Il gruppo Cumparfidas nasce nel 2004 su iniziativa del chitarrista Alessandro Pusceddu, (che dal 2002 accompagna la cantante Rita Medda nelle sue performance da solista), allo scopo di arrangiare, in maniera strumentalmente più ricca e completa, il repertorio precedentemente proposto in duo.
Il gruppo è formato da 6 elementi di diversa estrazione musicale: Alessandro Pusceddu alla chitarra classica, Pierpaolo Pusceddu alla chitarra elettrica, Emanuele Pusceddu alla batteria, Sergio Mura al basso, Rossana Rossi alle tastiere, Valeria Atzeni al flauto traverso e voce.
Dal 2004 all'estate 2007 si è lavorato, in collaborazione con la cantante Rita Medda, alla composizione e produzione dell'album "Sonos 'e Poesias", di "Rita Medda e Cumparfidas", uscito di recente e composto esclusivamente di brani in lingua sarda. Nel disco, prodotto da Fosco Manservigi già promotore in passato di produzioni di musica etnica, si è cercato di proporre arrangiamenti strumentali rispettosi della tradizione musicale mediterranea, ma al tempo stesso orientati in direzione di una musica "popolare" intesa in senso ampio, con contaminazioni varie ed espliciti riferimenti al decennio '70, riscontrabili anche nella scelta dei suoni. D'altra parte, è riservata grande attenzione alla lingua sarda, presente nelle sue principali varianti, grazie al lavoro di ricerca ed elaborazione svolto dalla cantante Rita Medda. Sulla base di ciò la scelta del titolo. Un particolare ringraziamento va fatto poi alla violinista Maria Kononova per l'apporto strumentale offerto nella realizzazione del disco.
Il gruppo attualemente sta portando avanti questo progetto con una nuova cantante, Azzurra Parisi, cercando di spaziare ulteriormente sulla musica etnica-popolare e su un genere che riprenda, in chiave moderna, la musica latina e folkloristica.
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Alcune notizie sul Cd:Il nostro cd propone un percorso che, nutrendosi dei suoni del Mediterraneo, si orienti verso una ricerca musicale e linguistica. La lingua sarda è rappresentata nelle varianti più significative come il Logudorese, ed il Campidanese. Alle poesie della tradizione letteraria sarda, quali "A mamma mia", "Bides tue su mare?", "Est una notte 'e luna" scritte da Antioco Casula e di cui Rita Medda è l'interprete, si mescolano poesie da lei composte come "Ammentos de pizzinnia" e "Albéschidas", il cui contenuto autobiografico è legato alle sensazioni che scaturiscono dall'esplorazione del proprio entroterra ambientale e culturale, la Marmilla, area del Sud Sardegna.
La musica delle canzoni sopraccitate, composta da Giorgio Deiana è arrangiata dal gruppo Cumparfidas in chiave di moderna e rispettosa contaminazione, con l'impiego di strumenti classici accanto a quelli del patrimonio musicale contemporaneo. Chitarra classica ed elettrica, flauto traverso, violino, basso, tastiere e batteria si mescolano creando un sound originale e ricco di suggestioni. I brani "Su olu 'e s'astore" e "No potho reposare", magistralmente eseguiti dalla chitarra classica di Alessandro Pusceddu e registrati senza sovraincisioni, si avvalgono del "ditiglio", tecnica che utilizza un solo dito per realizzare il trillo. "Cumparfidas" composta da Emanuele Pusceddu ricorda i ritmi del ballo sardo; mentre "Sa ghitarra scarescia", testo di Raffaele Piras, poeta di Quartucciu, musica di Emanuele Pusceddu e interpretazione di Valeria Atzeni, rimanda ad un genere musicale più attuale e giovanile sia per il contenuto che per la musica. Da sottolineare il coro delle voci bianche nei ritornelli "Deus ti salvet Maria" ed infine "Birimbò", dolce poesia di Mario Antonio Rubattu di Sennori, musicata da Emanuele Pusceddu, nella quale vi è un richiamo alle tipiche sonorità del Mediterraneo.This Cd follows a course which is sustained by the sounds of the Mediteranean and moves towards musical and linguistic research. The Sardinian language is represented in its most important variants namely logudorese and campidanese. Poems from the Sardinian literary tradition such as "A mamma mia", "Bides tue su mare?", "Est una notte 'e luna" written by Antioco Casula and interpreted by Rita Medda are mixed with some of her own compositions like "Ammentos de pizzinnia" and "Albéschidas"; tha latter is autobiographical and linked to the sensations evoked by the exploration of the artist's own cultural and environmental hinterland, the Marmilla, area in the South of Sardinia.
Cumparfidas have taken the music of these songs composed by Giorgio Deiana and arranged them with a certain amount of modern and respectful interference, using both classical and contemporary instruments. Classical and electric guitar, flute transeverse, violin, bass guitar, keyboard and drums intermingle to create an original and extremely suggestive sound. The pices "Su olu 'e s'astore" and "No potho reposare", are performed masterfully by the classical guitar of Alessandro Pusceddu and recorded live using the "ditiglio", technique, ehere just one finger is used to perform the trill. "Cumparfidas", composed by Emanuele Pusceddu recalls the rhythm of Sardinian dances while "Sa ghitarra scarescia", interpreted by Valeria Atzeni with words by Raffaele Piras, a poet from Quartucciu, brings us to a kind of music which is far more up-to-date and youthful, both for its words and the music by Emanuele Pusceddu.
The chorus of treble voices in the refrains of "Deus ti salvet Maria" is quite remarkable as is the final piece called "Birimbò"; a charming poem written by Mario Antonio Rubattu from Sennori and once again set the music by Emanuele Pusceddu; a clear reminder of the typical sonority of the Mediterranean.