About Me
Created with mySpace Profile EditorCreated with mySpace Profile EditorI Senza Rancore Fran si scoprono passeggeri dello stesso treno nell’estate del 2006. L’input creativo arriva dalle suggestioni della canzone d’autore italiana, a un tempo causa ed effetto del percorso di (de)costruzione musicale che la band compie all’umido della sala prove. Le composizioni si nutrono dell’immaginifica complicità di un testo fluente, raccoglitore di istantanee dalla forte carica poetica. Parole e visioni senza fissa dimora, messe a nudo dalla naturalezza di un sound suadente, a volte contraddittorio, pur sempre figlio del rock e della sua genuina presa di posizione. Le soluzioni stilistiche dei Senza Rancore Fran vivono nell’attuale e forse proprio per questo sembrano essere alla continua ricerca del loro movente. Un girovagare che è il risultato, non aritmetico, delle differenti esperienze musicali dei componenti. ************************************************************
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"Non è facile riconoscerti in un’intenzione, né risalire coerentemente al momento in cui tutto il resto io l’ho deciso. Lo è ancor meno dal momento che né tu né nessun altro ha più chiesto niente di me. La complessità ha sempre e comunque qualcosa di tendenzioso stretto al seno, nel bene e nel male, nella cura e nell’abbandono, soprattutto per chi, come noi esseri mortali, non ha la stoffa per restare da nessuna parte. Ad ogni modo sarei pronta a giurare davanti al fantasma di te stesso che non c’ho mai visto così poco come da che ho cercato di figurarti come mio interlocutore ideale. Da quando sei scomparso, mi sono resa conto di conoscerti troppo e di conoscerti niente e, se è vero che non mi basto, mi saprò accontentare, come sto facendo adesso, che ho il coltello dalla parte della lama. Son severa perché la mia grazia indossa i tuoi gesti, le tue parole più che le mie, peraltro qualcosa che ancora le sfugge e di te chiede sempre. Questa lettera porta con sé il tragitto da me al mare, dove è così fragile il guardar lontano, e sentirti vicino. Ciascuno per proprio conto al cospetto di tutti che la guerra è uguale per tutti ma non son tutti a dichiarar guerra, non son così capienti le prime file e non è così grande il mondo. In questa lettera scorre il mio sangue, come nella brezza il primo mattino e porta i segni e la vittoria d’una dura lotta per restare fedele a quell’ immagine di te che si è fatta strada ingenuamente nel mio cuore. Non importa se reale o fittizia, se bene o male. Ti ringrazio comunque per tutto quanto mi hai lasciato … senza rancore. Fran".
