IL CAPANNONE CHIUDE...PER APRIRE NUOVI PERCORSI!
IL CAPANNONE CHIUDE.... PER APRIRE NUOVI PERCORSI!!Il Capannone Sociale sabato 20 dicembre chiude. Sin dall'inizio sapevamo che non sarebbe stata un'esperienza eterna, ma una fase di passaggio verso qualcos'altro. Venivamo da tre anni di lotta per gli spazi caratterizzati da svariate occupazioni, manifestazioni, presidi, cariche della polizia, arresti e tante denunce penali. Avevamo anche presentato un progetto di spazio polivalente autogestito, ma l'amministrazione comunale ce lo bocciò. L'unica soluzione per poter realizzare il nostro sogno fu quindi quella di affittare un capannone in zona industriale e trasformarlo in un luogo di socialità .
E' stata una sfida enorme, che a distanza di quattro anni possiamo tranquillamente dire di aver vinto: 230 concerti dal vivo; 450 bands sia vicentine che italiane ed internazionali; festival di etichette indipendenti; fiera del disco; festival di cortometraggi; cineforum e rassegne cinematografiche; reading di poesie; spettacoli teatrali; musica classica; spettacoli di danza; mostre fotografiche; esposizioni artistiche; dibattiti con ospiti provenienti da tutto il mondo (Palestina, Brasile, Messico); apertura di studi radiofonici; degustazioni di vino; gare di cucina creativa; feste multietniche; mercatino studentesco dei libri scolastici.
Non chiudiamo quindi, perchè abbiamo fallito, ma perché vogliamo aprire qualcosa di nuovo e più ambizioso.
Riteniamo che, pur essendo stati per quattro anni l'unico spazio sociale di libertÃ
e di democrazia in città , il Capannone non risolva il problema della socialità giovanile nel suo complesso, infatti ha colmato per tutto questo tempo solo una parte del vuoto creato dalla coppia Hullweck-Abalti. Questo per motivi strutturali e di collocazione geografica: in zona industriale è difficile creare un centro vissuto anche nel quotidiano, oltre che nella socialità serale/notturna.
Inoltre non nascondiamo che, se vuoi gestire un posto slegato dalle logiche del business e del mercato, non si può andare avanti a pagare 2000 euro di affitto più tutte le varie spese. In quattro anni per mantenere il Capannone abbiamo speso oltre 200.000 euro e ora non è più sostenibile. Abbiamo bisogno di conquistare maggiore indipendenza e questo canone mensile
è un forte limite, perchè va a sotrarre energie e risorse, che potrebbero
essere destinate ad altri progetti.
Abbiamo in mente un progetto ambizioso che sappia unire cultura, socialità , musica e sport. A Vicenza mancano spazi di socialità e di ritrovo, che non siano i soliti bar e la piazza o il parchetto del quartiere. Mancano spazi dove poter dar sfogo alla propria creatività , dove potersi esprimere liberamente nel campo musicale, artistico e culturale. Basta pensare alle sale prove quasi tutte a pagamento, ai sempre meno corsi di teatro, alla difficoltà di poter esporre le proprie opere. Per non parlare poi dello sport: non ci sono spazi dove poter giocare a calcio, basket, pallavolo oppure fare palestra al di fuori delle logiche agonistiche o economiche.
Vogliamo continuare a stare al centro delle contraddizioni del nostro territorio,
come lo siamo stati in questi anni sulla vicenda del Dal Molin e nostra intenzione è
liberare questa città dal controllo securitario, dall'antiproibizionismo e dalla discriminazione
nei confronti dei migranti. In questo contesto di crisi diventa prioritario ragionare a forme di riappropriazione di reddito a partire dalla casa, dalla cultura ai trasporti per gli studenti.
Per queste ragioni vogliamo aprire un percorso, dove ci venga prima di tutto riconosciuto il lavoro di questi anni e poi di conseguenza concesso, dall'amministrazione comunale, uno SPAZIO IN COMODATO D'USO GRATUITO per poter concretizzare questo ennesimo sogno.
"QUELLO CHE NOI ABBIAMO E' QUELLO CHE SI SIAMO PRESI E
QUELLO CHE CI SIAMO PRESI E' SOLO UNA PICCOLA PARTE DI QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO"
CAPANNONE SOCIALE
Sabato 20 DICEMBRE
LOS FASTIDIOS (streepunk dal Nordest)
RADIOPUNK (punk da Vicenza)
a seguire dancehall e djset tutta la notte!!!