Setola di Maiale

IMPROVISED MUSIC | ELECTRONIC MUSIC | EXPERIMENTAL MUSIC
Setola di Maiale - musiche non convenzionali is a network and cdr's label of independent musicians, most of them are improvisers, that comes from all over Italy, but not only!
It was set up in January 1993 by musicians Stefano Giust and Paolo De Piaggi, with the intent to highlight creative music, mainly played by musicians who have little to do with the mainstream music market.
Setola di Maiale is founded on the direct participation and peculiar creativity of all musicians involved in its music productions. From this way of working, many form of collaborations were born along with meetings, friendships, festivals, the performances at the 48th Venice Biennale or Radio Resonance (London Musicians' Collective).
And last but not least the catalogue that documents both the music and the experiences of this years of work. This catalogue not only offers soloists and bands official works in the field of creative improvisation — not only derived from jazz — but also contemporary music in its wider form of expression. The production presented — very careful cdr's, just to say that cdr's can be professionally well done, and the music can be great — has been realised according with the artists own will in a very unrestricted and free manner.
Up to now we have produced more than 135 albums involving about 200 musicians.
Setola di Maiale is neither a commercial label nor an association: is rather a laboratory/archives of free coagulation that operates in within a free and creative environment. In other words Setola di Maiale cold be thought as a commercial utopia. Self-produced music inevitably is the only way for certain type of music to exist, in a market that either is clearly not there, or is stereotyped.
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Setola di Maiale - musiche non convenzionali è un network ed etichetta di cdr, che coinvolge musicisti indipendenti - per la maggior parte improvvisatori - lontani dalle regole del mercato musicale, più o meno ufficiale.
Nasce nel gennaio 1993 per esigenza dei musicisti Stefano Giust e Paolo De Piaggi, che abbandonerà qualche anno più tardi. Lo scopo principale è cercare di colmare un'esigenza molto diffusa nella comunità dei musicisti radicali, cioè dare corpo e continuità alle musiche creative prodotte nel nostro paese, autoproducendo lavori che per mancanza di opportunità discografiche, o per limitate disponibilità economiche degli stessi artisti, andrebbero perduti.
Setola di Maiale si fonda sulla partecipazione attiva e sulla creatività peculiare di ciascun musicista coinvolto: sono nati così progetti di collaborazione, contatti, festivals, le performances alla 48ma Biennale di Venezia oppure presso la storica radio inglese Resonance del London Musicians' Collective. E naturalmente ha preso forma il catalogo , che potete consultare e acquistare: documenta la musica e le esperienze prodotte in tutti questi anni, proponendo insieme lavori ufficiali di solisti e gruppi, nell'ambito dell'improvvisazione creativa — non solo di derivazione jazzistica — e della musica contemporanea nella sua espressione più ampia. In altre parole troverete musiche di improvvisazione, free jazz, musica elettronica, jazz contemporaneo, musica sperimentale.
Ad oggi abbiamo realizzato oltre 135 albums e coinvolto circa 200 musicisti.
I lavori presentati sono opere musicali prodotte in edizioni limitate, cdr molto curati, e organizzati secondo l'estetica musicale di ciascun autore. Importante: Setola di Maiale non è un'etichetta commerciale a fini di lucro e nemmeno un'associazione; è piuttosto un laboratorio/archivio di libera coagulazione che opera nella più totale libertà creativa e gestionale, il cui intento è documentare e diffondere musiche d'avanguardia. La cultura dell'autoproduzione diventa inevitabilmente l'unica forma di supporto possibile, affinchè certa musica possa esistere in un mercato che evidentemente manca o è stereotipato. È anche un'alternativa ad un modo di fare musica basato sul denaro, sulla mercificazione, sulla diffusione ad ogni costo, sul distacco tra musicista e pubblico a dispetto delle quantità di copie vendute. In altre parole - e nostro malgrado - questa è ancora utopica arte underground.
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About:
Intervista a Stefano Giust/Setola di Maiale di Sergio Eletto per Kathodik (2008)
Articolo su Setola di Maiale di Stefano Pifferi e Vincenzo Santarcangelo per SentireAscoltare (2008)
Intervista a Stefano Giust/Setola di Maiale di Andrea Ferraris per Sands-zine (2006)
Articoletto su Setola di Maiale di Paolo Bomben per Musicologi (2006)
Intervista a Stefano Giust/Setola di Maiale di Francesco Calandrino per Succo Acido (2003)
Intervista a Stefano Giust/Setola di Maiale di Francesca Bellino e Paolo Caleo per All About Jazz (2002)
Articolo su Setola di Maiale di Marco Pandin per Rivista Anarchica (2000)
Recensione della terza edizione del Festival Setolare 2003
organizzato da Stefano Giust; a cura di Flavio Massarutto per All About Jazz
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Links:
Setola di Maiale's website
Setola di Maiale on Virb
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Networks:
Scatole Sonore
Tempia
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