Quello che sono oggi lo ignoro. Riuscirò a capirlo solo fra qualche anno, quando non sarò più lo stesso.
Quello che ho capito di me ho cercato di condensarlo nel mio nome: Invisible boy.
Il nome nasce da un canzone, ma non vi dirò di quale si tratta. Di questo pezzo nato in italiano esiste una versione in inglese anche se il genere sessuale è differente (essendo cantata da una donna).
L'"Invisibilità " è una condizione della mente. Nasce dallo sforzo di guardare dove nessuno vede nulla, dall'attitudine a nascondersi agli occhi distratti e superficiali. Osservare e non vedere.
Obliandomi dietro la luna riesco finalmente a godere il silenzio della notte.
Noite e Luar http://www.youtube.com/watch?v=Wv0xptDCUMQ
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