Marco Fratini presenta tele di grandi dimensioni, nelle quali paesaggi metropolitani sono protagonisti; la pittura di Fratini è espressionismo metropolitano, egli infatti cattura scenari urbani votati al degrado e alla decadenza fisica e li rivitalizza grazie all’energia di un colore espressionista. Marco è affascinato dalle grandi città e ne trae energia e nutrimento vitale per le sue opere; nelle periferie dove spesso è presente un senso di abbandono e decadenza egli, grazie alla sfida dell’intervento artistico, ci ritrova la vita.
È un artista che ha scelto la libertà , la sua padronanza tecnica è messa al servizio della fantasia e obbedisce alla sua particolare visione: infatti i luoghi ritratti, reali o inventati, appaiono trasfigurati in una storia che egli non vuole raccontare ma lascia bensì immaginare.
Grazie all’energia creata dall’esaltazione del colore, i paesaggi in apparenza morti vengono rivissuti nel ricordo di ciò che erano: il colore va a macchiare il cielo di una città deserta, cola da una finestra dalle sembianze antiche o da un muro scrostato dal tempo.
Nei suoi lavori più recenti l’artista cerca e trova soggetti che gli creano un’emozione che gli si incolla addosso fino quando non la trasfusa in un nuovo quadro che crea in chi guarda una prospettiva distanziata e razionale, ma che può anche trasformarsi in un’esperienza ravvicinata e intersoggettiva, una visione personificata: il desiderio di entrare ed essere protagonista contrapposto a quello di aspettare da fuori per vedere cosa succede. (a cura di Luisa Manzoni)