Ma dove vuoi che vada
Con questo cuore sempre in attesa
Perché per noi, poeti maledetti
Quello che conta è sentire sotto pelle
La vera storia che racconta il sangue
E non c’è orario
E non c’è giorno
Perché quel sangue non dorme mai
Faremo parte della memoria
Di quelli che per sangue hanno acqua
E se qualcuno si perderà leggendo
Nei sogni scritti di noi poeti maledetti
Verrà guarito dai sommi sacerdoti
Che in questa vita si sono proclamati santi e beati
Di verità protetti e di virtù eccelse
Prelati occulti di virtù occulte invece
Serpi striscianti e bocche velenose
Subdoli untori
Fotocopie sbiadite di uomini
Siamo anime in pena
Vaghiamo senza ritorno
Perché non conosciamo andata
Perché non c’è una strada
Non c’è una casa
Non c’è un corpo che abbia voglia di noi
Poeti maledetti
Abbiamo un solo sguardo
Pesante e irriverente
Inquisitore
Non ammettiamo falsi e non ricerchiamo coalizioni
Siamo di sangue
Viscerali ammassi di rabbia generata da profonda onestÃ
Che ci veste ignara della sofferenza che reca
E non resta che vivere aspettando e credere
Che la giustizia sovrana e suoi percorsi aleatori
Diano un senso placido ed unico a questa vita vissuta a denti alti
La vita di noi pensatori liberi
Di noi poeti maledetti