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Fabrizio Zanotti

About Me

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Fabrizio Zanotti nasce ad Ivrea (TO) il 4 Settembre 1969. All’età di sei anni comincia a suonare la chitarra, ispirato da grandi cantautori come Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, ma anche da autori d’oltre oceano, da Simon&Garfunkel a Bob Dylan, Donovan, Joan Baez, U2, Bruce Springsteen. Inizia a scrivere canzoni molto presto, prende lezioni di tecnica vocale e dà vita a diversi progetti che si susseguono nel tempo. Nel 1991 insieme al contrabbassista Ernesto De Martino forma “Fabry & Banny”, un duo acustico che suona folk nordamericano, realizzando l’album dal vivo “Country Party”. Il duo viene invitato alla trasmissione televisiva “Segnali di fumo” di Roberto Manfredi, in onda su Videomusic. Parecchi concerti in tutta Italia e all’estero, permettono in quegli anni a Fabrizio di maturare velocemente una forte esperienza nel live. Nel 1993 quella di “Fabry e Banny” è l’unica formazione italiana ad essere invitata all’“American Saloon Show” che si tiene a Ginevra, in cartellone insieme a grandi artisti internazionali del genere come Paul Mc Bonvin. Nel 1996 forma “Stazione Marconi”, una band di 5 elementi e scrive l’album “Viaggiatori”, pubblicato nel 1999 e ben accolto dalla critica. Parecchie sono le piazze italiane che in quegli anni ospitano la band in concerto, dal Piemonte alla Puglia. Nel 2002 nasce “Senzalenza”, un progetto di musica d’autore italiana pensato insieme al bassista Guido Marchegiano. L’album che ne segue, dal titolo “Schegge”, è realizzato con l’intento di portare musica e solidarietà alla popolazione del Molise colpita dal sisma, anche attraverso un mini tour di concerti nei vari campi. Grazie alle strette collaborazioni con Lino Ricco, nasce lo spettacolo “Sarò libero, musica e pittura dal vivo”, presentato in anteprima alla 70° festa dell’uva di Caluso in cartellone con gli Avion Travel e poi anche in piazza Castello a Torino. Fabrizio ha in quegli anni l’occasione di aprire diversi concerti, tra i quali quello di Mauro Pagani, di Cristiano De Andrè, dei Tazenda, dei Lou Dalfin, degli Yo Yo Mundi e partecipa a diverse rassegne e festival tra cui “Tavagnasco Rock festival” e Festival di Napoli. La passione innata per il cinema di contenuto porta nel 2003 Zanotti a realizzare un nuovo progetto, che prende forma dal film “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, e che si concretizza in uno spettacolo interattivo, in cui musica e cinema, storia e ideali, si mescolano in modo originale. Con lo spettacolo “Sacco e Vanzetti, canzoni d’ amore e libertà” nasce anche “Foce Carmosina”, formazione acustica dove oltre a Fabrizio scrive e suona Nicola Ricco. L’interesse suscitato nella critica è ben sintetizzato da una tesi di laurea scritta sull’originalità del linguaggio utilizzato nello spettacolo, che intanto viene presentato presso la sede di Rai Cinema di Roma, e portato in teatri tra cui il “Sistina” di Roma, rassegne e piazze di tutta Italia riscuotendo ovunque un grande successo. Nel 2004 il Dvd dello spettacolo, dal titolo “Sacco e Vanzetti, Canzoni d’amore e libertà”, viene stampato e distribuito in 30.000 copie in allegato al quotidiano “L’Unità”. Nel 2005 Fabrizio scrive “Poco di buono”, canzone dedicata alla Resistenza, ispirata al sabotaggio del ponte ferroviario di Ivrea avvenuto il 24 Dicembre 1944. Il pezzo viene inciso insieme a Claudio Lolli e diffuso dal sito del quotidiano “Liberazione”. La canzone partecipa alle selezioni del Premio Tenco 2005 ed è inserita e interpretata da Claudio Lolli nel suo ultimo album, “La scoperta dell’America”. “Il ragno nella stanza” (Storie di note, 2007) è il primo album da solista di Fabrizio Zanotti. L’attenzione presente nel disco verso i temi del pacifismo e della multietnicità sono valsi a Fabrizio Zanotti, nel mese di Agosto, la partecipazione alla International Cooperation for Memory, una setttimana di incontri e tavole rotonde tenutasi a Srebreniça, luogo simbolo della violenza durante la guerra di Bosnia, e teatro del più grande genocidio europeo dopo l’Olocausto. Fabrizio, in compagnia del fisarmonicista Federico Monetta, ha suonato sul palco del Centro Giovani di Srebrenica brani simbolo come “A Mostar”, “Facce di fango” o “Matrioska”. L’impegno verso la ricostruzione della memoria sui fatti di Srebrenica ha contribuito a realizzare il progetto “Se la musica adotta Srebreniça” nato in collaborazione con l’etichetta discografica “Storie di note”; il progetto è stato presentato l’inverno scorso al MEI di Faenza (meeting delle etichette indipendenti) con la partecipazione della Fondazione Alexander Langer e dell’associazione Tuzslanska Amica di Tuzla. Partecipa alle selezioni del Premio Tenco 2007 con l’album “Il ragno nella stanza”.
Fabrizio Zanotti ha suonato in piazze e teatri italiani tra cui Teatro Sistina di Roma, Diretta nazionale su Rai Radio3 con il programma "Nick & Bart", Rai Cinema sala proiezioni di Roma, Festa dell'Unità Nazionale di Genova, Festa dell’Unità di Milano, Leoncavallo di Milano, Festa 100anniCgil di Bologna, Piazza Castello e Piazza S.Carlo a Torino, “Punti Verdi” di Torino, alla Rassegna “Giornate Musicali” Grottaferrata (Roma), alla rassegna “Tracce di Teatro D’Autore” a San Pietro in Casale (BO), “Teatro del Fuoco” di Foggia, “Teatro Matteotti” di Moncalieri, Liceo “Morgagni” di Roma, “Tenda della Pace” a Sanremo, “Centenario di Giuseppe Giacosa” a Maglione (TO), e in moltissime altre occasioni.
Collabora con Massimo Bubola, Claudio Lolli, Cristiano De Andrè, Deborah Kooperman (cantautrice Newyorkese che ha collaborato con Bob Dylan, Pete Seeger, Francesco Guccini), Ricky Mantoan, Luigi Grechi, Giuliano Montaldo in ambito cinematografico, e con molti altri artisti.
Fabrizio Zanotti was born in Ivrea (TO) on 4th September 1969. At the age of six he began to play the guitar, inspired by great singer-songwriters such as Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, but also song-writers from overseas such as Simon & Garfunkel, Bob Dylan, Donovan, Joan Baez, U2 and Bruce Springsteen. He began to write songs very soon afterwards, took lessons in vocal technique and elaborated a series of projects in time. In 1991, together with double bass player Ernesto De Martino, he formed the “Fabry & Banny” duo, which played North American folk music and recorded the live album “Country Party”. The duo was invited to Roberto Manfredi’s television program “Segnali di fumo” (Smoke Signals) on Videomusic. Numerous concerts all over Italy and abroad enabled Fabrizio to quickly gain a lot of experience in live music. In 1993, “Fabry and Banny” were the only Italian group to be invited to the “American Saloon Show” held in Geneva, together with leading international exponents of this kind of music like Paul Mc Bonvin. In 1996 he formed “Stazione Marconi”, a band of 5 musicians and wrote the album “Viaggiatori” (Travellers), published in 1999 and well acclaimed by the critics. The band held concerts in many squares all over Italy, from Piedmont to Puglia. In 2002, he created “Senzalenza”, an Italian auteur music project together with the bass guitar player Guido Marchegiano. The resulting album, entitled “Schegge” (Splinters), was recorded with the intention of bringing music and solidarity to the population of the Molise region hit by an earthquake and holding a mini tour of concerts in the fields. His close collaboration with Lino Ricco gave rise to the show entitled “Sarò libero, musica e pittura dal vivo” (I’ll be free, live music and painting), a preview of which was presented at the 70th grape festival in Caluso together with Avion Travel and then in Piazza Castello, Turin. During this period, Fabrizio was the support singer at concerts held by Mauro Pagani, Cristiano De Andrè, Tazenda, Lou Dalfin, Yo Yo Mundi and took part in a large number of shows and festivals including the “Tavagnasco Rock festival” and the Naples Festival. His native passion for committed cinema led to Zanotti elaborating another project in 2003, which took the form of a film called “Sacco e Vanzetti” by Giuliano Montaldo, an interactive show in which music and cinema, history and ideals mingle together in an original manner. The “Sacco and Vanzetti, love songs and freedom” show also led to the formation of “Foce Carmosina”, a band in which Nicola Ricco wrote and sang songs with Fabrizio. The interest aroused in the critics is summed up well by an undergraduate dissertation on the originality of language used in shows, which was presented at the Rome offices of Rai Cinema, and at theatres such as the “Sistina” theatre in Rome, festivals and squares all over Italy obtaining great success everywhere. In 2004, the Dvd of the “Sacco e Vanzetti, Love songs and freedom” show was printed and distributed in 30,000 copies as a supplement to the national newspaper “L’Unità”. In 2005, Fabrizio wrote “Poco di buono” (Good for nothing), a song dedicated to the Resistance and inspired by the sabotage of the railway bridge in Ivrea that took place on 24th December 1944. The track was recorded with Claudio Lolli and broadcast from the offices of the daily newspaper “Liberazione”. The song was put in for the competition for the 2005 Tenco prize and was included and sung by Claudio Lolli in his album, “La scoperta dell’America” (The Discovery of America). “Il ragno nella stanza” (Storie di note, 2007) is Fabrizio Zanotti’s first album as a solo artist. The attention that the disk pays to pacifism and multiethnic issues earnt Fabrizio Zanotti, last August, an invitation to the International Cooperation for Memory, a week of meetings and round tables held in Srebreniça, a place emblematic of the violence perpetrated during the Bosnia war and the scene of the worst European genocide since the Holocaust. In the company of the accordion player Federico Monetta, Fabrizio played emblematic tracks such as “A Mostar”, “Facce di fango” and “Matrioska” on stage at the Srebrenica Youth Centre. His commitment towards keeping the memory of the Srebrenica massacre alive is behind the “If music adopts Srebreniça” project created in collaboration with the record label “Storie di note”; the project was presented last winter at the MEI (independent label meeting) in Faenza in which the Alexander Langer Foundation and the “Tuzslanska Amica di Tuzla” association took part. He was nominated for the 2007 Tenco prize with the album “Il ragno nella stanza” (The Spider in the Room).
Fabrizio Zanotti has played in squares and theatres all over Italy, including the Sistina Theatre in Rome, live on national radio channel Rai Radio3 and at Rai Cinema, the projection room in Rome, the National “Festa dell'Unità” in Genoa, “Festa dell’Unità” in Milan, the Leoncavallo social club in Milan, CGIL Centenary Festival in Bologna, Piazza Castello and Piazza S.Carlo in Turin, “Punti Verdi” in Turin, the Grottaferrata “Giornate Musicali” festival (Rome), the “Tracce di Teatro D’Autore” festival at San Pietro in Casale (BO), “Teatro del Fuoco” in Foggia, the Matteotti theatre in Moncalieri, the Morgagni School in Roma, “Tenda della Pace” in Sanremo, “Giuseppe Giacosa’s Centenary” in Maglione (TO), and in many other events.
He works with Massimo Bubola, Claudio Lolli, Cristiano De Andrè, Deborah Kooperman (singer-songwriter from New York who has worked with Bob Dylan, Pete Seeger, Francesco Guccini), Ricky Mantoan, Luigi Grechi, Giuliano Montaldo in the cinema industry, and many other artists.

My Interests

Music:

Member Since: 4/2/2007
Band Website: www.storiedinote.com
Band Members: Federico Monetta: pianoforte, fisarmonica e cori.
Vito Badalà: percussioni e cori.
Stefano Martorana: basso elettrico e contrabbasso.
Daniele Pavignano: batteria.

Collabora:
Marina Martianova:
violino.

Influences: Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Claudio Lolli, Franco Battiato, Simon and Garfunkel, Bob Dylan, Donovan, James Taylor, Francis Cabrel, Smiths, Church, e molti, moltissimi altri.
MUSICULTURA FESTIVAL 2009 (semifinale)


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PROGETTO "SE LA MUSICA ADOTTA SREBRENICA"

h.9,30 Ecco Srebrenica a 1300 Km da casa e a 500 metri sopra il livello del mare. Sul confine tra la Bosnia e la Serbia, non è di passaggio come Mostar o Tuzla. Ci vai perché vuoi andarci. Ci vai perché vuoi sapere. Ci vai perché senti che è l’unico modo per capire. Lei ti guarda negli occhi, e ti inchioda con la sua storia. Una storia feroce, drammatica, una storia di distruzione e cancellazione di un popolo. Una storia sotterrata e dimenticata. Una storia di morte. Lei ti guarda negli occhi. Lei ti guarda, dalle case sventrate, dai buchi dei muri mitragliati, dai balconi senza parapetti, dalle voragini tappate con un po’ di calce e qualche mattone rosso, dalle lenzuola stese ad asciugare che animano il suo scheletro, dai volti duri di madri ormai rassegnate. Lei ti parla senza parlare. Srebrenica ha il volto scoperto ed è rimasta com’era dopo l’ultima granata esplosa. Immagini che cosa significa vivere ancora circondato dai segni delle atrocità e ti chiedi che cosa aspettiamo a rendere a questa gente la propria dignità di esseri umani. Gente come te, ragazzi come te, madri come la tua, e padri e fratelli che non ci sono più. Che non tornano più. “Vite divise per sempre” come hai scritto in “Facce di fango”. Sai che il concerto che farai non è un concerto come gli altri, perché la tua vita questa volta darà qualcosa di diverso, forse qualcosa di più, non lo so. Qui nel Centro Giovani suonerai e canterai, qui dove un tempo c’era il cinema-teatro.E ora bisogna ricostruire. Ma prima bisogna conoscere, ti dici. E allora chi è Srebrenica ? Una montagna tenuta nascosta, una montagna troppo alta. E ti accorgi che da quassù le prospettive cambiano, ogni cosa è diversa, ogni cosa è nuova per te che vivi la quotidianità di un mondo “normale”. Anche le tue canzoni come “A Mostar”, dove racconti di “figli abituati a scappare con le mani insanguinate”, diventano reali. Così quello che avevi immaginato E’ la realtà. D’ora in poi vorresti gridare a tutto il mondo l’inferno che c’è stato qui. E da questa sera lo farai. Lo farai con la tua musica, con le tue mani e con la tua voce. Non risparmierai neanche un secondo, giusto il tempo di imbracciare ed accordare la chitarra.

Alle bambine, ai bambini, alle donne e agli uomini di Srebrenica

Fabrizio Zanotti

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FABRIZIO AL MUSICULTURA FESTIVAL 2009 presenta "MATRIOSKA"



INTERVISTA SU IRIDE TV (PRIMA PARTE) FOCE CARMOSINA (fabrizio zanotti e lino ricco) IN FILM-CONCERTO "SACCO E VANZETTI, CANZONI D'AMORE E LIBERTA' "



INTERVISTA SU IRIDE TV (SECONDA PARTE) FOCE CARMOSINA (fabrizio zanotti e lino ricco) IN FILM-CONCERTO "SACCO E VANZETTI, CANZONI D'AMORE E LIBERTA' "



INTERVISTA SU RETE CANAVESE PUBBLICAZIONE VIDEO CON L'UNITA' FOCE CARMOSINA IN FILM-CONCERTO SACCO E VANZETTI, CANZONI D'AMORE E LIBERTA'



per info clicca qui www.focecarmosina.it

"E 'C'E' UNA STORIA CHE CI PIACE ASCOLTARE" BACKSTAGE DI P. SCALA DURANTE LE RIPRESE DEL VIDEO DI FOCE CARMOSINA CON GIULIANO MONTALDO



FOCE CARMOSINA SERVIZIO TG3 DIRETTA SU RAI RADIO3



"POCO DI BUONO" FOCE CARMOSINA CON CLAUDIO LOLLI



FABRY & BANNY (fabrizio zanotti ed ernesto de martino) A "SEGNALI DI FUMO" CON PAOLA MAUGERI



FABRY & BANNY KNOCKIN' ON HEAVEN'S DOOR



FABRY & BANNY (IL TRENO) IN PIAZZA A SANLURI (SARDEGNA)


Record Label: Geordie/Storie di Note
Type of Label: Indie

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