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Raccontare la nostra storia significa condensare 3000 giorni vivi, colorati e pulsanti, di persone e strade, palchi e situazioni, rabbie, gioie, intenzioni e immagini. Riassumere MOTHER GOOSE vuol dire spiegare l’inspiegabile : la strana fusione di sei background apparentemente inconciliabili, uniti dalla voglia di comunicare attraverso la musica dei Jethro Tull. La nostra fedina musicale riporta “precedenti” che vanno dall’etno-rock all’Hardcore-punk, dal demenziale agli standard jazz e se MOTHER GOOSE è un motore che romba da anni deve pur esserci qualche ragione. Una è certamente la smodata passione per l’universo compositivo di Ian Anderson e dei suoi intercambiabili compagni di strada, l’altra è la volontà di dimostrare che, anche in musica, “i muri sono fatti per essere scavalcati”. Per questo rifuggiamo dagli stereotipi calzati addosso ai coveristi, evitiamo il desiderio di essere, nei suoni e negli atteggiamenti, più “carta carbone” che musicisti , l’ammirazione incondizionata verso la musica riproposta, espressa da molti nostri “colleghi”. Sappiamo essere critici e modificare in modo blasfemo “l’originale” se questo ci sembra necessario; le barriere non fanno per noi né quando suoniamo né quando viviamo senza uno strumento a tracolla. Molto semplicemente, a questo periodo vacuo e improponibile contrapponiamo una musica immensa e senza tempo. Ricominciare la nostra storia vuol dire proiettarsi gioiosamente verso il futuro ma anche “celebrare” con orgoglio le pietre miliari che abbiamo piantato lungo il nostro cammino. Ci riferiamo, ad esempio, alle stupende convention di “Itullians” a cui abbiamo partecipato ; all’emozione fortissima di dividere lo stage con Clive Bunker, Glenn Cornick, John Evan, come in Emilia nel 2000 o con Jonathan Noyce nel 2002. Pensiamo anche alle trasferte fatte per suonare la musica dei Tull in Germania a Worms nel 2001 per gli amici del fan club tedesco e in Spagna a Barcellona nel 2005 per gli impagabili “Tullianos”. Pensiamo soprattutto a questa nuova partenza che tempo fa pareva irrealizzabile. Oggi siamo ritornati a una line-up vicina a quella del 1999. In pista ci sono 4/6 del gruppo che ha registrato “Passion players” nel 2004. Ci sono Robert Mongiello alle chitarre e Stefano Camusso alle tastiere, (l’ala polifonica della band) a cui fanno da contraltare i “ritmici” Gianni Pitzalis alla batteria e Tony Vacca al basso. A loro si sono aggiunti Guido Rossetti alla voce, ex bassista della prima formazione, e Lanfranco Costanza, nuovo pifferaio magico. A febbraio, con la partenza di Gianni, andato in Australia, c'è il ritorno di Alessadro Vacca, batterista dei MG nel periodo in cui venne inciso il cd Passion Player

My Interests

Music:

Member Since: 3/19/2007
Band Website: mothergoose.it
Band Members: stefano camusso keyboard - lanfranco costanza flute - robert mongiello guitar - gianni pitzalis drums - guido rossetti vocals - tony vacca bass - alessandro vacca drums - ..Locomotive BreathMy Sunday Feeling
Record Label: unsigned
Type of Label: None