Myspace Layouts
Myspace Layouts - Myspace Editor
I AM AN ARTIST ...DON'T ASK ME WHY"...Orlando tirò un sospiro di sollievo, accese una sigaretta, e per un paio di minuti mandò boccate in silenzio. poi, esitante, come se la persona che voleva potesse non esserci, chiamò : "Orlando?". Perchè se ci sono, mettiamo, settantasei ritmi diversi che battono all'unisono nella mente umana, quante persone diverse -Dio ci aiuti- abitano in un momento o nell'altro dello spirito umano? Alcuni dicono duemilacinquantadue. Quindi è la cosa più naturale del mondo che una persona, appena si trova sola, chiami "Orlando?" (se si chiama così) intendendo: "Via,via! Non ne posso più di questo io. Ne voglio un altro". Di qui gli stupefacenti cambiamenti che osserviamo nei nostri amici. Ma non sempre va tutto liscio: per quanto uno possa dire, come Orlando (che si trovava in aperta campagna e presumibilmente aveva bisogno di un altro io) "Orlando?", l'Orlando di cui ha bisogno può non presentarsi affatto; questi io da cui siamo costituiti, sovrapposti gli uni agli altri come una pila di piatti in mano a un cameriere, hanno altrove legami, simpatie, piccole leggi e diritti propri, chiamateli come volete (e molte di queste cose non hanno nome) cosicchè uno verrà solo se piove, un altro in una stanza con le tende verdi, un altro se non c'è la signora Jones, un altro se gli promettete un bicchiere di vino, e così via; ognuno può moltiplicare secondo la sua esperienza i patti diversi che i suoi diversi io hanno fatto con lui; e alcuni, s'intende, sono esageratamente ridicoli anche solo per essere messi per iscritto. "VIRGINIA WOOLF"ORLANDO"...UN PETIT POUCET REVEUR..."E' una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima. Perchè qualunque idiota può capire come sia facile uccidermi. Uno sguardo ben mirato basterebbe. Non sto scherzando. Sono convinta che, da qualche parte dentro di me, c'è un punto vulnerabile che chiunque, anche uno sconosciuto, può vedere e colpire. Eliminarmi con una parola" DAVID GROSSMAN - CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO" Non voglio vivere, ma sopravvivere: è la mia intensità , son consapevole e so convincermi che è proprio meglio così.Ma a volte gira in me un dubbio labile: "Quale gusto c'è? Ma quale gusto c'è?" e so persuadermi che ha senso chiedersi cose così .E forse, magari è vero, mi piacerebbe di più scivolare su tutto. E forse, magari è vero, converrebbe di più essere semplici in tutto. E forse, mi pare chiaro, funzionerebbe di più vivendosi bene tutto. E forse, anzi: sicuro, io so che non riuscirò a fare questo del tutto. Mai. "MONDO CATTIVO - MARLENE KUNTZ" I should sugar and preserve my days like fruit! " SYLVIA PLATH - LAST WORDS