30 anni, appena tornato dopo sei mesi di soggiorno in giappone,in uno stato confusionale ai massimi livelli, forse da internamento, crisi nel linguaggio afasico-dislessica, senso di panico, voglia di sushi...annaspo nella mia vita, senza il programma per delicati...sensazione da trip, senza pilloline della felicità , senza colori sgargianti, né musiche assordanti, sono perso in una foresta di ideogrammi che mi rincorrono...io bellissimo,avvolto in sete con disegni di gru e petali di ciliegio, corro "eroe/eroina" per sfuggire da questa miriade di kanjii che mi insegue, però rallento il passo, mi giro, forse non voglio scappare, voglio essere rincorso per poi essere preso, preda di un predatore iconografico...forse la soluzione è andare a un ristorante giapponese? cerco qualcosa che definisca la mia vita, sono un vampiro di linfa vitale, di esperienze da esperire, ho bisogno di succhiare elementi che definiscano il mio io, che privo di mura difensive si dilata, scappa, sfugge, avanza gelatinoso...avverto il mio io come incotrollata massa gelatinosa, aspetto lucido e scintillante come caramella, tonalità di rosa e bollicine d'aria...
"Voglio un cuore d'acciaio, non questa stanza
piena di violini...Nessun suono, nessun suono."(Isabella Santacroce)
Vorrei annullare il mio Io, dormire algido e atarassico, incurante di ogni sensazione, in un prato di giada, api di cristallo che volano intorno me, e non ronzano, dormire per sempre e mantenermi sempre uguale, pelle di porcellana che il tempo non scalfisce....Vorrei essere un Kamikaze, morire per una causa in cui credo, né giusta né sbagliata...il mio Credo, dogma inciso nel mio cuore, ma da quale Creatore?
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