About Me
www.myspaceeditor.itnasco a napoli, di giovedì sera, il 5 dicembre del 1985, nel reparto di maternità dell'ospedale fatebene fratelli in uno dei quartieri più ricchi della città , posillipo. Praticamente nella così detta napoli bene, ma non sapevo che dopo quel breve soggiorno in ospedale, fuori non mi aspettava una vita da figlio di papà . Non sarei vissuto in quartieri ricchi o in zone residenziali, ma mi sarei trasferito in un quartiere popolare, cavalleggeri d'aosta, ai confini nord-ovest della città , a pochi chilometri da pozzuoli, il primo comune fuori napoli.
Dal giorno che lasciai l'ospedale ho sempre vissuto a cavalleggeri dove ancora vivo, non sempre nella stessa casa, ma cambiando residenza, anche di pochi metri, ogni pochi anni. Da febbraio 2000 io con la mia famiglia abbiamo occupato una casa comunale nello stesso quartiere, ed abbiamo iniziato a vivere gli sgomberi del comune, che prontamente erano respinti da me, la mia famiglia ed i compagni che accorrevano in massa il giorno degli sfratti.
Sfgomberi eseguiti da celerini che arrivavano alle prime ore dell'alba cercando di buttarci fuori casa, ma trovavano sempre una folta presenza di persone che RESISTEVANO con noi!
Grazie al lavoro di mia madre e mio padre ho potuto studiare, ed ancora studio, grazie al sudore che accumulavano in lavori sempre più difficili e precari, mi sono creato una cultura, che anche se ancora da incrementare, mi da oggi la possibilità di scegliere quello che giusto e quello che è sbagliato autonomamente.
Sono riuscito a capire, anche grazie all'educazione dei miei genitori, la strada da intraprendere senza rimorsi e riuscendo a dormire senza scheletri negli armadi.
In questo mio quartiere ho alcuni amici, con cui ho frequentavo le scuole elementari e medie inferiori, che hanno intrapreso strade difficili e molto complicate, dove hai molti soldi in tasca, ma giorno per giorno rischi di perdere la tua libertà .
Molti ragazzi del mio quartiere intraprendono queste strade non perchè si trovano privi dei propri bisogni primari, ma perchè cercano di vivere la vita che t'impone la società moderna.
Certo è sbagliato rubare o spacciare per avere vestiti firmati, o auto e moto dell'ultimo momento, ma nella società in qui viviamo, non sei importante, non sei un uomo se non hai il profumo che costa di più o la maglia che supera i 100 euro.
io sono arrivato a capire che uomini non si diventa in base alla macchina oppure ai vestiti firmati, non è in questo modo che ti senti realizzato, ma molti di loro non lo capiscono!
Allora sarà per questo che odio tanti e tante cose, odio il grande fratello, i programmi che invece di parlare di problemi importanti e che incidono sulla vita di tutti, mettono su di una sedia un bello o una bella e per ore cercano di insegnarti a corteggiare, odio i salotti di parlamentari che si danno battaglia in discorsi banali e retorici e poi fuori si accordano per fottere i milioni di coglioni che una volta ogni tanto vanno a mettere una fottuta croce su di una maledetta scheda. Odio e forse avrei il coraggio di uccidere coloro che vendono il proprio voto, pensando che persone, esseri umani, hanno sacrificato la propria vita per dare a tutti la possibilità di decidere del proprio futuro!
odio i film americani, dove in due ore di film ti vedi almeno dieci volte la bandiera americana, la foto del presidente, e la coca-cola!
Sarà pure per questo che mi attraggono e cerco di coltivare le sottoculture, culture di strada, culture che vivi dentro e dove non hai interessi, nè hai bisogno di compromessi, perchè lo fai solo per il piacere di sentirti te stesso, e non perchè ne devi trarre qualcosa in cambio!
Seguo la cultura ultras, ed il suo stile di vita, cioè macinare chilometri e chilometri per il solo piacere di seguire la tua squadra, di portare alto il nome della tua città , di aggregare ragazzi della tua età , o ancora più piccoli, per dare un senso ancora più forte alla loro passione.
Allora odio coloro che si siedono davanti ad una telecamera e senza aver mai vissuto la curva e lo stadio, vogliono parlare di ultras e poter addirittura giudicare.
Quelli che vogliono capire gli ultras, senza provare dentro quell'adrenalina che ti da lo spiazzale di uno stadio, l'odore forte del treno, il rumore assordante delle rotaie, quel venticello fastidioso che ti arriva sul collo a sulla testa, ma non riesci mai a capire da dove arrivi. La settimana trascorsa a racimolare i soldi del treno, o quelli per pagare benzina ed autostrada, le ragazze che ti lasciano perchè si ritengono meno importanti della tua squadra e del tuo stile di vita!
Perchè se non hai sensazioni che ti vengono dallo stomaco, se non provi dentro certe emozioni, l'ultras non lo puoi capire. stay free, stay ultras, stay antifa...
TESTA ALTA, PUGNO CHIUSO!