Un piccolo Gesto per un grande cervello unito ad una grande anima..
Dostoevskij è l'inizio della mia passione verso la lettura,leggere ciò che lui ha lasciato qui ,su questa misera terra piena di passatempi e foglie secche,è come svanire nel nulla e inoltrarsi nel nostro animo,nei nostri pensieri più segreti che a volte danno troppo fastidio!..
Ed ecco come dire Lui per me è diventato l'uomo che amo e sempre amerò..lui è il mio specchio che sa capire e sa stare nel mio pensiero ogni giorno..senza domande,senza incomprensioni..solo lui con i suoi occhi e le sue parole!..
vi sembrerò folle??..beh è la follia piu bella che abbia mai conosciuto..unirsi con delle parole di una persona "invisibile" è fantastico!..
allora ecco la spiegazione di questo piccolo spazio che dedicato ai momenti che i suoi libri hanno regalato al mio corpo e alla mia mente..GRAZIE!
Delitto e castigo
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BIOGRAFIA
Fëdor, secondo di sette figli, nasce a Mosca da Michail Andrevi,,, un medico di origine lituana e dal carattere stravagante e dispotico che alleva il ragazzo in un clima autoritario. La madre, Marija F?dorovna Necaeva, proveniva da una famiglia di commercianti. Il suo carattere era allegro e semplice, amava la musica ed era molto religiosa. Sarà lei ad insegnare a leggere al figlio facendogli conoscere Aleksandr Pu,,kin, Vasilij ,,ukovskij e la Bibbia. Nel 1828 il padre, Michail Andrevi,,, è iscritto con i figli nel libro d'oro della nobiltà moscovita.Nel 1831 Fëdor si trasferisce con la famiglia a Darovoe in provincia di Tula dove il padre ha comprato un vasto terreno e nel 1834, insieme al fratello Michail, entra nel convitto privato di L.I. ,,ermak, a Mosca. Nel 1837 la madre, da tempo ammalata di tisi, muore e il giovane, insieme al fratello, viene iscritto al convitto preparatorio del capitano Kostomarov, in attesa degli esami d'ammissione all'Istituto di Ingegneria e il 16 gennaio 1838 entra alla Scuola Superiore del genio militare di Pietroburgo, dove studia ingegneria militare, frequentandola però controvoglia essendo i suoi interessi già orientati verso la letteratura.L'8 giugno 1838 il padre, che si era dato al bere e che maltrattava i propri contadini, viene ucciso probabilmente dagli stessi. Alla notizia della morte del padre F?dor ebbe il suo primo attacco di epilessia, malattia che lo perseguiterà per tutta la vita. Nell'agosto 1841 viene ammesso al corso per ufficiali subalterni e l'anno seguente viene promosso sottotenente. L'estate successiva entra in servizio effettivo presso il comando d'ingegneria di Pietroburgo.Il 12 agosto 1843 Fëdor si diploma, ma nell'agosto 1844 dà le dimissioni, lascia il servizio militare e, rinunciando alla carriera che il titolo gli offre, lottando contro la povertà e la salute cagionevole, comincia a scrivere il suo primo libro, Povera Gente (Bednye Ljudi), che vede la luce nel 1846 e ha gli elogi di critici come Belinskij e Nekrasov. In questo primo lavoro, lo scrittore rivela uno dei temi maggiori della produzione successiva: la sofferenza per l'uomo socialmente degradato e incompreso.Nell'estate Dostoevskij inizia a scrivere il suo secondo romanzo, Il sosia (Dvojnik), storia di uno sdoppiamento psichico che non ha però il consenso del primo romanzo e a novembre, in una sola notte, scrive Romanzo in nove lettere (Roman v devjati pisem). Vedono successivamente la luce alcuni racconti su varie riviste, tra i quali i romanzi brevi Le notti bianche (Belye no,,i) e Neto,,ka Nezvanova.
ARRESTO
Il 25 aprile 1849 viene arrestato per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi. Insieme ad altri venti imputati viene condannato a morte ma lo zar commuta la condanna a morte in lavori forzati senza termine. La revoca della pena capitale viene comunicata allo scrittore solo sul patibolo (metodo utilizzato frequentemente a quei tempi); l'avvenimento lo segnerà molto, come ci testimoniano le riflessioni sulla pena di morte (alla quale Dostoevskij si dichiarerà fermamente contrario) in Delitto e castigo e ne L'idiota.Graziato della vita, viene rinchiuso nella fortezza di Omsk in Siberia. Dalla drammatica esperienza della reclusione matura una delle opere più crude e sconvolgenti di Dostoevskij, Memorie dalla casa dei morti, in cui varie umanità degradate vengono descritte come impersonificazioni delle più turpi abiezioni morali, pur senza che manchi nell'autore una vena di speranza. Anche i due capitoli dell'epilogo di Delitto e castigo si svolgono in una fortezza sul fiume Irti,,, identificabile con Omsk.Dostoevskij fu liberato dalla galera prima del termine della pena per la buona condotta, scontando il resto della stessa servendo nell'esercito in alcune città della Siberia, Barnaul e Kuznetsk. In questo periodo gli furono di grande supporto morale i libri inviatigli clandestinamente dal fratello Michail, tra cui i romanzi di Dumas e la Critica della ragion pura di Kant. Il 23 gennaio del 1854 termina il periodo di reclusione e viene assegnato come soldato di prima linea al 7° battaglione siberiano di stanza a Semipalatinsk, vicino al confine cinese.
I GRANDI CAPOLAVORI
Nel 1866 inizia la pubblicazione, a puntate, del romanzo Delitto e castigo. Conosce una giovane e bravissima stenografa, Anna Snitkina, grazie alla quale riesce a dare alle stampe, nello stesso anno, Il giocatore, opera in cui Dostoevskij racconta le disavventure di alcuni personaggi presi dal vizio della roulette. Nel 1867 sposa Anna a Pietroburgo e parte con lei per un nuovo viaggio in Europa dove comincia a scrivere L'idiota.
Palazzo in cui visse l'autore a Firenze, in Piazza PittiNel 1868 nasce la figlia Sonja, che vive solo tre mesi. Il dramma della morte dei bambini è, non a caso, uno dei temi trattati nel romanzo L'idiota, portato a termine lo stesso anno. Nel 1869 nasce la seconda figlia, Ljubov' (in russo, "amore") e pubblica il romanzo breve L'eterno marito.Nel 1870 lavora intensamente al romanzo I demoni, con cui l'autore sembra rinnegare definitivamente il proprio passato di libero pensatore nichilista. L'anno successivo rinuncia una volte per tutte al vizio del gioco e, grazie agli introiti derivatigli dalla pubblicazione dei Demoni, può tornare a Pietroburgo e affrontare i suoi creditori. Stringe amicizia con Konstantin Pobedonostsev - uno degli intellettuali più influenti e più conservatori di Russia - che di lì a qualche anno diventerà procuratore del Santo Sinodo e scomunicherà Lev Nikolaevi,, Tolstoj. Nello stesso anno Dostoevskij assume la direzione della rivista conservatrice '«Grazdanin» ("Il Cittadino"), dove inizia a pubblicare dal 1873 il Diario di uno scrittore, una serie di articoli d'attualità nei quali emergerà anche l'antisemitismo dell'autore.In questi anni stringe amicizia col filosofo Solov'ev e inizia la stesura del romanzo L'adolescente, che si rivelerà però un insuccesso. Nasce il figlio Aleksej, che morirà prematuramente nel 1878 in seguito a un attacco di epilessia, la stessa malattia di cui soffriva il padre.Nel 1879 è eletto membro dell'Accademia delle Scienze di Russia. Vive, ormai in condizioni agiate, fra Stà raja Russa e Pietroburgo. Nello stesso anno gli viene diagnosticato un enfisema polmonare e muore suo figlio Alekséj.