Eugenio Bennato e la fondazione, assieme ad altri musicisti della provincia, dell’orchestra di musica popolare Bassa Marea, gruppo che ha aperto il concerto dello stesso Bennato nell’edizione del 2007 del Tarantella Power di Caulonia.
Seguono inoltre, come esibizioni di rilievo, la partecipazione all’edizione 2007 del “Festival dello Stretto†di Reggio Calabria e al festival della lira calabrese “Sonorità Perdute†di Briatico.