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Cosa può succedere ad una festa di compleanno di tre musicisti dell’Acquario, insieme ad altri due musicisti dell’area genovese, in un ristorante di fronte al mare?
Semplice, si parla di musica e dopo un abbondante pranzo e relativo brindisi, visto che tutti gli amici hanno le stesse radici musicali, si decide di formare una band di blues perché, quando si compiono gli anni, si scopre che in fondo la vita non è altro che un giro di Blues che abbraccia tutti i suoi fratelli.
Così sono nati gli Slow Feet (“Piedi lenti†come ironico omaggio a “Slow Hand†Eric Clapton)comprendendo nella sua line up i seguenti cinque musicisti:
Paolo Bonfanti e Vittorio De Scalzi ( i genovesi)
Franz Di Cioccio, Mauro Pagani e Reinhold Kohl (gli Acquari).
Ma non è stato solo questo il motivo che ha dato il via al gruppo. C’è stata anche l’idea di festeggiare l’amico comune Faber, anche lui Acquario, legato a quattro di loro da profonda amicizia e affinità artistiche: il lungo legame con De Scalzi dai tempi dei New Trolls di “Senza orario e senza bandieraâ€, con Di Cioccio dai tempi della “Buona Novella†e della storica tourneé degli album Live De Andrè/ PFM (nel 2004 si è celebrato il 25ennale), con Pagani dall’album capolavoro “Creuza de Mà †al successivo “Le nuvole†ed infine con Reinhold Kohl, suo fotografo per diversi anni.
Tutto questo ha fatto nascere una magia, la magia di una festa-concerto per “festeggiarne†il compleanno, perché gli amici si devono ricordare sempre in allegria come si fa a New Orleans dove il blues si respira ovunque.
Così la “prima volta†della festa è stata organizzata al Jux Tap di Sarzana, consumata al suono di voci rauche e riff veloci, assoli vibranti e ritmi poderosi, con canzoni senza tempo. Ultimo tocco per un regalo di compleanno tutto speciale: l’incasso della serata è stato devoluto a favore di Emergency. Questo è stato il punto di partenza, poi il piacere di suonare insieme ha fatto il resto.Lucio Fabbri (Anche lui legato a Faber dallo storico tour degli album Live De Andrè/PFM) è subentrato a Mauro Pagani, che per motivi legati a troppi impegni, ha dovuto suo malgrado rinunciare al progetto della band. Progetto che è quello di fare un viaggio intorno al mondo del Blues rivisitando e riarrangiando brani di autori bravissimi, come Popa Chubby, Taj Mahal, Terry Evans, Kim Wilson, Junior Wells, Jimmy Reed, Tommy Castro ed altri ancora, ben noti ai veri appassionati ma forse un po’ meno al grande pubblico. E’ scattata quindi anche la voglia di rivisitare in chiave più squisitamente blues, brani di artisti conosciuti da un pubblico più vasto: dal suono di Chicago a quello della Georgia, passando dalla California per poi accarezzare il rock-blues degli Allman Brothers, di B.B.King, di Hendrix, sfiorando il pop-rock inglese dei Procol Harum e degli U2, finendo in Italia, “blueseggiando†alla maniera di Slow Feet, con alcuni brani firmati De Scalzi, Bonfanti e Di Cioccio per arrivare a citare il grande amico comune: Fabrizio De André (anche lui Acquario).
E’ un viaggio bellissimo, pieno di tappe, che permette alla memoria dell’ascoltatore di ritrovare percorsi conosciuti e scoprirne di nuovi.Forse non serve ricordare che alcuni componenti della band hanno scritto pagine indimenticabili della musica italiana, ma è bello sapere che il palco è il loro posto naturale, il luogo migliore per esprimere la loro musicalità .
La sezione ritmica ha come spina dorsale l’energia di Franz Di Cioccio (PFM) ed il basso pulsante di Reinhold Kohl. Lucio Fabbri (PFM), poliedrico polistrumentista, è uno dei solisti a tutto tondo del gruppo, mentre le tastiere e parte delle voci è affidata all’eclettico Vittorio De Scalzi (NEW TROLLS). Per finire Paolo Bonfanti, bluesman tra i più apprezzati in Italia, è la voce e la chitarra del gruppo.SLOW FEET, cinque amici al servizio del Blues