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GIANNI FRIENDY - THERE'S NO BUSINESS LIKE SHOW BUSINESS!
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DOC SHOW LOCATION CHALET DELLE ROSE BOLOGNA
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Quando nasce il Docshow ? O meglio quando “l’ideaâ€del docshow…?
Inizialmente le potenzialit� della serata non furono subito sfruttate,ma di sicuro intraviste…
Nasce dall’unione di un folto gruppo di amici uniti dalla voglia di ascoltare buona musica house ma in un modo differente rispetto alla
“solita†serata nei “soliti†locali…
Si opta inizialmente per una serie di one-night,anzi direi piuttosto “matineeâ€, ovvero colazioni-danzanti si potrebbero definire,per
differenziarli dai piu’ popolati e oscuri “after-hours†allora in voga,o gi� non piu’ in voga.
Si univa qualche ora di musica in coda ad una serata gi� trascorsa per locali in compagnia,facendo le ultime chiacchiere discutendo di
niente sorseggiando un caffe’.Forse niente di nuovo,ma piacque.
Da li la quasi necessit� ad “ingrandirsiâ€,e diventare un’appuntamento fisso quindicinale,dalle 04:00 alle 08:00 ogni seconda e quarta
domenica del mese.
Consolidato il â€format†e considerate le potenzialita’ ancora inespresse dello Chalet (dove c’e’ pure una cucina, e dove si mangia pure
molto bene…) si pensa di variare tipologia di serata,anche in funzione di un pubblico adulto in aumento e sempre in cerca di continui
stimoli.In precedenza avevano conosciuto realt� simili ma differenti,ovvero pomeridiane,i cosi’ detti after-tea o tea-dance (uno per tutti
: New York Bar,al quale gli organizzatori del Docshow , ETTORE - PLACIDO - NICOLA BINI, hanno a tempo debito attivamente
collaborato…). Altro non erano che serate di importazione londinese e/o Newyorkese, che iniziavano per l’ora del the’, 17:00/18:00 , e
terminavano verso le 02:00 del mattino, AFTER-TEA.
Ne sono seguite molte…
Docshow quindi sceglie di percorrere un’altra via,seppur non cosi’ nuova, ci sono illustri precedenti del genere e ve ne sono di meno
noti (un LIDO’ di Parigi, un Buddha Bar, una Capannina Franceschi al Forte o un Byblos ) : ovvero una cena con spettacolo e musica da
ballo.
Musica House, quella piu’ d’avanguardia, di quella corrente che dalla techno e’ passata alla cultura dell’house music cantata,ad una
sonorita’ piu’ underground, garage, drum&bass, per poi contaminarsi con le correnti progressive, per diventare house elettronica prima
e Minimal infine.Ma gia’ il percorso musicale torna alle sonorita’ piu’ melodiche dell’house che il pubblico docshow predilige perche’ e’ un
party festoso.Quando la cena termina e gli spettacoli finiscono, inizia la serata: ora tutto puo’ essere spettacolo, un tutt’uno tra pubblico
e musica.Alla consolle storica (Docshow e’ alla sua ottava stagione) fanno capo da sempre tra i piu’ capaci artisti del panorama
nazionale ed internazionale, Djs e producers: Alex Neri, Francesco Farfa, Stefano Fontana, Lorenzo LSP, Walter S, Steve Mantovani e
tanti altri che da sempre rappresentano musicalmente la serata.
Varie le Guest internazionali intervenute negli anni, ma solo dalla prossima stagione si consolida un programma artistico ancora piu’
ricco di vere Stars di ultima generazione: Tania Vulcano, Luciano, Petre Inspirescu, Shinedoe, Anja Shneider, Rene’ e Sossa, Matthias
Tanzmann e altri.
La serata e’ un programma a tutto tondo, ti offre la possibilit� di trascorrere un’ottima cena “romagnola†di base, ma fusion nelle
proposte ; accompagnata da vini selezionati, musiche, performances, balletti e shows di varia natura, e di volta in volta. Il pubblico e’
quello curato, colorato e modaiolo, bizzarro al punto giusto e con una gran voglia di sentirsi protagonista in compagnia, elegante e
attento alle mode come ai modi, e agli spettacoli che si tratti di puro intrattenimento, o di messaggi in codice o di “pura arteâ€.
La sala ristorante si trasforma in un grande involucro che contiene un vero e proprio laboratorio di idee e realizzazioni fantasiose,
spettacoli del kitsch e paradossi umani, incontri, scontri e confronti di culture, societ�, gusti, vizi e virt� di un pubblico che non subisce
inerte, … semmai.
Una sera la Rettore (Donatella!) teneva un suo concerto, mentre un'altra, c’era Loredana Bert� a cena e un Natale addirittura Grace
Jones apriva Kristall sotto il nostro stesso albero… A Pasqua una volta c’era il Mago Silvan in persona con i suoi illusionismi… e il
Principe Maurice � un habitu�.
Puoi trovare chiunque, dall’ambiente moda al settore disco, sembra si diano appuntamento tutti in questo terreno neutrale, “IL†luogo di
incontro.
Con il tempo accresce la sua notoriet� e il Docshow sempre in fase di rinnovamento, cambia.
Aveva tratto inizialmente molta ispirazione dalla Storia del Cinema; celebrava in particolar modo attori e starlettes del grande cinema
classico americano delle Dive (anni 20/50) ed entrandovi, dovunque, gigantografie di fotogrammi originali di pellicole di Bette Davis o
Joan Crawford, Ava Gardner o Audrey Hepburn, Liza Mannelli o Liz Taylor, James Dean o Marlon Brando, Gloria Swanson fino a Linda
Evans e Joan Collins… tutti quei Divi e quelle Dive resi immortali per talento e per l’Arte della pellicola, celebrati al Docshow che celebra
HOLLYWOOD. Tra consegne di Oscar, cerimonie e sfilate di moda Docshow abbraccia una strada parallela al cinema: il Musical!
Il Musical americano per eccellenza, quello senza tempo, classico prima, e poi, con una rinascita del genere musical nei primi anni 2000,
si allestiscono spettacoli ispirati a CABARET e si celebrano artisti come Joel Grey e Liza… Poi arriva VICTOR VICTORIA che si presta a
scimmiottare in atmosfera carnevalesca l’eterno giuoco dei ruoli con tutta l’ilarit� che ne consegue.
E’ la volta poi di MOULIN ROUGE, che con l’uscita temporanea nelle sale cinematografiche si consacra cul palchetto teatrale
improvvisato per la serata sul quale si esibisce un quartetto di cancaneuse di tutto rispetto, in una scenografia cos� curata da
competere con le immagini originali della pellicola.
Tra un corpo di ballo di fantasmagoriche ballerine brasiliane DOC con piume colorate e un assolo del bravissimo ballerino Alessandro
Bigonzetti, si decide di ampliare gli spazi per gli spettacoli, per le scenografie, coreografie e costumi, e viene messo in scena uno
spettacolo in sei atti di breve durata direttamente da parte dello staff artistico, che rappresenta i temi pi� salienti dell’ultimo musical
apparso sul grande schermo: CHICAGO (che quell’anno vince l’Oscar del Cinema USA.
Si sperimenta nel frattempo anche delle “uscite†molto teatrali che consistono in rappresentazioni di varia ispirazione dalla natura etnosocio-
culturale che, essenzialmente sono una “messa in scena†in costume o un corteo nuziale o un rito pagano (3 tra tutte: l’India e la
religione Induista con i suoi riti, l’Antico Egitto con i suoi Idoli, Il Giappone con la sua eroina Pucciniana).
Non mancano serate dedicate a cantanti famosi o meno scomparsi e non come Marlene, Edith, Freddy…
Poi serate dalla tematica “impegnataâ€; una dedicata alla sensibilizzazione contro gli incidenti stradali: sul palco centrale del ristornate
troneggia un’auto incidentata con dei manichini da crash-test che letteralmente “schizzano†fuori dal parabrezza, uno � a terra sotto
l’auto… Erano veri artisti, uomini in carne e ossa intendo, una performance. ( per� a cena ti impressiona, e leggi pure il materiale
informativo distribuito in sala.) Bene.
Sui tavoli trovavi distribuiti i “palloncini†per fare un auto-alcool-test. (che storia!)
Molte altre, mi dispiace veramente non riuscire a parlare di tutte le serate…
Ah!… Poi ci sono le serate del NATALE: sempre bellissime. (con tutti i tuoi amici piu stretti a festeggiare insieme, dopo aver trascorso la
giornata e la vigilia con i parenti pi� stretti… Ch�!) Una volta il classico albero di Natale, ma gigante, poi due; poi la carrozza con le
renne, il presepe vivente (contro il consumismo dei regali…), poi la “Beata Vergine†col Bambino che si trasforma con un lento processo
rotatorio, durante la cena, in una matricida (per ricordare quante mamme non sono come Lei…).
Poi la neve dappertutto; dentro e fuori (e giuro… non nevicava!).
Durante la stagione scorsa (2006/2007) Docshow si “contrae†per modo di dire in un sottotitolo per la stagione: COUP DE THEATRE
(letteralmente colpo di teatro, assaggio teatrale, sketch etc.).
Teatro s�, ma concettuale, glamour ed esclusivo. Non pi� di diretta ispirazione, ma un mutare continuo di fonti e riferimenti, fino a
frammentizzarsi e diventare performance artistica, se non installazione.
Il palco diventa cos�, quasi un museo d’arte contemporanea: nasce il vero “laboratorioâ€, se vogliamo, di ispirazione teatrale.
Da l�, tante sono le performances e le installazioni, e solo le immagini possono descriverne l’intensit� e la passione, la verit� e
l’inganno, denunciarne lo spessore o la fragilit�; quasi dei tableaux vivant. E tante, tante altre cose ancora, e ancora tante dovrete
vederne.
DOCSHOW OGGI:
Con questa stagione si inaugura un “nuovo†spazio creativo: MANGIAR’ARTE, un modo in pi� per gustare e digerire immagini. GaeArt (il
performer per eccellenza che da sempre funge per il Docshow come una e vera e propria “cavia da laboratorioâ€) esprime col suo corpo
tramite il movimento e l’anima e ti parla attraverso una e instancabile progressione di gestualit�.
Si riaccende una luce nella Night-Life Bolognese, si accende anche sulla grafica e sulla comunicazione del Docshow adottata per questa
stagione: una lampadina che simboleggia luce, novit�, idea, palcoscenico, teatro, ribalta, show, cinema, immagini, colori, proiezioni e
movimento.
Attorno ad essa, il nuovo logo simbolo, volteggia una falena; animale notturno per eccellenza, attratta da una Luce, a cui non sempre
soccombe. Si alza l’interruttore e Docshow si accende; si alza il sipario sulla nuova stagione 2007/2008. Domenica 14 Ottobre.
IN-VISION � il “titolo†della nuova produzione Docshow, e si riferisce all’intento di studiare, confrontarsi e magari comprendere ci� che
le arti visive in genere, ma in particolare le proiezioni e le riproduzioni su differenti supporti permettano di creare inaspettate atmosfere
ed interessanti e nuovi punti di vista.
Un nuovo allestimento, nuovi artisti, nuovi collaboratori, nuove idee e tecnici che affiancano quest’anno la storica e solida direzione
artistica.
Influenze e contaminazioni. Avanguardia. In qualche modo sempre e comunque arte visiva.
Non mancheranno variazioni di percorsi o piccole deviazioni, nonch� interventi live di musica e canzoni, spettacoli, performances e
messe in scena per tutti i palati.
Al DOCSHOW, la cena � solo su prenotazione e si attua una rigida selezione all’ingresso.
Quindi informati sui prossimi eventi dal tuo PR preferito, iscriviti alle NewsLetter e conoscerai in anteprima tutto sui prossimi atti…unici!
Si va in scena…..
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