Lo Sbutrìo è formato da: Bruno Pitruzzella (chitarra), Luca La Russa (basso) e Giuseppe Montalbano (batteria). Bruno Pitruzzella studia chitarra classica al conservatorio di Palermo col maestro Marco Cappelli e chitarra jazz col maestro Francesco Guaiana.
Luca La Russa ha studiato basso elettrico con il maestro Antonio Accardi, ha avuto un incontro didattico con il bassista Ares Tavolazzi ed è particolarmente attivo sulla scena rock palermitana.
Giuseppe Montalbano ha studiato tamburo classico e batteria col maestro Fabrizio Cuntrera.
La band nasce nell’estate del 2004; i suoi componenti allora tutti e tre sedicenni, trovano un’ intesa musicale partendo dal rock sperimentale ,dal jazz e dal funk, e grazie ad una assidua pratica di improvvisazione. Particolarmente attenti alla scena sperimentale, i musicisti riescono a coniugare le differenti influenze e realizzano nell’arco di un anno i primi cinque brani originali, tutti strumentali, che vengono registrati nella prima demo (“Vespaioâ€) insieme a tre brani solisti. Molto importanti sono state le influenze ricevute dai frequenti seminari cui il trìo ha partecipato e partecipa, spesso riguardanti sperimentazione e improvvisazione, tra i quali un worshop con il chitarrista Pat Metheny, le numerose partecipazioni all’attività dell’associazione palermitana “Curva Minore†(i laboratori di improvvisazione tenuti da Stefano Zorzanello, Ab Baars e Ig Henneman, e un workshop con il chitarrista Mike Cooper), e le lezioni di Marco Cappelli.
Nell’estate 2005 il trìo partecipa all’etno music competition di Milano; a dicembre dello stesso anno si aggiudica il primo premio del “Palermo shock sound 2005â€, e successivamente del “Villafrati rock festival 2006â€, due contest siciliani per band emergenti. Nel 2006 il trìo suona per la rassegna invernale dell’associazione Curva Minore. Nel 2007Grazie alla vittoria del contest palermitano “shocksound†i musicisti realizzano una seconda demo, “improspettivaâ€, costituita da otto brani strumentali originali. Questo secondo lavoro è basato maggiormente sulla composizione estemporanea, ed è caratterizzato dal frequente alternarsi di generi e stili differenti.
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