About Me
Era il lontano 1974, precisamente il 21 maggio, quando il sottoscritto diede i primi segni di vita in questa terra con un forte pianto ma non causato dal parto ma bensì, dal fatto che erano le 19 di sera ed ero ancora in ospedale e non a fare bordello a qualche aperitivo bello carico..
Questa cosa mi fece capire subito che cosa mi piaceva di più di tutte...stare in mezzo alla gente, conoscerla, osservarla e sentire le emozioni che ognuno di noi emana..
Queste mie passioni mi portano a organizzare feste già all'età di 12 anni nella mansarda della canonica del prete (mitico don firmino con i giornalini porno sotto al cuscino). Dj delle serate (solo al sabato sera ovviamente..) era veleno, grandissimo compagno di banco alle medie con una grande passione per i suoi occhiali in plastica continuamente riparati con lo scootch...vedetta come inizio serata x vedere se arrivavano le tipe + in (le sborone della Guastalla bene) era un'altro mito: Camillo.
Le cose xò non andarono come volevo causa il prete che veniva continuamente a controllarci x accendere la luce causando una brusca frenata alla nostra passione per le limonate in gruppo (dicesi limonata il baciarsi con la lingua) ed allora mi trasferii nella vicina frazione di S.Martino per unirmi all'organizzazione del miglior capodanno del periodo presso il teatro locale. Chiaramente il locale non era in uso xkè pericolante, nonostante tutto xò non successe mai nulla, questa esperienza xò mi servì molto per arrivare al ceralacca...
Anno domini 2002, marzo, io renato ed iginio (amici baroni) decidemmo, davanti ad un paio di bottiglie di cà del bosco (ma altre 2 già in corpo) di creare il ceralacca dentro alle piscine comunali di Guastalla..
I lavori iniziarono il mese successivo e diretti in modo sapiente ed esperto dal buccio (alis amministratore delegato ceralacca) terminarono i primi di maggio...Il ceralacca bar era nato...
Scopo del tutto....stare assieme tra di noi e divertirci...
Forse è proprio per questo che l'operazione funzionò benissimo, sembrava di essere sempre in un grosso villaggio solo di giovani..
Insomma, la mia è stata, ed è, una continua ricerca di quello che ci fa veramente vivere, non l'ossigeno, ma le emozioni...perchè...non è importante il numero di respiri che facciamo, ma sono importanti i momenti che il respiro ce lo tolgono..............