Member Since: 5/9/2007
Band Website: www.okinero.it
Band Members: MARIO DI MARCO (clarinetto)
ROBERTO PALERMO (fisarmonica)
GIANCARLO EVANGELISTI (chitarre)
GIULIO CECCACCI (basso)
CARMINE CHIAPPETTA (batteria)
Influences:
Sounds Like:OKINERO’ - recensioni
Jazz it
Che i quattro Okinerò (più relativi ospiti) siano cresciuti in locali e jazz club non c'è dubbio. Il loro sound porta il marchio indelebile delle birre, delle occhiatine, delle chiacchiere, di quell'energia senza filtri che deve saper catturare l'attenzione degli avventori più distratti. Perfino la track list sembra la scaletta di una qualsiasi serata: inizio al fulmicotone (Dodecafunk) e poi un pizzico di latin (Com-Pat). Tre quarti latino, che si muove da una melodia delicata per trasformarsi in un funk sudato e sfacciato: dopodiché Straniera, una vetrina per il clarinetto di Mario Di Marco, incantevole ed emozionante. E si continua con la stessa formula: riff che conciliano il jazz-rock con i ritmi latini e le lunghe divagazioni solistiche, appena stemperate dal sapore agrodolce dei Balcani. Ocho Rios e I'm Calling You si pronunciano sottovoce perché preparano la scarica finale, immancabile: Interferenze. Applasuso e saluto di rito: la serata continua per i più fortunati, agli altri il ricordo di una scossa sonora benevola, in cui non c'era nulla di inaudito, ma tutto suonava così sano, fresco e immediato che non poteva non coinvolgere.
Gianpaolo Chiriacò
Bruno Pollacci - "AnimaJazz" - Pisa www.animajazz.it
OKINERO': ''Charity Cafè'', nuovo grande Jazz italiano
Mentre ascoltavo con sorpresa e rapito piacere "CHARITY CAFE' degli OKINERO', gruppo emergente italiano dai complessi e solidi valori artistici, mi tornavano alla memoria le parole di alcuni famosi vecchi jazzisti italiani, che sento spesso (durante le mie interviste o in altre pubbliche occasioni) lamentare la mancanza di giovani di vero talento, ed esprimere, con atteggiamento giudicante, aspro e lapidario, la critica relativa al fatto che i giovani jazzisti italiani, a loro modo di vedere, con scarsa modestia, vogliono fare a tutti i costi i loro progetti originali , senza saper suonare e non soffermandosi invece sugli "standards", unico viatico, sempre a loro avviso, per imparare qualcosa di buono. Beh, il Cd "Charity Cafè", pubblicato dalla "ALFA MUSIC" è una delle non poche risposte di qualità , che a mio avviso, qualificano il ricco patrimonio emergente jazzistico nazionale e zittiscono ampiamente queste critiche. Mi sento sempre naturalmente ed animatamente "schierato" dalla parte della creatività , del coraggio propositivo e dell'originalità , e quando sento artisti come gli OKINERO' mi si "allarga il cuore". Il loro è un Jazz intelligentemente e creativamente "aperto" a varie sollecitazioni, offrendo all'ascoltatore un prodotto musicale composito, stimolante ed appagante. Si avvertono, e non solo attraverso i caratteristici tempi spezzati e varieti, certi richiami "Jazz-Rock" ed allegri ambienti "Funky", ma è anche profondamente esplicita la complessa ed elegante radice culturale europea. La "coscienza" popolare, caldamente presente nelle composizioni, s'intreccia in un intrigante "tessuto storico-culturale" con richiami di musica "colta", a rendere manifesto l'enorme, grandioso "background" di un'Europa, forse irripetibile per ricchezza musicale, varietà comunicative e preziosità artistiche. Ma il progetto propositivo degli "OKINERO'" (che già per queste interessanti caratteristiche potrebbe esprimersi compiutamente interessante) non si esaurisce quì, perchè questo grande "magma creativo" dall'ampio raggio culturale,si fonde,ancora e "dulcis in fundo", con le "fluorescenti",scoppiettanti ed ammiccanti atmosfere di un Jazz anni '30, nelle quali il clarinetto di Mario Di Marco prende il volo con una vitalità ed una magnificenza creativa davvero non comuni. Tutto l'ensemble di questo gruppo (Mario Di Marco, clarinetto; Giancarlo Evangelisti, chitarre; Giulio Ceccacci, basso; Carmine Chiappetta, batteria) esprime performances di ottimo livello, ed il feeling (...o meglio, la vera e propria "complicità " di "branco") risulta preziosa ed irrinunciabile per un progetto che si afferma tra i più interessanti del momento, a conferma che il lavoro di alcune coraggiose Case Discografiche come l'Alfa Music è prezioso e che il jazz italiano emergente di qualità è vivacemente competitivo a livelli internazionali, sia per capacità tecniche che per proprietà creative.
Bruno Pollacci - "AnimaJazz" - Pisa
le altre recensioni sul sito
www.okinero.it
Record Label: Alfa Music