Loro due erano così; soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.
...venivano dai due più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso - questo continuerebbero a raccontare, per sempre, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro...
Il filo rosso del destino.
Ho quella disperata sensazione che niente abbia senso. Allora decido di innamorarmi, ma è troppo difficile.
Voglio dire, pensi costantemente a una persona ed è soltanto fantasia, non è reale, e poi diventa una cosa così coinvolgente, devi vederla di continuo e va a finire che è un lavoro come un altro. Una cosa è l'amore, un'altra è la pittura. E abbiamo soltanto un cuore...
loro occhi si incontrarono. Più la contemplava, più sentiva che tra lei e se stesso si scavava un abisso. Pensava che avrebbe dovuto, tra poco, separasi da lei irrevocabilmente, senza averle strappato una parola, senza averle lasciato nemmeno un ricordo.
Mi si dice: questa specie di amore non dà frutti. Perchè ciò che dà frutti è un bene? Perchè durare è meglio che bruciare? Sto aspettando un arrivo, un ritorno, un segnale promesso. L'attesa è un incantesimo: io ho avuto l'ordine di non muovermi. “Sono innamorato? Sì, poiché sto aspettando."