I'd like to meet:
Artisti di ogni genere...e in generale ogni persona che può stimolare la mia curiosità megagalattica...Tratto da: Lo Zen del Juggling – Dave Finnigan -«Nella giocoleria, come in qualsiasi arte o mestiere, è facile cullarsi sugli schemi che conoscete, sulla familiarità del proprio stile. La vera sfida è muoversi al limite del disagio, laddove è richiesta la vostra attenzione per mantenere lo svolgersi armo¬nioso di uno schema o per eseguire con successo un movimento difficile. (…) Con la mente da principiante sentite ogni presa con ogni dito, perché nulla è familiare. Si percepisce il peso dell'oggetto lanciato solo quando viene afferrato. Si sperimenta la giusta posizione del vostro braccio e della spalla, provando tutti i percorsi possibili. Quindi selezionate un percorso, usando proprio quella traiettoria. Ogni lancio diventa bello, ogni presa meravigliosa e le sottigliezze delicate di coordinazione e movimento vengono apprezzate per la loro concreta perfezione. Anche gli sbagli vengono considerati delle opportunità per sperimentare nuovi modi per recuperare.Domani, provate a osservare un'altra persona mentre gioca. Osservate prima la faccia, poi le mani, le gambe ed i piedi, le anche e le spalle. Cogliete ogni dettaglio dell'ambiente. Odorate l'aria. Sentite l'odore del sudore per lo sforzo. Chiudete gli occhi ed ascoltate con nuove orecchie la respirazione e lo sbattere delle palline quando toccano le mani. Toglietevi le scarpe e sentite il terreno sotto i vostri piedi. Non richiede molto impegno, apritevi semplicemente alla possibilità di sperimentare la realtà in maniera più completa e vedrete che accadrà . Come nella giocoleria, la chiave per una percezione più ampia è â€praticare, praticare, praticareâ€. Ciò che acquisite qui, sia per quanto riguarda l'abilità da giocoliere sia in termini di crescita personale, lo potreste ottenere ovunque ed attraverso qualsiasi disciplina. (…)»Ancora JoKolando in Bianco e Nero....Gli Girano I Diablo...
Tratto da: Lo Zen del Juggling – Dave Finnigan«Qualsiasi luogo può essere un dojo, una palestra per le arti marziali, o imparziali; ma se in più viene preparato attentamente dall'uomo, oppure se è uno spazio aperto naturalmente appropriato, imparare sarà più facile. La giocoleria non è una religione, benché ci siano dei “seguaci†che la considerino tale. Al massimo, può servire come uno dei tanti percorsi verso l'illuminazione. In genere, è una innocente e piacevole dipendenza. Al peggio, arriva ad essere un'ossessio¬ne alienante. I giocolieri sono spesso delle persone socievoli alle quali piace stare in compagnia e che amano interagire, ed intrattenere. Se questo è il vostro caso la giocoleria vi aiuterà a sentirvi ancora più a vostro agio in situazioni mondane. Però, fra di noi esistono anche delle anime solitarie che usano la giocoleria per appartarsi dal mondo, in un batter d'occhio. Rimane solo il momento e gli oggetti che sfrecciano nello spazio. Odio, povertà , ingiustizia, e anche la famiglia e gli amici scompaiono appena il giocoliere cerca rifugio nell'intensità dell'allenamento e al massimo livello della sua abilità . Molti giocolieri si soffermano parecchio tempo su questo stadio ossessivo, aumentando l'auto-sufficienza, l'auto-consapevolezza e la fiducia in se stessi attraverso questo allenamento intenso. Sia che si tratti di un percorso, una passione, o un'ossessione, una volta che la giocoleria diventa parte della propria vita quotidiana, ci si sente meglio. Avrete anche più energia, tonificherete i vostri muscoli, penserete in maniera più chiara, la vostra salute generale migliorerà e probabilmente anche il vostro aspetto. Imparando a suddividere i trick in piccoli frammenti ed a praticarli poi passo dopo passo, aumenterà la vostra abilità nel risolvere problemi. Riuscirete anche a rallentare il tempo e probabilmente a ritardare il processo d'invecchiamento esercitando i grandi muscoli del vostro torace e le spalle, stimolando il vostro cuore ed aumentando il flusso di sangue al vostro cervello. Eppure la giocoleria non intensifica necessariamente il contatto con le altre persone, né la vostra solidarietà . Essere uomini implica anche una ricerca spirituale. Siamo tutti filosofi, in ricerca del gusto della perfezione e di qualcosa che meriti l'investimento della nostra fede. Qualcuno trova nella giocoleria proprio questo, cioè l'occasione per verificare la propria perfezione. Anche se esistono molte difficoltà , la maturità di un giocoliere si misura dalla sua abilità di usarle per crescere. (…)»Tra Luci e Ombre...
GioKolArte is My Passion...
Tratto da: Lo Zen del Juggling – Dave Finnigan«In primo luogo il gioco non può andare avanti per sempre. Sbaglierete e, se vi state esibendo, la vostra imperfezione verrà notata dal pubblico.
In secondo luogo c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Siete sempre in cammino e non “arriverete†mai. Altri vi potranno anche lusingare ed onorare, ma avrete sempre ben chiaro davanti a voi un altro passo da intraprendere su questa scala infinita verso la perfezione. Sarete coscienti della vostra imperfezione, molto più degli altri.
Terzo, verrà il momento in cui le vostre abilità diminuiranno: per qualcuno questo succede in maniera accidentale, per un incidente o una malattia; per altri è un processo graduale che dura anni. Rendetevi conto di tutte le grandi prove spirituali che si possono sperimentare grazie alla giocoleria. Sperimenterete l'inevitabile eccesso di stima del vostro ego, quando altri loderanno il vostro talento; vi sentirete tormentati dall'invidia quando altri giocolieri vi supereranno in abilità ; sarete tentati di fare parte di una comitiva esclusiva, guardando dall'alto in basso i meno esperti o i meno “seriâ€. Potreste dover affrontare l'insicurezza finanziaria, la fame o il declino inevitabile delle vostre abilità . Imparerete ad abbandonare l'attaccamento allo stato di grazia del momento ed acquisterete una chiara visione di tutte le avventure della vita, dolore e sofferenza inclusi. (…)»Tanto pe Trampoleggià ...
Tratto da: Lo Zen del Juggling – Dave Finnigan«Non pensate per un solo momento che io vi stia dando qualche cosa, perché non esiste nessuna scorciatoia, e nessuna possibilità di percorsi alternativi. È la vita la vostra scuola, la lezione dura dal vostro primo respiro all'ultimo, ed il vero Maestro siete voi stessi. Stando attenti, imparerete. Per quanto riguarda l'illuminazione, avete fatto il primo passo del percorso nel momento in cui vi siete accorti che vi manca e che la volete cercare. Continuerete sul percorso diventando una persona che, appa¬rentemente, la possiede. Una volta imparato come ottenerla, realizzerete che l'avevate fin dal principio.»Hula Hop Follies...
*****************************************************- Tratto da: “ Liberi di essere †- Osho -«(…)Vivi la vita in tutti i modi possibili; non scegliere una cosa piuttosto che l'altra e non cercare di stare nel mezzo. Non cercare di mantenerti in equilibrio: l'equilibrio non è qualcosa che può essere praticato. L'equilibrio è qualcosa che deriva dall'esperienza di tutte le dimensioni della vita; accade, non può essere causato dai tuoi sforzi. Se lo generi attraverso i tuoi sforzi, sarà falso, forzato. E tu resterai teso, non sarai rilassato; infatti, come può essere rilassata una persona che sta cercando di restare nel mezzo? Avrai sempre paura che, se ti rilassi, comincerai ad andare a destra o a sinistra. Resterai inevitabilmente rigido, ed essere rigidi vuoi dire lasciarsi sfuggire completamente il dono, l'opportunità della vita.
Non essere rigido. Non vivere secondo dei principi. Vivi la vita, bevila nella sua totalità ! Certo, talvolta ha un sapore amaro... e allora? Quel gusto amaro ti darà la capacità di assaporare la sua dolcezza; riuscirai ad apprezzarne la dolcezza solo se ne hai assaporato l'amarezza. Chi non sa come piangere non saprà neppure come ridere; chi non sa ridere profondamente, una risata di pancia, piangerà solo lacrime di coccodrillo. Le lacrime di quella persona non possono essere vere, autentiche. »
«(…) nascerà da sé un equilibrio che avrà una grazia e una bellezza incredibili. Non l'hai forzato, semplicemente è arrivato. Spostandoti con grazia verso destra, verso sinistra e nel mezzo, a poco a poco in te sorge un equilibrio, perché non ti identifichi. Quando arriva la tristezza, sai che passerà , e quando arriva la felicità , sai che passerà anch'essa. Nulla resta, tutto passa. L'unica cosa che permane è il tuo essere testimone. Quel testimone porta equilibrio. Quel testimone è l'equilibrio. »