myspace layout - GENERATE YOUR OWN WORLDMAP NOW!
Chiunque voglia fondare una band senza definizioni.
Compagni di Rock......Un maestro di chitarra.....
Alcune mie canzoni
Rumori
Rumori lontani
motori di auto che chiedono venia
sempre più tenue
il loro lamento fino a svanir
La piazza è ormai vuota ma anche prima lo era
non per tutti, sicuro, ma lo era per me....
Non basta bagnarsi le labbra in filtri e pozioni letali
il nano è arrivato da oltre la sedia
e non sembra contento di trovarmi cosi
I lampioni censori
di una notte stellata che rimane celata
dalla mia posizione
per gustare le stelle, rimirare i pianeti
dovrei stringere gli occhi e spostare lo sguardo
ma anche muovere un dito mi potrebbe costar
Non basta bagnarsi le labbra in filtri e pozioni letali
ci vorrebbero invece le ali
per librarsi e godere del cielo
E non posso pagare
al freddo di una notte alle tre
soprattutto se è il vento
il solo stanotte a stare con me.
Dona brividi o scalda ma non ti fa compagnia
se non per un misero istante prima di soffiar via.
prima di soffiare via,
prima di soffiare via,
soffiare via.
Soffia via, lontano.
Lontano da qui.
L’estinzione
Le luci giù al porto si spengono
le navi nel buio si arrendono
un gatto scivola piano
giù dai tuoi occhi e mi lecca una mano
In cielo la luna è più viva
delle notti trascorse, è lasciva
cammini nel buio più scuro
ma senza pensare ti addossi sul muro
Gli uccelli la notte non dormono
tra gli alberi lacrime grondano
i pargoli in cantina piangono
e tra loro ci sei, tu.
Folate di vento improvviso
che gelano mani e viso
inciampi e ti chini in avanti
e un grido si infrange tra schianti
tra lacrime ti senti nuda
la morte ti scorge e non suda
ma salda si porta al tuo fianco
ti aiuterei ma sai che sono stanco
Allora ti salvi da sola
se ci provi sarà come a scuola
seduta li all'ultimo posto
al riparo dall'altrui disgusto
Ma qui non ci sono scolari
ci son gli animali più rari
con te adesso niente attenzione
tu sei l’ultima e sarà poi l'estinzione
Gli uccelli la notte non dormono
tra gli alberi lacrime grondano
i pargoli in cantina piangono
e tra loro ci sei, tu.
Qui una volta era tutto mare
Troppo cielo in questa cittÃ
Insopportabile
sembra quello di Baghdad
Troppo sole per me
Che amo il giallo
E ne sono sopraffatto
Tra ombra e luce
Da sempre barcollo
Tra un sigaro dolce
Ed una scrocchiata di collo
O mamma, vienimi ad aiutare
Io in questo mare
Non so più nuotare
Io che di mare solo riesco a respirare.
Qualcosa è cambiato
Qualcosa si è rotto
Tra gli ingranaggi del sistema
E provo sempre una gran pena
Non recuperare
Ciò che ormai si è spento
Non puoi non ricordare
Qui una volta c’era sempre vento
Quando, ad ogni costo
contro ogni Agosto
Qui,una volta,
era tutto Mare.
Ripetuto ricordo
Vista annebbiata, gelida torva.
Raffiche a tratti
avvolgo parole
non senso dell’uso
dispense d’abuso.
Alternato nero sudario
tirato il sipario, di ossa marcato.
Vista, annebbiata.
Vino, alleato.
Spara, presente.
Marciare, comunque.
Ripetuto ricordo ridonda e deborda…
Sapere che il momento ritorna.
Ripetuto ricordo ridonda e deborda…
Allora respiri, ti muovi sul serio.
Ripetuto ricordo ridonda e deborda…
Appari morente, ma muori al contrario.
Garrire nel vento.
Drappeggio alle nuvole.
Respiro più vivo
l’infinita durata di un attimo
al termine di un pomeriggio.
Svegliarsi, che cambia, è come dormire.
No non stasera.
Surrogato cerebrale.
Magari domani.
Si, torna se vuoi.
Io non lo so.
Io so che no.
Comprensione
Cos’è questa pioggia viola
Sopra ai tetti di cittÃ
Sulle strade e sulla scuola
Dove andava mio papÃ
Io non l’ho mica chiamata
Ma mi bagna e caldo fa
Mischia terra alle lenzuola
stese ad asciugarsi la
no, tu non la volevi certo
piccolo cuore grigio
no, tu non l’hai chiamata certo
piccolo cuore randagio
mi accompagni da un bel po’
almeno dall’ultimo bar
dove al tavolo però
ero sfatto a vomitar
tu no non mi puoi parlare
ma da chiederti io avrei
come faccio a non pensare
a non uccidermi, o dovrei?
la camicia armai è uno straccio
quasi almeno quanto te
mai io dormirò all’asciutto
forza vieni via con me
non ti vuoi la lamentare?
Ah giusto, non sai parlare (botolo
Ma mi inchiodi col tuo sguardo
Con paura,con riguardo (botolo
il tuo, il tuo sguardo
mi ha mostrato comprensione
il tuo, il tuo sguardo
mi ha donato una visione
un po’
diversa delle cose,
molto,
delle persone
comprensione, comprensione
un po’ diversa delle cose
molto,ti dico molto,
delle persone.