Francesco Landini

Francesco Landini o Landino (c. 1325 - 2 settembre 1397) fu un compositore italiano, organista, cantore, poeta e costruttore di strumenti musicali. Egli fu uno dei più famosi compositori della seconda metà del XIV secolo e comunque il più famoso in Italia nel suo tempo.
Landini nacque molto probabilmente a Firenze, quantunque il suo pronipote Cristoforo Landino umanista, indica come luogo di nascita la città di Fiesole presso Firenze. Suo padre, Jacopo del Casentino, fu un buon pittore della scuola di Giotto. Cieco dall'infanzia, Landini si dedica alla musica molto giovane e costruisce molti strumenti musicali come il liuto oltre a dedicarsi alla poesia, all'arte del canto e alla composizione musicale. Villani nelle sue cronache riferisce che Landini fu anche inventore di strumenti musicali compreso uno strumento a corda chiamato 'syrena syrenarum' che combinava le capacità del liuto e del salterio e si crede possa essere il predecessore della bandura.
Numerosi suoi contemporanei attestano la sua fama, non solo come compositore, ma come cantore, poeta, organista e appassionato e devoto cittadino di Firenze. La sua reputazione di radunare folle di spettatori all'esecuzione delle sue musiche, fu così grande che alcuni cronisti scrissero: "la dolcezza delle sue melodie era tale da far scoppiare di gioia il cuore degli astanti".
Landini fu il più alto esponente della musica italiana del Trecento chiamata anche Ars nova. La sua produzione fu esclusivamente di musica profana. Anche se esistono delle testimonianze secondo le quali scrisse anche musica sacra, nessuno di questi lavori è pervenuto a noi. Ciò che è giunto a noi è rappresentato da 89 ballate a due voci, 42 ballate a tre voci ed altre 9 che esistono sia nella versione a due che in quella a tre voci. Oltre alle ballate ci sono pervenuti un piccolo numero di madrigali. Secondo alcuni studiosi, Landini avrebbe scritto anche i versi per alcuni dei suoi lavori. La sua produzione pervenutaci, rappresenta circa un quarto dell'intera produzione italiana del XIV secolo pervenuta fino a noi.
"Io sono un musico, e piangendo mi dispero nel vedere persone intelligenti che tralasciano i miei perfetti e dolci suoni per la musica da strada".