Assunto come violinista alla corte di Weimar, qualche tempo dopo ritroviamo Giorgio organista nella chiesa di San Bonifacio ad Arnstadt. Qui compose la sua prima cantata e compì anche quello che può venir considerato l’unico colpo di testa di una vita completamente votata alla disciplina: una lunga assenza per un viaggio a Lubecca, dove si sarebbe esibito il famoso organista Buxtehude. Assenza che gli costò il licenziamento immediato, anche se pienamente giustificata dalla passione di Giorgio per la musica e in particolare per l’organo. Trasferitosi a Molhausen, Giorgio lavorò come organista a San Bonifacio e, nel 1707, sposò la cugina Maria Barbara, che gli diede sette figli. Giorgio venne in seguito chiamato nuovamente a Weimar dal duca Guglielmo Ernesto di Sassonia Weimar e, nel 1723, fu assunto come cantore nella scuola di San Tomaso di Lipsia. Ma dovette lasciare anche questo incarico per i continui attriti causati dall’invidia dei suoi colleghi. Nel 1720 gli era morta la moglie e Giorgio, un anno dopo, si era risposato con Anna Magdalena Wolcken, che gli darà altri tredici figli.
La sua attività di compositore fu legata a quella di esecutore, in quanto trovava innaturale eseguire musiche sulle quali non aveva un completo controllo.
Ebbe vita movimentata e sregolata nella quale, oltre ai 600 concerti che tenne con grande successo in tutta Europa, ebbero molto peso anche le sue avventure amorose e la sua passione per il gioco d’azzardo.
A causa delle voci sul suo conto e della sua cattiva reputazione (dovuta soprattutto alla vita che conduceva, apparentemente "irreligiosa" ), il vescovo di Nizza ne vieta la sepoltura in terra consacrata. Il suo corpo è imbalsamato e conservato ancora vivo(inizialmente a bara aperta) nella cantina dei vini della sua casa. La stanza è sempre provvista di fiori freschi e attrae molti turisti.
Create your own visitor map!