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Poesie
Poesie da "Le cornici del volto"
Poesia dal fallimento
Poesia dal fallimento, fioritura irrimediabilmente che in sé inizia e finisce col suo canto ché né messaggio né insegnamento:
è viaggio, allo stesso tempo, d’emanazioni sensibili e spirito alla ricerca del senso, …in una sola parola, l’uomo.
Il gambo dei papaveri
D’un volto senza ricordo riconosco parole della nativa terra. Si segna sui gambi dei papaveri il fiume che nel mare continua:
l’ultima preghiera non ho dimenticato, in me non è stata silenzio.
Oblii
Vorrei che la mente mia si fermasse un istante… e nell’abisso pensieri, prendessero per mano le parole.
Autunno
Ombre tornano di là dai vetri, mesta carovana al silenzio che divide il giorno dalla sera.
All’inesausta nenia di una melica una cicala s’è distesa.
Testamento di un esule
Sono tela di ragno al passaggio dei soffioni. Non è sospiro, né desiderio: qui prego abbrunato che pietra almeno che porto in tasca torni alla mia terra.
Dal principio alla fine
Splendore d’incastri piaceri.
Il volto sgretolarsi fino a filo e non udire che la fatica del pensiero d’una voce
…farmi muto.
Poesie da "Voci"
La Promessa
Continuo, quel senso d’imperfezione.
S’immaginano far propria la promessa che si presenta realizzata come misura di ogni cosa,
per poi vanire di tra le loro dita, le sole, che l’hanno creduta.
All’alba
Sfiorano i colli con le groppe l’arco del cielo.
Colà si empie di luce.
Ove tornano a dormire nel buiore dei dirupi. Ove si risvegliano a quella carezza diurna i dormienti.
A Giorgia
Cambiamento
E tu t’avvolgi nei capelli il senso, trasudante goccia a goccia del pianto, celando all’altrui il proprio sapere d’indicibile altro divenire, sorpreso a palpitare.
Vecchiaia
Dirò di piú: s’affigge alla terra provandone il morso o la triste vita; con quale che sia saziato, terra o vita, sono silenzio.
Bicchiere di vino
Nulla m’è piú caro di quel vetro, che livido ed aspro raccoglie, a ogni mio verso, tutta la sera.
Poetante
Verso in versi tutto me stesso le verità atroci.
Trionfo della materia e lo spirito
Lo vedo portar con sé, sulla terra, la divina anima visione del cielo; mentre non ancora scoperta in sé, si piega a raccogliere una pietra.
Limite della felicità e senza limiti il dolore
Felicità soffri, è tuo limite che ognun prova dolorosamente, come il rapace soffre la vita mancando la vittima braccata.
Cosà dormire
Quel cuscino, su cui posatasi solo polvere, vorrei potermi a un cantuccio appoggiare, posare il capo, cosà dormire.
Veglia notturna
Allo strazio dei tuoi occhi poni rimedio.
Dorme la notte un istante solo.
Sogno naufrago all’ora che nasce.
Cortile
Questo cortile che mi porta a casa ha accolto la mia giovinezza.
Di queste buche le mie ginocchia conoscono ogni pietruzza.
Amore eterno
Nulla mi nego perché non creato per il cielo,
ma per la terra e per il suo seno amore piú non riamato spogli ci ricopra.
Firma a piè di quadro
È tutto in un colpo d’occhio una vita replicata che plaudita a scena aperta mentre qualcuno di vernice corporea l’ha firmata.
Versi di fanga
Nessuno assai riderà scavando la terra che mi cresce dentro;
ora divorato nei miei versi di fanga frano guardandomi negli occhi dei superstiti morire.
Contadino
Vide piú la terra che il cielo curvo sulle semenze che portava in mano – l’acqua gli ha torto le dita – e del suo nome resta il tonfo nei sassi che metteva da parte come i suoi anni.
Ricordo
La giovinezza mi finisce in quest’ora peggiore.
Il cuore ansoso mi sfiata e non riesco a dire quanto ti voglio bene.
Ira
T’ho cercato tra le pagine in fila che hai abbandonato al silenzio che gli cresceva quanto piú lungo era l’attesa
ed è andato tutto in rovina;
cosà per me ho deciso di dar nel segno il tuo sepolcro mentre uno zivolo nel petto mi dice zitto!
Destino
Il fondo si stinge, piú luce non muta chi brucia se stesso:
già gli appartiene il futuro d’un brillante seppellito dentro.